Sono stati denunciati dagli agenti del Commissariato Villa Glori, diretto dal dr. Giuseppe Rubino, due “baby truffatori”. Due fratelli di 15 e 16 anni, originari di Gaeta ma residenti nella provincia di Frosinone, hanno “acquistato” una microcar, rispondendo ad un annuncio pubblicato su un sito web, specializzato nella vendita “on-line”. I due, dopo aver pattuito il prezzo d’acquisto con il venditore, un 21enne residente a Roma, hanno concordato un incontro per la consegna del veicolo ed il pagamento del corrispettivo.
Il veicolo è stato consegnato ai due giovani, privo di targa, su un carro attrezzi a Gaeta. Al momento della consegna, i due fratelli , che hanno fornito false generalità, hanno esibito al venditore un documento intestato ad un uomo, che hanno riferito essere il padre. I due hanno poi consegnato un assegno bancario dell’importo di 4500 euro, firmato con le stesse generalità del documento del “finto padre”. Sicuro di aver concluso “l’affare”, il 21enne ha fatto ritorno a Roma. L’indomani però, ha avuto un’amara sorpresa. Andato in banca per incassare il titolo, da accertamenti l’assegno è risultato rubato. La vittima ha pertanto denunciato l’accaduto alla Polizia di Stato, che ha immediatamente richiesto all’Autorità Giudiziaria un decreto di perquisizione presso l’abitazione dei due giovani, dove era avvenuta la consegna del veicolo. La microcar è stata recuperata dagli investigatori del Commissariato Villa Glori e riconosciuta dal 21enne come quella da lui ceduta ai due minori. Accompagnati negli uffici del Commissariato in compagnia dei genitori, i due minori, fino a quel momento incensurati, sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di truffa e ricettazione.
Il veicolo è stato consegnato ai due giovani, privo di targa, su un carro attrezzi a Gaeta. Al momento della consegna, i due fratelli , che hanno fornito false generalità, hanno esibito al venditore un documento intestato ad un uomo, che hanno riferito essere il padre. I due hanno poi consegnato un assegno bancario dell’importo di 4500 euro, firmato con le stesse generalità del documento del “finto padre”. Sicuro di aver concluso “l’affare”, il 21enne ha fatto ritorno a Roma. L’indomani però, ha avuto un’amara sorpresa. Andato in banca per incassare il titolo, da accertamenti l’assegno è risultato rubato. La vittima ha pertanto denunciato l’accaduto alla Polizia di Stato, che ha immediatamente richiesto all’Autorità Giudiziaria un decreto di perquisizione presso l’abitazione dei due giovani, dove era avvenuta la consegna del veicolo. La microcar è stata recuperata dagli investigatori del Commissariato Villa Glori e riconosciuta dal 21enne come quella da lui ceduta ai due minori. Accompagnati negli uffici del Commissariato in compagnia dei genitori, i due minori, fino a quel momento incensurati, sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di truffa e ricettazione.
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