Il direttore sportivo del
Città di Marino, Damiano Mastellone, interviene per chiarire i
motivi che hanno portato al licenziamento del tecnico Mauro Mancini
dalla panchina della Juniores Nazionale, laureatasi quest’anno
campione d’Italia. “Ci tengo a precisare alcuni aspetti in merito
al divorzio da Mancini. Alla base del suo allontanamento ci sono
ragioni tecniche, per cui non è stato più possibile continuare il
rapporto di collaborazione con Mancini. Ho espresso, di conseguenza,
nel mio ruolo di direttore sportivo, un parere negativo sulla sua
conferma, che ho poi condiviso con il resto della società, direttore
generale e presidente, con i quali abbiamo, seppur a malincuore,
maturato la decisione definitiva di separarci da mister Mancini.
Il
compito di comunicarglielo, come ho sempre fatto con tutti, tecnici e
giocatori, è toccato a me, forse è per questo che sono passato,
come ho letto nella sua intervista, per il cattivo di turno. Come
dice lui, probabilmente saremo incompatibili, quasi sicuramente
avremo un modo di intendere il calcio differente, ma non sono
d’accordo quando si cerca in tutti i modi di farne una questione
personale e di andare alla ricerca di motivazioni extracalcistiche.
Mancini resti sereno, del resto il curriculum maturato negli ultimi
tre anni di Marino gli permetterà sicuramente di trovare una
squadra, non vedo perché la causa dei suoi mali debba essere per
forza io. Se vuole cercare un capro espiatorio lo faccia pure, ma
sappia che si sbaglia di grosso se pensa che Mastellone abbia fatto
carte false per mandarlo via da Marino. Piuttosto farebbe bene a
ringraziarci per avergli dato la doppia possibilità di disputare il
torneo di Viareggio e di allenare squadre Juniores tra le più forti
d’Italia, grazie a un’ampia rosa composta da giocatori di
altissimo profilo tecnico. La Juniores, al momento, è passata ad
Angelo Rinaldi, il quale ha tutte le carte in regola per poterla
guidare in vista della prossima stagione. La cosa certa è che
continuerà ad essere un gruppo competitivo e allestito in modo da
difendere il titolo di campione d’Italia”.
la risposta la data lui con il suo geniale comunicato: io non avevo parlato ne di motivi personali ne di motivi exstracalcistici ( leggere intervista) ne mi ero scordato di ringraziare la dirigenza, avevo solo chiesto di assumersi la paternita della scelta, qui finiscono i miei commenti. Mister MANCINI
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