La politica è strana, ma ad Albano le contraddizioni raggiungono vette inarrivabili. Con la giunta Marini in crisi permanente il Popolo della Libertà, che in teoria dovrebbe fare l'opposizione, si spacca sulla questione delle aziende partecipate dal Comune. La tensione tra matteiani e il resto del partito è arrivata all'acme con lo scontro tra Daniele Brunamonti, giovane ed eterodosso Consigliere Comunale e Matteo Orciuoli, attuale Commissario del partito.
Il primo a dar fuoco alle polveri è stato Brunamonti, dicendosi "pronto a votare un piano di risanamento presentato dal Sindaco Marini, qualora fosse serio e percorribile - perchè, continua Brunamonti - se Albafor e Albalonga versano in uno stato finanziario pietoso, chi ha governato per dieci anni il Comune non può tirarsi fuori dalle responsabilità". Le dichiarazioni di Brunamonti ovviamente non hanno mancato di sollevare reazioni da parte delle persone piu' vicine all'ex Sindaco Marco Mattei, in particolar modo Orciuoli si è incaricato di replicare, respingendo ogni addebito: "la Corte dei Conti nel 2008 ha attestato la regolarità dei bilanci Albalonga e per quanto riguarda Albafor le nuove nomine dell'attuale giunta stanno arrecando gravi danni all'azienda". Il duello tra i due esponenti ex azzurri non si è limitato a questo, infatti, se il Commissario cittadino del partito di Berlusconi ha chiamato in causa il padre di Daniele Brunamonti, in qualità di ex componente del CdA di Albafor, il grintoso ragazzo che tenne alta la bandiera di Forza Italia quando Mattei e i suoi transitarono in Udc, nel sottolineare come suo padre venne indicato in quel ruolo come figura di garanzia, di provata esperienza ed onestà, opponendosi a qualsiasi decisione che portasse a qualsivoglia sperpero di denaro, non ha esitato di rinfacciare ad Orciuoli i suoi passaggi prima nell'Udc poi nella Rosa Bianca, aggiungendo l'invito ad "impegnarsi nel tesseramento in corso, così potrà legittimare con i numeri la carica nel partito, che attualmente ricopre senza alcuna legittimazione". La giunta di centrosinistra di Albano può prendere una boccata d'ossigeno dopo lunghe tribolazioni, dato che, la questione che piu' preoccupava per la sua tenuta, sta di fatto spaccando, forse definitivamente, il principale partito dell'opposizione. Certamente al congresso Pdl ne vedremo delle belle, ma ad oggi appare sempre piu' difficile, qualsiasi sia l'esito congressuale, una pacifica e costruttiva convivenza delle sue due anime che oggi si confrontano con toni così accesi. Le argomentazioni portate dai due esponenti Pdl non sono strumentali, le attuali divisioni sono il frutto del mancato confronto interno alla coalizione moderata che in dieci anni, nonostante i successi, è mancato. Dall'esito congressuale si capirà quale alternativa sarà possibile ad Albano: se ci sarà una riedizione rivista del matteismo oppure una emancipazione di un pezzo di classe dirigente che con Mattei è cresciuta politicamente. In qualsiasi modo la si pensi è innegabile che le sindacature Mattei, per i risultati ottenuti e per l'indubbio carisma e spessore dell'attuale Assessore regionale all'Ambiente, hanno segnato un'epoca politica. Con Mattei impegnato altrove sarà inevitabile ripartire, per il centrodestra, superando una fase tanto imprevedibile quanto traumatica, che, unitamente alle vicende nazionali, non esclude la nascita di una nuova proposta politica per la città.
Il primo a dar fuoco alle polveri è stato Brunamonti, dicendosi "pronto a votare un piano di risanamento presentato dal Sindaco Marini, qualora fosse serio e percorribile - perchè, continua Brunamonti - se Albafor e Albalonga versano in uno stato finanziario pietoso, chi ha governato per dieci anni il Comune non può tirarsi fuori dalle responsabilità". Le dichiarazioni di Brunamonti ovviamente non hanno mancato di sollevare reazioni da parte delle persone piu' vicine all'ex Sindaco Marco Mattei, in particolar modo Orciuoli si è incaricato di replicare, respingendo ogni addebito: "la Corte dei Conti nel 2008 ha attestato la regolarità dei bilanci Albalonga e per quanto riguarda Albafor le nuove nomine dell'attuale giunta stanno arrecando gravi danni all'azienda". Il duello tra i due esponenti ex azzurri non si è limitato a questo, infatti, se il Commissario cittadino del partito di Berlusconi ha chiamato in causa il padre di Daniele Brunamonti, in qualità di ex componente del CdA di Albafor, il grintoso ragazzo che tenne alta la bandiera di Forza Italia quando Mattei e i suoi transitarono in Udc, nel sottolineare come suo padre venne indicato in quel ruolo come figura di garanzia, di provata esperienza ed onestà, opponendosi a qualsiasi decisione che portasse a qualsivoglia sperpero di denaro, non ha esitato di rinfacciare ad Orciuoli i suoi passaggi prima nell'Udc poi nella Rosa Bianca, aggiungendo l'invito ad "impegnarsi nel tesseramento in corso, così potrà legittimare con i numeri la carica nel partito, che attualmente ricopre senza alcuna legittimazione". La giunta di centrosinistra di Albano può prendere una boccata d'ossigeno dopo lunghe tribolazioni, dato che, la questione che piu' preoccupava per la sua tenuta, sta di fatto spaccando, forse definitivamente, il principale partito dell'opposizione. Certamente al congresso Pdl ne vedremo delle belle, ma ad oggi appare sempre piu' difficile, qualsiasi sia l'esito congressuale, una pacifica e costruttiva convivenza delle sue due anime che oggi si confrontano con toni così accesi. Le argomentazioni portate dai due esponenti Pdl non sono strumentali, le attuali divisioni sono il frutto del mancato confronto interno alla coalizione moderata che in dieci anni, nonostante i successi, è mancato. Dall'esito congressuale si capirà quale alternativa sarà possibile ad Albano: se ci sarà una riedizione rivista del matteismo oppure una emancipazione di un pezzo di classe dirigente che con Mattei è cresciuta politicamente. In qualsiasi modo la si pensi è innegabile che le sindacature Mattei, per i risultati ottenuti e per l'indubbio carisma e spessore dell'attuale Assessore regionale all'Ambiente, hanno segnato un'epoca politica. Con Mattei impegnato altrove sarà inevitabile ripartire, per il centrodestra, superando una fase tanto imprevedibile quanto traumatica, che, unitamente alle vicende nazionali, non esclude la nascita di una nuova proposta politica per la città.
al di là del litigio sarebbe utile andare verificare le ragioni delle due parti: se qunato è accaduto alle partecipate è figlio del malaffare si devono attribuire le responsabilità con certezza, se si diffama si proceda con le querele del caso.
RispondiEliminaMattei ha fallito! è stato solo fumo negli occhi, albano non è cresciuta e ci ritroviamo con un buco nelle municipalizzate che fa paura! ha fatto perdere le elezioni a Silvestroni per orgoglio e con 200 preferenze è diventato assessore regionale! è uno scandalo!dovrebbe andarsene a casa! spero che la magistratura faccia il suo corso!
RispondiEliminaLa spiegazione sta nell'organico di Albafor gli esuberi sono esattamente le assunzioni fatte nel
RispondiEliminaperiodo precedente alle elezioni