ALBANO: FINITO FEBBRAIO GABBATO IL CONGIURATO - di Pasquino Castellano

Il direttore di questa testata non ce ne vorrà se ancora una volta gli daremo qualche grattacapo se, con un filo di ironia, urteremo le sensibilità delle illustri personalità politiche di Albalonga. Nell'ultimo pezzo profilavo di manovre per detronizzare il buon Marini dallo scranno di Palazzo Savelli, vaneggiando di un Pdl ingessato, di una opposizione divisa, di una maggioranza travicella e di un Udc quantomeno indecifrabile. Molte furono le alzate di scudi, tanti si piccarono, il perchè ancora non si capisce, insomma, facemmo discutere da buon Pasquino.



Febbraio è finito e ora si possono tirare un po le somme, insieme a qualche simpatica puntura di spillo. La notizia è ufficiale, Marini la sfangata anche quest'anno, ogni anno una congiura e ogni anno i prodi democratici sventano il pericolo, riportando qualche ammaccatura ma salvando la pelle. Ma cosa resta di quest'ultimo assalto? Praticamente tutti i consiglieri comunali di Albano, anche se solo per qualche ora, sono stati sindaci in pectore, le voci in città negli ultimi giorni erano le più varie ed incontrollate, probabilmente molte di queste anche inventate, tuttavia qualcosa su cui riflettere c'è. Che è stato della verifica di maggioranza? Probabilmente il paventato rimpasto di giunta non si farà, anche se la cosa scontenterà molti. L'asse Pd con settori dell'Udc ha tenuto, mentre tra i banchi dell'aula si è venuta formando un'area laico socialista che, un po' in maggioranza e un po' all'opposizione, promette di dare ancora filo da torcere al centrosinistra ufficiale. In questa fase di confusione hanno giocato la loro partita i civici, per ora sconfitti, ma sempre agguerriti navigatori dei mari tempestosi. E l'opposizione del Pdl e alleati? Non pervenuta. Il partito di maggioranza relativa in città è stato l'unico a non riservare sorprese o scossoni. Infatti si diceva che fosse paralizzato dalle lotte intestine e così è stato, si diceva che al momento non fosse in grado di presentare un nome ed un progetto di alternativa proprio e così è stato. Anche se l'operazione fosse andata in porto gli azzurri non avrebbero dato le carte a tavola. Ad uscirne meglio pare essere il giovane Brunamonti, il quale ha sempre affermato di credere poco ai ribaltoni in corsa ed alle modalità con cui si paventavano. Se nell'Udc convivono tre partiti in uno, spesso in aperta polemica tra loro, nell'opposizione ogni singolo esponente agisce indipendentemente, senza una amalgama di gruppo ne di partito. Chi guarda in attesa di tempi migliori, chi cerca sponde a destra e a manca, senza trovarle, chi pensa al cambio di campo. La riflessione che suscitano queste vicende politiche è che forse le cose più interessanti e vive per Albano sono da ricercarsi fuori dal Consiglio Comunale, che appare logorato e lontano dai veri interessi della città.