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lunedì 10 ottobre 2011

LA GUARDIA DI FINANZA PARTECIPA AL "PROGETTO "BUON SAMARITANO” - di Raffaele DAlessandro

Aldilà di un’apparente stato di afasia della nostra società, all’interno delle comunità, militari o civili che siano, pulsano, si muovono ed agiscono, innumerevoli gruppi o singoli, che danno vita ad iniziative sociali che rappresentano l’esempio più fulgido di quella sussidiarietà dal basso, di cui troppo spesso si parla e raramente, le Istituzioni, davvero promuovono. Grazie alla legge 155 del 2003 afferente la disciplina della distribuzione di prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale, è possibile redistribuire i pasti ed i cibi non utilizzati, presso chi ne ha bisogno, poveri, emarginati. Alcune selezionate Onlus, si incaricano di portare gli alimenti, perfettamente commestibili e conservati, prelevandoli da supermercati, esercenti, ristoratori, mense.
Di tutto ciò ne trarrebbero beneficio una miriade di associazioni, case famiglia, orfanotrofi, asili nido, centri di aggregazione, famiglie, che vivono in uno stato di indigenza e disagio, momentaneo o permanente. Nella città di Roma già opera la Cooperativa SS. Pietro e Paolo Onlus a questo scopo, riuscendo a reperire circa mille pasti al mese. Con uno sforzo comune si potrebbe di molto implementare la quantità di chi beneficia di questo lodevole servizio sociale. Ecco perché sto promuovendo presso tutti gli organismi di rappresentanza militare della Guardia di Finanza (a partire dal Co.Ba.R Re.T.L.A. e Co.I.R. Dei Reparti Speciali che hanno già salutato con entusiasmo l'iniziativa e hanno votato all'unanimità la relativa delibera) una fattiva partecipazione del nostro Corpo a questa iniziativa. Abbiamo voluto chiamarla "Progetto Buon Samaritano nelle Fiamme Gialle" iniziativa da esportare su tutto il territorio nazionale, per cui ogni mensa, in ogni caserma, doni i suoi pasti inutilizzati ai bisognosi, intesi come singoli o associazioni, da individuare con oculata selezione di merito. In questo particolare momento, in cui le persone si sentono vieppiù abbandonate dalle Istituzioni, crediamo che l’impegno in prima persona del nostro Corpo, funga da stimolo ed esempio per chi sta perdendo ogni punto di riferimento, morale e sociale. L’obiettivo, ambizioso ma raggiungibile, è quello di arrivare a fornire nella Capitale cinquemila pasti al mese. Confido nel sempiterno spirito di solidarietà e di impegno civile e sociale di tutta la rappresentanza militare e di tutta la Guardia di Finanza, anche in questa specifica occasione.

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