Sei persone, una delle quali senza licenza di porto di fucile ad uso caccia, sono state bloccate dal personale del Nucleo Operativo Antibracconaggio (NOA) del Corpo forestale dello Stato, coadiuvato da personale della Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU), mentre cacciavano di frodo a Punta Pelara, in località Panza di Forio d’Ischia. I sei uomini si scambiavano i fucili per sparare mentre i cani stanavano le quaglie che, stanche del lungo viaggio migratorio dall’Africa all’Europa, cercavano rifugio tra l’erba e l’incolto. Alla vista di una pattuglia della Forestale, due di loro che in quel momento avevano i fucili in mano, sono scappati precipitosamente.
Ma la loro fuga non è durata molto e dopo poche centinaia di metri, sono stati bloccati da un’altra pattuglia della Forestale che ha assistito anche al tentativo di uno dei bracconieri di abbandonare l’arma carica dietro un cespuglio. In ausilio al NOA sono giunti sul posto i colleghi Forestali del Comando di Ischia coadiuvati dal Coordinamento provinciale di Napoli. Per i sei bracconieri sono scattate le denunce penali per violazione alle legge 157/92, in quanto la caccia è chiusa da febbraio scorso, e per le infrazioni alle norme in materia di armi. Per uno dei sei è scattata la denuncia anche per porto abusivo di arma da fuoco. I controlli del Nucleo Operativo Antibracconaggio sono scattati in seguito a numerose segnalazioni di caccia di frodo sull’isola d’Ischia e proseguiranno nei prossimi giorni per contrastare questa diffusa illegalità. La LIPU, esprimendo grande apprezzamento per l’intervento del Corpo forestale dello Stato attraverso il NOA, denuncia il pesante malcostume venatorio che regna ad Ischi Il Presidente della LIPU, Fulvio Mamone Capria, ringraziando anche le guardie volontarie LIPU e la delegazione di Ischia per aver segnalato gli “hot spot” del bracconaggio, auspica che da parte delle Autorità di Polizia locali ci siano prossimamente altri interventi di polizia giudiziaria, fondamentali per reprimere il bracconaggio sull’isola.
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