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giovedì 12 luglio 2012

MARINO: CAMPAGNA CONTRO L'ABBANDONO DEI CANI - La Redazione



«Non abbandonarlo, lui non lo farebbe mai» è il nome della campagna di sensibilizzazione e di educazione civica contro l’abbandono dei cani, che il sindaco Adriano Palozzi con il delegato alle Politiche e Diritti degli Animali Stefano Cecchi, presidente del Consiglio Comunale, hanno lanciato dal sito istituzionale www.comune.marino.rm.itE’ dedicata ai piccoli amici a 4 zampe a rischio abbandono e randagismo, soprattutto nei mesi estivi. «L’iniziativa di sensibilizzazione contro la triste pratica dell’abbandono degli animali di affezione – spiega il sindaco Palozzi – è stata promossa dal Comune di Marino in adesione e sostegno alla campagna avviata a livello nazionale.


Per fare in modo che, grazie alla massima informazione e al coinvolgimento, si possa arrivare a toccare la sensibilità della collettività in merito ad una pratica dai tratti incivili attivata tutto l’anno e soprattutto nei mesi estivi, disciplinata dall’articolo 727 dal codice penale». «Un animale, specialmente se abituato a vivere in casa – aggiunge Stefano Cecchi - in caso di abbandono viene esposto a gravi sofferenze che possono arrivare fino alla morte per mancanza di affetto, cibo, incidenti stradali o per l’incapacità di muoversi in un ambiente a lui sconosciuto e pericolso come la città. Abbandonare un cane abituato all’affetto della famiglia in cui vive – sottolinea –  significa condannarlo, con la certezza che lui non farebbe mai la stessa cosa». «Il Comune di Marino – aggiungono Cecchi e Palozzi – nelle sue politiche volte alle difesa dei diritti degli animali, è stato il primo ad adottare il regolamento per la tutela e la detenzione degli stessi, attivando iniziative specifiche volte ad arginare il fenomeno del randagismo e, negli anni, sviluppando azioni e interventi finalizzati all’adozione, andando così a ridurre il risvolto economico connesso al mantenimento ad vitam degli animali randagi ospitati nei canili». «Auspico – conclude Palozzi -  che anche i Comuni limitrofi, prendendo spunto dalle nostre iniziative, possano interessarsi in modo ancora più attivo al problema del randagismo. Questo – sottolinea – per dar vita ad un rapporto di lavoro intenso e collaborativo indirizzato ad arginare il fenomeno dell’abbandono e del conseguente randagismo all’interno del comprensorio dei Castelli Romani».

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