Dopo la recensione del suo primo lavoro pubblicato, non ci restava che intervistare l'autrice, Paola Poggioli, su passato presente e futuro della sua creazione: personaggi, scenari, evoluzioni de La Maschera.
Siamo felici di poter presentare questa intervista, e ringraziamo questa giovane e bravissima scrittrice, augurandole una giornata, al Lucca Comics, da ricordare, in attesa che, magari al prossimo Lucca, si potrà festeggiare la pubblicazione del secondo volume del libro.
Iniziamo dal titolo: "La maschera". Chi ha letto il libro sa benissimo a cosa ci si riferisce... Cosa ne diresti a qualcuno che deve ancora comprarlo?
Tutti possono leggere una recensione, e sanno che il titolo della saga si riferisce alla maschera che uno dei protagonisti deve indossare ad un certo punto del primo volume. Ma di cosa parla davvero “La Maschera”?
E’ la storia di due persone ferite a fondo dalla vita, due individui che per proteggersi si sono nascosti dietro ad innumerevoli veli e corazze, e in questo modo, zoppicando, sono andati avanti fino al punto da pensare che non esistesse altro, che non si potesse avere qualcosa “di più”. Sbagliavano. Il loro incontro è casuale, ma è anche l’opportunità più grande: entrambi la coglieranno, ma non sarà facile, perché accettare il fatto di essersi nascosti in una torre impenetrabile significa ammettere di essere stati feriti profondamente, di essere deboli, di non aver trovato una soluzione migliore se non quella di isolarsi da tutto e da tutti. Inizieranno quindi ad abbattere le difese l’uno dell’altro in modo brutale e rabbioso, entrambi specchi di se stessi, entrambi disperati e allo stesso tempo accecati dal primo barlume di speranza che forse qualcosa di buono è ad attenderli alla fine del tunnel.
Tutti possono leggere una recensione, e sanno che il titolo della saga si riferisce alla maschera che uno dei protagonisti deve indossare ad un certo punto del primo volume. Ma di cosa parla davvero “La Maschera”?
E’ la storia di due persone ferite a fondo dalla vita, due individui che per proteggersi si sono nascosti dietro ad innumerevoli veli e corazze, e in questo modo, zoppicando, sono andati avanti fino al punto da pensare che non esistesse altro, che non si potesse avere qualcosa “di più”. Sbagliavano. Il loro incontro è casuale, ma è anche l’opportunità più grande: entrambi la coglieranno, ma non sarà facile, perché accettare il fatto di essersi nascosti in una torre impenetrabile significa ammettere di essere stati feriti profondamente, di essere deboli, di non aver trovato una soluzione migliore se non quella di isolarsi da tutto e da tutti. Inizieranno quindi ad abbattere le difese l’uno dell’altro in modo brutale e rabbioso, entrambi specchi di se stessi, entrambi disperati e allo stesso tempo accecati dal primo barlume di speranza che forse qualcosa di buono è ad attenderli alla fine del tunnel.
Che cos’è quindi La Maschera?
E’ solo una metafora, dopotutto, che in grande o in piccolo può essere applicata ad ognuno di noi. E’ una storia di guarigione, il passaggio nella disperazione di due individui che si riconoscono l’uno nell’altro, che si scontrano, si innamorano, e che, spalla a spalla, cominceranno a camminare insieme sostenendosi a vicenda e trovando se stessi.
Cosa ti ha spinta a creare questi personaggi così differenti e così particolari? Cosa ti ha sostenuta durante la creazione del primo libro e degli altri che stai scrivendo?
Cosa mi ha spinto? La “mia” guarigione!
Avevo bisogno probabilmente di quei due personaggi, che sono entrambi parte di me, anche se all’inizio mi sono riconosciuta unicamente in Shyar, il ragazzo, e solo successivamente in Xewon, lo stregone.
Ho iniziato il primo volume in un momento della vita in cui avevo un gran bisogno di esorcizzare sofferenza, quindi nacque Shyar, il ragazzo folle che non si piega davanti a nulla, nemmeno al suo violento padrone. Lentamente però entrambi hanno iniziato ad appassionarmi, volevo conoscere la loro vicenda, che si è snodata davanti a me (almeno per quanto riguarda il primo libro) senza che io dovessi pensare realmente a nulla. Tuttavia, quello che mi ha sostenuto da un certo punto in avanti, è stato l’entusiasmo ed il calore di tante ragazze che, dal forum su cui scrivevo, mi incitavano a proseguire il racconto. Probabilmente senza di loro La Maschera non avrebbe visto neppure la fine del volume uno.
