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lunedì 31 ottobre 2011

ALBANO LAZIALE: IL CIGNO ESCE DALLA MAGGIORANZA L'UDC SI DIVIDE SULL'ALBAFOR E MARINI TREMA - La Redazione

Acque di nuovo tempestose per il Sindaco Nicola Marini, alle prese con una nuova spina: nell'odierno Consiglio Comunale, tutt'ora in svolgimento, il Consigliere Mario Dargento ha ufficializzato l'uscita dalla maggioranza di centrosinistra della lista "Il Cigno", della quale è capogruppo a Palazzo Savelli. "Noi ci vediamo costretti a prendere questa difficile decisione di uscire dalla compagine che sostiene Marini prendendo atto del mancato rispetto fin qui del programma elettorale, e della mancata considerazione politica verso le istanze rappresentate dalla lista e dai cittadini che rappresento
- ha dichiarato nel suo intervento Dargento, destando non poco stupore tra i banchi del centrosinistra - ci dichiariamo vicini e solidali con i lavoratori di Albafor e Albalonga, in questo momento di grave instabilità per i loro posti di lavoro - ha continuato - sicuri che Il Cigno lavorerà con moderazione e propositività affinchè si trovi la soluzione migliore al problema". Il fuori programma per il Sindaco di Albano si è andato ad aggiungere ad una giornata che già si annunciava calda. Infatti i punti all'ordine del giorno erano scottanti, in quanto si sarebbe discusso del destino di Albafor e di Albalonga, le società partecipate dal Comune che rischiano il fallimento, mandando a casa oltre duecento lavoratori. La maggioranza è andata in crisi già sul primo punto inerente il destino di Albafor, in quanto, Marini e la sua proposta di votare una delibera per ricapitalizzare la società, non ostante il parere contrario dei revisori contabili, ha avuto l'esplicita contrarietà dell'assessore al bilancio Andrea Marconi (Udc), il quale ha espresso, intervenendo in aula, l'esigenza di rinviare il voto. Non ostante una lunga riunione di maggioranza precedentemente effettuata, il Sindaco viene smentito in aula dal suo assessore competente, il partito di quest'ultimo, per bocca del suo capogruppo Luca Andreassi, smentisce a sua volta Marconi, ma il Consigliere Maggi, anch'esso Udc, in dissenso dal suo capogruppo, e quindi dal Sindaco che dovrebbe sostenere, si dichiara conforme alla posizione dell'assessore al bilancio. Nel frattempo una opposizione che per voce del capogruppo Pdl Massimo Ferrarini, si era dimostrata aperta al dialogo e disponibile a votare una soluzione condivisa, ha colto la palla al balzo per dare battaglia. "Dilettanti allo sbaraglio - ha definito la maggioranza Ferrarini - mentre Marco Silvestroni ha chiesto chiarezza a coloro che si mostrano "incapaci di governare e pericolosi per loro stessi e per la Città che amministrano", pregando di portare a supporto cifre e bilanci circostanziati. "Dichiaro di essere pronto, unitamente a tutta l'opposizione - ha detto Silvestroni - a votare una delibera supportata da pareri tecnici conformi, ma finchè ci troviamo in presenza di pareri contrari dei revisori dei conti, e di così palesi spaccature in seno alla maggioranza, che potrebbero portare il Consiglio a prendere decisioni dannose per la collettività e per i lavoratori stessi, credo sia opportuno rinviare il voto, come suggerito responsabilmente dall'assessore Marconi - ha chiosato l'ex Presidente del Consiglio - se vorrete andare avanti e votare, l'opposizione uscirà dall'aula". Il dibattito è ancora in corso per l'Albalonga mentre sulla delibera inerente la ricapitalizzazione dell'Albafor che si e' votata in quest'istante l'esito e' stato 19 voti favorevoli, zero contrari e zero astenuti con l'opposizione che ha lasciato l'aula, ma la seduta di oggi avrà certamente serie conseguenze per la giunta Marini. Meta seguirà ogni evoluzione a Palazzo Savelli con resoconti dettagliati dei fatti e dei retroscena. 

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