A pochi giorni dalle
elezioni Comunali di Lariano abbiamo incontrato il candidato a Sindaco della
lista “Più Lariano”, Emiliano Astolfi, accreditato come uno dei probabili
vincitori di questa contesa elettorale.
Qual
è la sua impressione a poche ore, ormai, dal voto?
“Prima della campagna
elettorale ci hanno detto che non ci dovevamo neanche provare perché eravamo
degli illusi a credere di poter cambiare lo stato delle cose. Poi ci hanno
detto che stavamo perdendo tempo perché a Lariano ci sono poteri forti che si
sono radicati negli anni e che sarebbe stato impossibile sradicare.
Poi sono
passati i giorni e più parlavamo con le persone, più ci rendevamo conto di
essere sulla stessa lunghezza d'onda e allora, quanti ci dicevano di lasciar
perdere e ci davano degli illusi, hanno cominciato a guardarci con occhi
diversi e ad un certo punto hanno iniziato ad avere paura di noi”.
Circolano
dei sondaggi su internet che giustificherebbero questo “timore” dei vostri
avversari, cosa ne pensa?
“Non mi affido ai sondaggi
ma sono fiducioso dell'impegno che tutti noi stiamo mettendo da anni al
servizio di Lariano. Non abbiamo fatto promesse incredibili né offerto posti di
lavoro o buoni benzina, abbiamo e continuiamo a dire, solo le nostre idee e i
nostri progetti per una Lariano più bella. I nostri avversari si sono
innervositi sempre di più perché hanno visto crescere il consenso intorno a
noi, hanno fatto i loro sondaggi e hanno visto che non eravamo più un’utopia ma
il probabile gruppo dirigente della nuova Lariano. Hanno provato di tutto ma
dovrebbero capire che quello che sembrava un gruppo di folli, rappresenta invece
la gente di Lariano, quella che loro non conoscono più, con la quale non sanno
più parlare, intenti come sono a confrontarsi coi loro capi di Roma o con gli
amici di Velletri”.
Perché
ha deciso di candidarsi a Sindaco di Lariano?
“La mia decisione è
scaturita, dopo una lunga riflessione, dal grande amore per Lariano e dall’analisi
dei bisogni di questa città. Da vent’anni faccio politica e la mia visione è
sempre rimasta la stessa, si pratica la politica non per necessità ma per
cambiare qualcosa, le cose che non vanno, aiutare la gente, rendere più
sopportabile ed accessibile ai cittadini la macchina amministrativa.
Soprattutto ora serve cambiare il modo di amministrare che finora ha solo
peggiorato la situazione di Lariano sotto tutti i punti di vista. Io amo questa
città, questo è il motivo principale e non posso più tollerare che al governo
possa esserci solo gente pronta a sfruttarla per ricavarne vantaggi personali”.
La
sua campagna elettorale è tutta incentrata intorno alla parola “cambiamento”,
può spiegare quale significato politico dà a questo termine e cosa pensa di
poter cambiare veramente?
“Tra le tante
accezioni, anche negative, io scelgo quella a mio parere più bella: tornare
alla vita. Ecco, questo serve a Lariano, riprendere a vivere, vedere che si
possa rendere più bella bloccando il degrado estetico che l’ha colpita a causa
della speculazione edilizia, rendendola una culla per i larianesi, con
marciapiedi e giardini curati, rendendola sicura con impianti di
videosorveglianza e con la Polizia Municipale rafforzata per il controllo del
territorio e l’ausilio di una Protezione Civile meglio equipaggiata, rendendola
più attraente per i giovani con nuove scuole e impianti sportivi. Questo è il
cambiamento di cui parlo e che a mio parere rappresenta tutto ciò di cui i
cittadini hanno diritto”.
Quali
sono i punti prioritari del suo programma?
