Nel
Consiglio Comunale dello scorso giovedì 28 giugno la Maggioranza,
guidata dal Sindaco Stefano Di Tommaso, ha ridotto l’aliquota sulla
prima casa al minimo stabilito per legge, portandola al 2 per mille,
il valore più basso d’Italia. Si tratta di un fatto
importantissimo che va incontro nel concreto alle necessità delle
famiglie di Frascati, oltre 5000, in un momento di grande difficoltà
economica del Paese. L'IMU,
rispetto alla vecchia ICI, risulta più onerosa sia per l'incremento
delle rendite catastali stabilito dal D.L. 201/2011 che per il fatto
che deve, direttamente e indirettamente, compensare la manovra di
bilancio dello Stato.
In questo senso il Comune finisce per diventare
mero esecutore delle scelte del Governo e del Parlamento. «Altro
fatto importante, per l'anno 2012 restano invariate
le tariffe di mense scolastiche, trasporti, asili nido, parcheggi, e
gli altri servizi a domanda individuale
- dichiara
il Sindaco Stefano Di Tommaso
-, confermando
nonostante i tagli nazionali, la spesa sociale del Comune di
Frascati,
che è con orgoglio tra le più alte in Italia, in favore di anziani,
disabili, minori e persone in difficoltà. Riguardo l'addizionale
IRPEF se la stessa è aumentata come gettito complessivo, deve
precisarsi che è stata rimodulata con fasce progressive in ragione
del reddito, per cui le aliquote maggiori vengono applicate solo ai
redditi più elevati. Per
la prima volta a Frascati, l’Amministrazione Comunale ha voluto
introdurre una fascia di esenzione per cui tutti coloro che hanno un
reddito inferiore ad € 12.000,
i quali non pagheranno più l'addizionale IRPEF contrariamente a
quanto fatto fino allo scorso anno». «Anche
dopo le modifiche apportate, l'addizionale IRPEF del Comune di
Frascati resta una delle più basse del territorio dei Castelli -
dichiara
l’Assessore
al Bilancio Roberto Mastrosanti
-.
L'incremento
della TARSU sarà solo del 3,3%,
corrispondente al dato di inflazione nell'ultimo anno.
I cittadini di Frascati, come tutti gli italiani, sono chiamati a
dare un contributo per il risanamento dei conti pubblici in una
misura che supera i 5 milioni di Euro (circa il 20% delle entrate
correnti) solo considerando i minori trasferimenti ricevuti e i
maggiori contributi da corrispondere allo Stato.
La nostra volontà è stata quella di salvaguardare i ceti
economicamente e socialmente più deboli, non abdicando alle nostre
responsabilità di governo. Con il voto del Consiglio Comunale, su
iniziativa del centro sinistra, con il quale è stato indicato nel 2
per mille la misura dell’aliquota IMU sulla prima casa, ci siamo
assunti un obiettivo molto importante che vedrà l’impegno di tutta
la maggioranza che ha fatto questa scelta in favore delle famiglie».
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