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sabato 28 aprile 2012

MARINO: LA CELEBRAZIONE DEL 25 APRILE - La Redazione


«Il 25 aprile 1945 fu per l’Italia il giorno della Liberazione e della ricomposizione dell’unità nazionale in nome della libertà». Così il sindaco Adriano Palozzi, nel suo discorso, ha aperto ieri la cerimonia promossa nell’aula consiliare di Palazzo Colonna in occasione della ricorrenza. «Prese vita quel giorno – ha detto il Primo Cittadino - un’epoca nuova della nostra storia illuminata dalla luce della democrazia. Un traguardo sofferto, germogliato tanti anni prima, che affonda le sue radici nei moti e negli ideali del Risorgimento, legati al successivo impegno del popolo italiano per la liberazione e la rinascita della Nazione».
Un momento partecipato di incontro e riflessione che ha visto le Autorità militari, civili e religiose del territorio insieme alle associazioni combattentistiche e d’armi «A.N.P.I.» con il presidente Nilo Rizzo, «A.N.P.P.I.A.» con Leopoldo Martini, «Mutilati e Invalidi di Guerra» con Ennio Del Vescovo e quelle culturali «Artisticamente Fenice» con Maurizio Ortolani e «I Castellani di Vittoria Colonna» con Enrico Capolei, presenti nel ricordo e omaggio di coloro che furono i protagonisti del percorso di conquista della libertà, al quale è poi seguita la nascita della Repubblica e della Costituzione. Presenti anche i rappresentanti territoriali di associazione Carabinieri in congedo, Guardie Zoofile, gruppo Garibaldini d’Italia Città di Marino e Croce Rossa Italiana. Significative le testimonianze dei rappresentanti le Associazioni Combattentistiche e l’intervento dei presidenti le associazioni culturali. «Per noi “figli della libertà” come lo sono i nostri giovani – ha detto il Sindaco – è importante l’ascolto di coloro che sono ancora oggi testimonianza di un’Italia che ha dovuto riconquistare con le sue forze la libertà negata e l’unità di un Paese diviso in due. Libertà e responsabilità. Di essere la nostra storia comune deve nutrirsi insieme a tutti quegli esempi di coerenza e fierezza morale. E deve fondarsi anche sulle vicende vissute in tanti luoghi, in tanti piccoli Comuni che continuano a ricevere dalla Repubblica riconoscimenti per aver dato apporti preziosi alla causa di liberazione». Ai presidenti Nilo Rizzo, Leopoldo Martini ed Ennio Del Vescovo un targa da parte dell’Amministrazione quale riconoscimento per l’opera di sensibilizzazione svolta sul territorio mentre Maurizio Ortolani ed Enrico Capolei hanno consegnato medaglie e targhe ai reduci e alla memoria, su nominativi suggeriti dalle Associazioni Combattenstiche, consegnandole ai familiari dei marinesi che si sono distinti in quelle circostanze. Riconoscimento alla memoria per Basilio CapoleiDomenico Paglia, Bixio Ortolani, Indo Di Bernardini, Nocenza Del Gobbo, Dante Appetiti, Marcaurelio Trovalusci, Anita De Luca, Ermete Leandri, Amedeo Bianchi, Aurelio Del Gobbo. Tra gli ex combattenti reduci Ennio Del Vescovo e Alberto Di Bernardini, bersagliere, reduce eroico della divisione Aqui in missione a Cefalonia, unico castellano ancora in vita ad aver combattuto in quella tragica spedizione. A lui il riconoscimento della comunità per essere stato protagonista di un episodio che ha salvato la vita a dodici giovani, allora impegnati con lui nella missione in Grecia. A chiusura della celebrazione in aula consiliare, il messaggio di pace di Mons. Pietro Massari abate parroco della Basilica di San Barnaba. Poi il corteo cittadino preceduto dal Concerto Filarmonico «E.Ugolini» diretto dal M° Carmine Scura, si è recato al Monumento ai Caduti di piazzale degli Eroi dove il sindaco Palozzi ha deposto una corona d’alloro «per rendere omaggio a coloro che combatterono e caddero sognando un’Italia libera, prospera e solidale, non più fatalmente lacerata, capace di rinnovare e rafforzare le basi della sua unità». A conclusione dell’evento, nel pomeriggio, la Santa Messa in suffragio dei Caduti celebrata nella Basilica di San Barnaba.



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