“Lariano ha bisogno di
diventare una città vera e perché questo accada non basta aggiungere nuovi agglomerati
di case sparse sul territorio come è stato fatto nell’ultimo decennio. Una
città può definirsi tale quando i suoi cittadini hanno a disposizione i servizi
dei quali hanno bisogno e ai quali non si può derogare. Finora nessuno se n’è
occupato, mancano servizi essenziali come un nuovo depuratore, una rete
fognaria che copra l’intero territorio comunale, scuole, parchi pubblici e
l’elenco potrebbe essere lunghissimo. Bisogna rendere più trasparente la
macchina amministrativa, occorre che la gente possa partecipare alle decisioni
che vengono prese in sede di Consiglio comunale, occorre che vengano meglio
impiegate le maestranze che lavorano presso il Comune per eliminare il
malcostume delle consulenze esterne fatte, il più delle volte, per far mangiare
l’amico dell’amico. Occorre approntare immediatamente un piano dei servizi sociali,
a parer mio, dovrebbe essere l’ufficio principale di un Comune. Se le esigenze
dei cittadini vengono ascoltate, accolte, risolte significa che
l’amministrazione sta lavorando bene e soprattutto sa cosa deve fare e cosa sta
facendo per migliorare la vita dei cittadini. Vogliamo far diventare Lariano
una città di cui i larianesi possano andare fieri e dove si possa vivere bene e
serenamente”.
Un
altro punto che le sta a cuore?
“Un’altra questione da
affrontare in tempi rapidi, a nostro parere, è la liberazione del Corso dagli
autoarticolati, con il conseguente abbassamento dell’inquinamento atmosferico
da PM10. Un problema che avevamo avanzato alla precedente amministrazione
raccogliendo firme e invitando la passata Giunta ad un convegno specifico
puntualmente disertato dagli amministratori. Abbiamo denunciato il disturbo
alla quiete pubblica, i danni al manto stradale e ai tombini, i problemi di
integrità statica causati dai microsismi derivati dal transito dei veicoli
pesanti per gli immobili di Via Napoli e Via Roma e i problemi di inquinamento
da polveri sottili che possono essere causa di svariate patologie ai danni dei
larianesi. Le nostre denuncie si riferivano anche alle omissioni effettuate
dall'amministrazione in termini di analisi dell'aria, delle emissioni sonore,
di informazione nei confronti di cittadini, pur essendo queste ultime
obbligatorie in termini di legge. Forse proprio queste denunce avevano
spaventato coloro che nulla stavano facendo a tal proposito. Per Lariano
occorre e si può fare, una strada alternativa dove veicolare il traffico
pesante, non è più possibile accettare che automezzi pesanti passino nel centro
cittadino”.
In
caso di vittoria, tra cinque anni come vorrebbe diventasse Lariano?
“Come dico a chiusura
di tutti i nostri comizi: Più bella. Non solo esteticamente ma, come spiegavo
prima, bella come una città dove funzioni la macchina amministrativa, dove i
cittadini siano tranquilli di poter ricevere le risposte di cui hanno bisogno: ai
giovani va data la possibilità di studiare e lavorare a Lariano, con borse di
studio istituite dal Comune e agevolazioni per le imprese locali; agli anziani
va data la possibilità non solo di ritrovarsi ma anche di poter partecipare
attivamente alla vita cittadina; le famiglie vanno aiutate nella loro gestione
quotidiana con strutture come asili nido e ludoteche e con agevolazioni
fiscali, introducendo, ad esempio, il quoziente familiare, cosa che faremo nei
primi cento giorni della nostra amministrazione”.
Per
concludere, allora, ci dica come saranno i primi cento giorni dell’amministrazione
Astolfi.
“Vogliamo che la gente
avverta subito il cambiamento che intendiamo portare a Lariano, a cominciare da
quando verranno negli uffici del Comune. Sul nostro sito abbiamo già pubblicato
la prima delibera che intendiamo approvare e riguarda la tutela del territorio
di Lariano. Dobbiamo, poi, occuparci immediatamente dei fondi per il diritto
allo studio e delle tariffe per il servizio mensa e scuolabus: il commissario
prefettizio ha deciso che dal primo settembre aumentino, per entrambi, in
misura considerevole ma noi, con l’introduzione del quoziente familiare e delle
fasce di reddito, eviteremo che chi ha di meno si trovi a pagare come chi non
ha problemi economici. Nei primi cento giorni, inoltre, apriremo dei tavoli con
i comitati delle contrade e dei quartieri per illustrare loro le nostre
proposte sulle opere pubbliche da realizzare per recuperare gli anni persi ed
ascoltare il loro parere in merito. Ci attiveremo, poi, per risolvere la questione
delle case di via Tevere che io definisco il monumento ai politici caduti:
quelle case spettano ai Larianesi perché non deve accadere mai più e sottolineo
mai più, che ci siano cittadini di Lariano costretti a dormire nei sottoscala
delle case popolari mentre ci sono strutture che, fino a prova contraria,
appartengono al Comune e potrebbero essere destinate a migliorare la vita di queste
famiglie”.
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