Adesso, ancora una volta, mentre sto procedendo con la stesura del secondo volume c’è l’entusiasmo tangibile ed incredibile dei fan a sostenermi che, attraverso Facebook, mi mandano tonnellate di messaggi ogni giorno. Quest’anno il loro calore è stato per me fondamentale durante alcuni momenti particolarmente difficili, forse non lo sanno, ma di questo non posso fare altro che ringraziarli tutti.
Non solo. Avere una casa editrice dietro le spalle come Fedelo’s Editrice, che mi sostiene con pacatezza e tranquillità, non fa pressioni, che si entusiasma per l’idea di una copertina e che si fa in quattro per impegnarsi in un progetto credendoci fino al midollo, da’ una sicurezza e un sostegno invidiabili.
Infine, ma non per importanza, gli amici.
I vecchi e i nuovi, coloro che da anni mi accompagnano o che da pochissimo si sono avvicinati a me, anche proprio grazie alla Maschera. I loro commenti, i sospiri che mi lanciano via chat commentandomi pezzo per pezzo i nuovi capitoli facendomi sentire in diretta l’effetto che fa… Beh, mi ripaga di ore ed ore di fatica china sul portatile. Sento da loro in viva voce ed in prima persona le emozioni che con tanto accanimento cerco di trasmettere nel libro, ed è bellissimo.
Il genere de "La maschera" è l'amore tra uomini, caratterizzato soprattutto nei canoni dello yaoi giapponese. Come donna, che senso ha scrivere una storia del genere, come lo spiegheresti ai ragazzi e alle ragazze di questa generazione?
Non posso “spiegare”, non posso “giustificare” e soprattutto non voglio farlo. Perché scrivo omoerotica maschile? Perché mi piace. Perché mi entusiasma, perché mi appassiona di più che scrivere una storia eterosessuale. La trovo più intensa, più lussuriosa, più sensuale, mi permette di abbandonarmi ad un’aggressività e ad una violenza che poco giustificherebbe un personaggio femminile o che comunque lo farebbe soggiacere in un rapporto maschilista ed in coercizioni purtroppo ancora radicate nella nostra cultura. Forse ne scrivo solo perché ne ho bisogno, per me, adesso. So soltanto che fin da quando conobbi il mondo yaoi nel lontano 1996 me ne innamorai perdutamente e non me ne staccai più.
Non posso “spiegare”, non posso “giustificare” e soprattutto non voglio farlo. Perché scrivo omoerotica maschile? Perché mi piace. Perché mi entusiasma, perché mi appassiona di più che scrivere una storia eterosessuale. La trovo più intensa, più lussuriosa, più sensuale, mi permette di abbandonarmi ad un’aggressività e ad una violenza che poco giustificherebbe un personaggio femminile o che comunque lo farebbe soggiacere in un rapporto maschilista ed in coercizioni purtroppo ancora radicate nella nostra cultura. Forse ne scrivo solo perché ne ho bisogno, per me, adesso. So soltanto che fin da quando conobbi il mondo yaoi nel lontano 1996 me ne innamorai perdutamente e non me ne staccai più.
Come ti aspettavi la ricezione del tuo lavoro sul web e sul cartaceo?
Come me l’aspettavo non lo so, ti posso dire cosa speravo.
Speravo di riuscire a raggiungere più persone possibili attraverso Facebook, soprattutto per quanto riguarda lo yaoi, ma non pensavo addirittura tante! Tuttavia, il libro è ancora poco conosciuto da chi ama semplicemente il fantasy, e questo mi dispiace. Spero che la voce si sparga anche in quell’ambito, ho ancora pochi feedback, ma tutti molto positivi, quindi sono convinta che ci vorrà solo un po’ di pazienza.
Ciò che mi ha stupito, tuttavia, è la varietà di pubblico. Stanno apprezzando La Maschera ragazze e ragazzi, donne e uomini, di ogni età, occupazione ed estrazione sociale. Naturalmente l’attuale zoccolo duro di lettori è costituito dalle appassionate di yaoi, ma il sentirmi dire più volte che il libro è leggibile come “a strati”, mi ha piacevolmente colpita. Chi vuole infatti può leggervi semplicemente uno yaoi, altri lo vedono come un fantasy diverso dal consueto, altri ancora rimangono invischiati dalla complessità dei personaggi e dalla loro psicologia contorta, cercando di indovinare cosa significhi quella frase particolare, o cosa nasconda quell’occhiata di questo o quel personaggio. A tutti coloro che si stanno scervellando in proposito, dico che sarà mia cura spiegare ogni scena inserita: ogni frase ha un senso e se l’ho inclusa è perché doveva andare scritta proprio in quel punto, perciò sappiate che avrete una risposta per (quasi) ogni quesito (dico quasi perché qualcosina può sempre sfuggirmi, anche se sono una terribile maniaca in tali situazioni!).
