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domenica 23 ottobre 2011

BANKITALIA: E’ NATO NU CREATURO E’ NATU NIRU… - di Eretico

Da Tora Bora

Saluti dall’Afganistan dopo un assenza di qualche mese torno su Meta per la gioia dell’occhialuto direttore del Magazine, che per qualche mese aveva smesso di consultare legali in ogni luogo ed in ogni lago.
Potevo parlare di Moratti e le magnifiche sorti e progressive dell’Internazionale sul campo e della guerra dei ricorsi sullo scudetto 2006 tra Inter e Figc vs Juventus, della querelle portabandiera alle Olimpiadi con il mal di piedi di Federica Pellegrini, mi stuzzica di più la scelta del nuovo governatore di Bankitalia, non potevo che non citare uno dei cavalli di battaglia della canzone napoletana, Tammurriata Nera:

“È nato nu criaturo è nato niro e 'a mamma 'o chiamma Ciro, sissignore, 'o chiamma Ciro”

Insomma la lunga gestazione è finita, abbiamo un governatore (Consorte, in  parte, cit.) ed essendo napoletano un omaggio legato alla sua terra non gli e lo si poteva negare. Non è negro di colore scuro (Vespa de “Gli sgommati” dixit) e Vittorio Visco, diciamocelo, ci interessa poco, con tutto il rispetto il nome del successore di Mario Draghi è una sorpresa, girando elegantemente intorno al fatto che è una scelta di ripiego (parlando con decenza). Sull’ottovolante, per mesi, la qualunque: dopo aver bruciato sulla graticola come un San Lorenzo Martire qualsiasi il “campione” del Cav, Saccomanni, il preferito di superministri e padani, Vittorio Grilli (che "è di Milano" come direrebbe il Senatur) e Bini Smaghi, membro del board della Banca Centrale Europea, che secondo il volere del neo papà Sarkò, doveva dimettersi per dar spazio ad un transalpino dopo l’uscita di Trichet per Draghi alla poltronissima della Banca Centrale Europea. Questo senza contare la miriadi di questuanti, viandanti, economisti per caso, fama e necessità, infine la rabona di Berlusconi la scelta cade su un outsider che più outsider non si può come il vice direttore generale di Palazzo Koch. Insomma, la si può girare come la si vuole, ma questo governatore è davvero come il bambino della canzone, lo puoi chiamare Peppe o Ciro, ma sempre di colore è. La scelta era prerogativa unica ed insindacabile del Presidente del Consiglio, ed è a dir poco singolare proprio per tenere insieme tutto ed il contrario di tutto. Una cosa non si potrà procastinare  il problema Bini Smaghi, perchè non basterà un bel regalo per l'infante Giulia o per mamma Carlà, i francesi in primis monsiuer le president non accetteranno mai che l'Italia abbia due rappresentanti  (su sei) nel Board della BCE (Draghi da neo presidente della Banca Centrale Europea subentra a Trichet anche su quel tavolo). In teoria la BCE è indipendente ed infatti l'ormai ex presidente francese non ha "obbligato" il fiorentino Bini Smaghi a farsi da parte, ma questo è pura utopia, la politica conta eccome come i fatti e le promesse di qualche mese fa, se non fosse così potremmo credere che davvero la fine della guerra a Napoli nascevano figli neri (sempre di colore scuro...) per virtù dello Spirito Santo e non per "colpa" dei soldati afro-americani.


P.S. Dopo mesi torna un appuntamento fisso dei miei articoli dall'Afganistan, l'angolo della querela: stavolta rischio lo so, magari lo farà Bruno Vespa o Sky per le continue citazioni a "Gli Sgommati", chissà forse l'uomo di colore par excellence in Italia, quel Rudy Guede, a parole colpevole di ogni cosa, in pratica responsabile poco o di nulla...

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