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sabato 15 ottobre 2011

GLI INDIGNADOS BRUCIANO ROMA- di Andrea Titti

Roma come Genova, San Giovanni come piazza Alimonda, dal 2001 al 2011 nessuna lezione pare essere servita ai soliti vandali politici. Dietro la maschera della disaffezione dei cittadini verso la politica agiscono le forze che vogliono soverchiare le nostre Istituzioni democratiche, oggi piu' deboli e meno rappresentative che mai. Oggi in quella che si annunciava come una folta ed infuocata manifestazione dei cosiddetti "Indignados" è andato in scena l'ennesimo triste spettacolo sul filo della tragedia.
Dal corteo si sono staccati i violenti che hanno messo a ferro e fuoco il centro di Roma. Decine di feriti tra le forze dell'ordine, le quali come sempre sono le prime vittime di chi assalta fisicamente la nostra libertà, blindati dei Carabinieri in fiamme, lacrimogeni, bombe carta e due piani del Ministero della Difesa sarebbero stati incendiati. Con l'eccezione delle, tante o poche, persone che, in buona fede, hanno inteso manifestare il proprio disagio verso la politica, recandosi al corteo, non possiamo che definire gli "Indignados Italiani" come l'ennesimo tentativo violento di ribaltamento antidemocratico delle Istituzioni, l'ennesima occasione persa, soffocata da chi non avendo nulla da dire alimenta la spirale dell'odio cavalcando l'antipolitica al solo fine di demolire la democrazia. I veri "Indignados" sono coloro che amano la loro terra e s'impegnano a migliorarne lo Stato anche sul nostro giornale abbiamo aperto uno spazio di denuncia che abbiamo voluto chiamare così, tutto ciò è in esatta antitesi inconciliabile con chi strumentalizza i bisogni dei cittadini con metodi violenti.

3 commenti:

  1. non si puù far coincidere i violenti (pochi) con gli "indignatos" (tanti). Accetto e condivido ogni condanna nei confronti di chi agisce in modo violente ancor più se con premeditazione. Ribadisco l'invito a non strumentalizzare, please. La presenza dei black blok era prevdibile. Qualcuno ci spieghi la decisione di non garantire un servizio d'ordine.

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  2. Qesto è il braccio armato della sinistra ... chee il potere se lo prende con la violenza!! Si sapeva che stavano fermi solo se cadeva il governo altrimenti via libera alla distruzione . I cittadini vogliono la certezza della pena in un paese in stato di guerra - Basta a vittime nella polizia e targhe a Carlo Giuliani ...che vergogna1! IMMAGINIAMO CHI DOVREBBE GOVERNARCI DOMANI E FACCIAMO UNA BELLA RIFLESSIONE SU CHI FA VERAMENTE I DANNI!!.. e noi paghiamo.

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  3. per favore. la ragionevolezza è quanto mai necessaria in una fase storica in cui le disparità sociali aumentano, le possibilità di un percorso esistenziale "normale" diminuiscono. La stessa ragionevolezza che ha fatto dissociare tutti i partecipanti di un corteo che voleva essre pacifico da coloro che lo hanno voluto rendere violento. Non dimentichiamole ragioni di chi lamenta un progressivo impoverimento delle opportunità... non facciamo i tifosi. Per una volta, almeno per una volta.

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