Come me l’aspettavo non lo so, ti posso dire cosa speravo.
Speravo di riuscire a raggiungere più persone possibili attraverso Facebook, soprattutto per quanto riguarda lo yaoi, ma non pensavo addirittura tante! Tuttavia, il libro è ancora poco conosciuto da chi ama semplicemente il fantasy, e questo mi dispiace. Spero che la voce si sparga anche in quell’ambito, ho ancora pochi feedback, ma tutti molto positivi, quindi sono convinta che ci vorrà solo un po’ di pazienza.
Ciò che mi ha stupito, tuttavia, è la varietà di pubblico. Stanno apprezzando La Maschera ragazze e ragazzi, donne e uomini, di ogni età, occupazione ed estrazione sociale. Naturalmente l’attuale zoccolo duro di lettori è costituito dalle appassionate di yaoi, ma il sentirmi dire più volte che il libro è leggibile come “a strati”, mi ha piacevolmente colpita. Chi vuole infatti può leggervi semplicemente uno yaoi, altri lo vedono come un fantasy diverso dal consueto, altri ancora rimangono invischiati dalla complessità dei personaggi e dalla loro psicologia contorta, cercando di indovinare cosa significhi quella frase particolare, o cosa nasconda quell’occhiata di questo o quel personaggio. A tutti coloro che si stanno scervellando in proposito, dico che sarà mia cura spiegare ogni scena inserita: ogni frase ha un senso e se l’ho inclusa è perché doveva andare scritta proprio in quel punto, perciò sappiate che avrete una risposta per (quasi) ogni quesito (dico quasi perché qualcosina può sempre sfuggirmi, anche se sono una terribile maniaca in tali situazioni!).
Stai organizzando qualcosa, come autrice de "La Maschera", per il Lucca Comics... ?
Non essendo ancora pronto il secondo volume la casa editrice non ha ritenuto (giustamente) proficuo prendere uno stand quest’anno, quindi sarò presente in fiera solo per piacere personale, con amici. Ho colto l’occasione per informare i lettori su internet nel caso facesse loro piacere incontrarmi e con mio stupore in almeno una sessantina hanno risposto entusiasti alla proposta. Lunedì 31 ottobre ci incontreremo perciò nel pomeriggio vicino all’area Games per fare due chiacchiere: non vedo l’ora! Ho già partecipato a due iniziative simili quest’anno, una a Roma e l’altra a Milano, dove tra l’altro, erano presenti ben quattro cosplay del libro. So che anche a Lucca ci saranno, perciò non vedo l’ora di scattargli una marea di foto.
Come ho già detto, scrivo per fare emozionare: sentire l’entusiasmo di coloro che vogliono ringraziarmi per esserci riuscita… beh, non ha prezzo. Quindi, approfitterò sempre di ogni incontro possibile.
Non essendo ancora pronto il secondo volume la casa editrice non ha ritenuto (giustamente) proficuo prendere uno stand quest’anno, quindi sarò presente in fiera solo per piacere personale, con amici. Ho colto l’occasione per informare i lettori su internet nel caso facesse loro piacere incontrarmi e con mio stupore in almeno una sessantina hanno risposto entusiasti alla proposta. Lunedì 31 ottobre ci incontreremo perciò nel pomeriggio vicino all’area Games per fare due chiacchiere: non vedo l’ora! Ho già partecipato a due iniziative simili quest’anno, una a Roma e l’altra a Milano, dove tra l’altro, erano presenti ben quattro cosplay del libro. So che anche a Lucca ci saranno, perciò non vedo l’ora di scattargli una marea di foto.
Come ho già detto, scrivo per fare emozionare: sentire l’entusiasmo di coloro che vogliono ringraziarmi per esserci riuscita… beh, non ha prezzo. Quindi, approfitterò sempre di ogni incontro possibile.
Una piccola anticipazione sul seguito?
Intendi spoiler?
Può andare bene un paragrafo del nuovo libro? Per chi conosce la storia credo sia “illuminante” su come stia evolvendo la vicenda…
Intendi spoiler?
Può andare bene un paragrafo del nuovo libro? Per chi conosce la storia credo sia “illuminante” su come stia evolvendo la vicenda…
(Per chi è particolarmente sensibile a descrizioni di soffuso erotismo si consiglia di saltare la parte in corsivo).
