ASTREA 2
CITTA’ DI MARINO 1
Astrea (4-4-1-1): Longobardi, Bauco, Briotti, Mollo, Cipriani, Di Fiordo, Gaeta, Battisti, Battista (24’ st Bellini), Simonetta (43’ st Aglitti), Bosi (11’ st Gramacci). A disp.: Orizzonte, Ugolini, Di Benedetto, Trombetta. All.: Fazzini.
Città di Marino (4-2-3-1): Manfredonia, Russo, Belfiore, Sireno, Troise, Paolacci, Amendola (44’ st Congiu), Quadrini, Simeoli, Pippi (1’ st De Cristofaro), Angelilli. A disp.: De Lucia, Corsini, Fanasca, Kalambay, Capolei. All.: De Angelis-Rinaldi.
Arbitro: Lacagnina di Caltanissetta (Pancioni di Arezzo e Gnarra di Siena).
Marcatori: 9’ pt Simonetta (A), 21’ pt Battista (A), 9’ st Simeoli (M).
Note: Espulsi: al 19’ st Paolacci (M) e al 39’ st Troise (M) per doppia ammonizione, al 44’ st Amendola (M) dalla panchina per comportamento non regolamentare. Al 20’ pt Simonetta (A) fallisce un calcio di rigore. Ammoniti: Bauco (A), Cipriani (A), Battista (A), Amendola (M). Note: calci d’angolo: 9-1 per il Città di Marino. Recupero: 2’ pt; 5’ st.
ROMA – Il Città di Marino esce sconfitto da “Casal del Marmo” nella 28° giornata di campionato e perde l’occasione di accorciare dal Salerno che pareggia 2-2 a Budoni. Al triplice fischio dell’arbitro Lacagnina è scoppiata una rissa in mezzo al campo che ha visto coinvolti alcuni giocatori delle due squadre. La società del Città di Marino Calcio, per bocca di Antonio Esposito, comunica quanto segue: “L’ufficio di presidenza è in questo momento in riunione per valutare la possibilità di ritirare la squadra dal campionato. Quello che ha fatto oggi l’arbitro ha dell’incredibile; non è possibile subire tre espulsioni gratuite, addirittura con un giocatore già sostituito, un calcio di rigore inesistente, a detta anche degli stessi giocatori dell’Astrea, e il primo gol viziato da una posizione di fuorigioco di Gaeta. Se diamo fastidio ce lo dicessero, noi siamo disposti a farci da parte per non scombinare i piani di vittoria finale del Salerno. Condanniamo la rissa scoppiata nel finale, sono comportamenti che non fanno bene al calcio, ma oggi l’arbitro non ha fatto altro che innervosire i nostri giocatori e permettere a qualche inserviente dell’Astrea di sostare a bordo campo per tutta la partita a istigare i nostri con la scusa di fare il raccattapalle. Mi risulta che questo Lacagnina sia lo stesso di Bacoli-Salerno, partita, come tutti ricorderete, sospesa per mancanza del numero effettivo dei giocatori del Bacoli, a testimonianza di come sia un arbitro dal cartellino molto facile, soprattutto se si tratta di penalizzare certe squadre e di favorirne altre. Siamo stufi di subire certe ingiustizie, è arrivato il momento di dire basta a questi giochi, perché quello che è successo oggi è sotto gli occhi di tutti. Oggi si è consumata l’ennesima truffa ai nostri danni, e con questo non aggiungo altro, mi riservo solo di trattare la questione nelle sedi e nei modi opportuni, perché mi corre l’obbligo di tutelare la società, costruita con grossi sacrifici soprattutto economici, altrimenti rischieremo, se già non l’hanno fatto, di farci tritare definitivamente a tutto vantaggio di una società che nemmeno doveva lontanamente pensare di essere inserita in questo raggruppamento”. Parlando della partita nel Città di Marino Paolacci e Angelilli rientrano dalla squalifica. Fanasca si accomoda in panchina, in avanti spazio ancora a Pippi, alle cui spalle agiscono Simeoli, Quadrini e Angelilli. In difesa, oltre ai due centrali, coppia di esterni composta da Belfiore e Russo. In porta c’è Manfredonia. La cronaca ci porta al 1’ con Simeoli che non aggancia in area dopo un cross di Quadrini. L’Astrea gioca meglio e al 9’ passa: Gaeta, partito in posizione di sospetto fuorigioco sulla destra, pennella al centro dell’area di rigore per Simonetta che di testa batte Manfredonia. Il Marino è in difficoltà, l’Astrea cerca di assestare il colpo di grazia, e ci riesce, grazie anche ad arbitro e guardalinee, che al 20’ concedono generosamente un calcio di rigore ai padroni di casa per un sospetto contatto tra Paolacci e Simonetta. L’attaccante romano, sempre che si trattasse di fallo, sembra nettamente cadere fuori area. Il signor Lacagnina, su segnalazione dell’assistente Gnarra, indica il dischetto. Dagli undici metri Simonetta colpisce il palo, il pallone viene raccolto di testa da Battista che, indisturbato, gonfia per la seconda volta il sacco. Al 27’ Sireno va alla battuta di un calcio di punizione, si accende una mischia in area dell’Astrea, Quadrini si gira bene con il sinistro ma tra lui e il gol ci si mette l’incrocio dei pali. Sfortunata la squadra castellana. Sul fronte opposto i ministeriali sfiorano il tris con Bosi, poi è Simeoli a provare la girata in area respinta dalla difesa di casa. In pieno recupero Amendola tocca con poca forza un pallone calciato in area da Pippi: Longobardi si fa trovare pronto. Nella ripresa Pippi, poco attivo nella prima frazione, lascia il posto a De Cristofaro. Il Marino intensifica la manovra e al 9’ accorcia le distanze. È lo stesso De Cristofaro a imbeccare in area Angelilli che supera Longobardi e a porta sguarnita tenta il diagonale sul quale si avventa come un falco Simeoli che non sbaglia. Gli ospiti ci credono e continuano a spingere. Ora l’Astrea è in un momento di difficoltà. Al 13’ Quadrini se ne va in mezzo a due, fuga sulla sinistra, ingresso in area e conclusione che Longobardi respinge con i piedi. Episodio chiave al 19’. Paolacci reclama in maniera civile con l’arbitro che lo ammonisce per la seconda volta mandandolo sotto la doccia. Decisione più che discutibile se si considera che Paolacci vestiva la fascia da capitano. Al 29’ sinistro di Simonetta che si stampa sul palo. Il Marino, in inferiorità numerica, si riversa alla caccia disperata del pareggio. Un’altra tegola, però, è in vista per la squadra biancoblù. Al 40’ Troise viene trattenuto vistosamente in area da un difensore dell’Astrea. Per l’arbitro è tutto regolare. Il difensore marinese protesta e anche lui si becca il secondo giallo finendo per essere espulso. Marino in nove. Non è finita. Amendola viene sostituito e una volta in panchina, forse per aver rifiutato la giacca dal team manager, viene espulso. Succede anche questo con il signor Lacagnina, tra lo stupore degli stessi giocatori dell’Astrea. Battute finali che non regalano più molto, a parte un anticipo clamoroso in area di Briotti su Simeoli che stava per calciare a botta sicura. Al fischio di chiusura lo sfogo, ingiustificato, che vede tristemente coinvolti alcuni tesserati delle due squadre. Ripresa domenica al “Fiore” con il Città di Marino impegnato contro la Cynthia.
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