[…]
A quel punto il suo cervello aveva smesso di funzionare.
Inevitabile. Snervante. Per certi versi deprimente. Possibile che per lui, con Shyar, non potesse essere altrimenti?
Si era dovuto fare violenza per bloccare il movimento istintivo di sollevare una mano, afferrare quei capelli spioventi ed infilare l’altra nella camicia per prendere quel capezzolo tra indice e medio e strizzarlo… Voleva la sua reazione. Anelava di sapere come Shyar avrebbe preso un simile assalto, se si sarebbe rialzato di colpo, per negarsi come dava ad intendere la reazione della mattina, o se le ginocchia gli fossero cedute andando a raggiungere il pavimento, l’altezza giusta che avrebbe consentito a lui di afferrargli meglio la nuca, piegarla indietro ed invadergli la bocca. Dei, aveva una voglia di affondarvi la lingua, di sentire il suo sapore. Voleva aspirare il fiato di quel ragazzo che sempre, quando lui lo coglieva di sorpresa, ansimava in brevi scatti indeciso se la sua violenza gli piacesse o meno. Shyar… La contraddizione fatta a persona. Non aveva mai conosciuto qualcuno di simile nella sua vita, un individuo che sapesse istigargli una brama così irrefrenabile e allo stesso tempo che fosse in grado di farlo innervosire, esasperare ed infuriare tanto. Ed ogni volta era come la prima, non riusciva a prevedere le sue reazioni, quei comportamenti mai scontati, follie tutt’altro che ipotizzabili. Questo, unito all’incredibile bellezza, già sarebbe bastato per far uscire di senno un uomo. Ma lui aveva di più, non era così? Quell’atteggiamento sprezzante verso il mondo intero, ingenuità fanciullesca mista ad un’arroganza sfacciata e calcolatrice.
Quel ragazzo era come un richiamo, il canto della sirena per il marinaio in mare aperto.
E lui… lui non riusciva a sottrarvisi.
[...]
Paola Poggioli ci ha concesso in esclusiva questa anticipazione dal nuovo libro, la ringraziamo molto per il piccolo assaggio!
Aggiunge anche, per la gioia dei lettori, altre piccole anticipazioni. Entrambi, Shyar e Xewon, passeranno attraverso dei cambiamenti. Riguardo a Xewon, si saprà quanti anni ha. Il libro sarà incentrato sui punti di vista di tutti e due, non solo di Shyar come ne La Maschera.
Riguardo ai generi, altra informazione in esclusiva (Paola è stata davvero generosa!) è che se La Maschera apparteneva al genere del low fantasy, il seguito diventerà un vero e proprio Epic Fantasy.
C'è da sperare che la buona sorte e l'ispirazione la favoriscano!
Noi, resteremo sintonizzati sulle novità.
Noi, resteremo sintonizzati sulle novità.
Sono innamorata di questo libro, di questa serie! Bramo il seguito e ringrazio calorosamente Paola per averci svelato, anticipatamente, un altro piccolo pezzo del 2° libro! XDD
RispondiEliminaInteressante intervista as usual, bellissimo il pezzo spoiler, come sempre le parti erotiche sono molto eccitanti, seppur fatta "col pensiero" da Xewon, in questo caso. X3 sarà bellissimo conoscere anche Xewon, già questo pezzettino qui mi ha emozionato. ç__ç non smetterò mai di ringraziare paola, ha fuso in un libron 3 cose che amo tantissimo: yaoi, fantasy, e ambientazione stile medioevo. Non vedo l'ora di avere questo secondo libro tra le mie manine! *-* E spero che nonostante si evolverà in un epic fantasy non perda la sua carica yaoi/omoerotica! E amo le ambientazioni nei castelli o nelle feste nobiliari, quindi spero anche che di tanto in tanto potremmo assistere a qualche festa mondana! :p Vai Paola! *^*/
RispondiEliminaquest'anticipazione già mi ha incuriosito tantissimo *-* non vedo l'ora che esca il secondo volume che andrò a comprare immediatamente xD...Sensei aspetto il suo lavoro con ansia *-*
RispondiEliminaQuesto spoiler è........ Meraviglioso *___* leggere queste piccole ma succulente anticipazioni mi fa andare in brodo di giuggiole,non sto più nella pelle al pensiero dell'uscita del secondo volume (gennaio arriva presto,per favore)
RispondiEliminaAMO questo libro, è in assoluto il mio preferito perchè unisce due temi che amo molto,il fantasy e lo Yaoi, e adoro Paola per aver creato questo capolavoro! <3
E grazie mille a voi per l'intervista.