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domenica 26 febbraio 2012

I CIELI DI ESCAFLOWNE: LO SPLENDORE DEGLI ANNI 90' - di Daniela Guadagni

Titolo: I Cieli di Escaflowne (Tenkuu no Escaflowne/The Vision of Escaflowne)
Genere: Sentimentale, Avventura, Mecha, Fantasy
Episodi: 26 (concluso) + 1 film

 Parlare de I Cieli di Escaflowne significa riportare alla mente di molti fan il periodo d'oro degli anni '90, durante il quale sembravano uscire titoli cult uno dietro l'altro (solo per citarne alcuni, Evangelion, Sailor Moon, Cowboy Bebop). Escaflowne fu anche uno dei primi anime trasmessi senza censure e con un doppiaggio di alto livello su MTV, all'epoca una vera pioniera nel campo.




Il chara design particolare (con i nasi dei protagonisti incredibilmente lunghi) contribuisce ad accentuare l'espressività dei personaggi, scelta azzeccata per un anime che pur raccontando di guerre e mondi fantasy da ampio spazio all'interiorità, vera protagonista della storia.  A supporto di tutto questo vi è la colonna sonora, un capolavoro per molti ancora insuperato, che innalza la visione ad altissimi livelli.

La trama inizia con una semplicità quasi disarmante. Hitomi Kanzaki, studentessa qualunque con la passione di leggere il futuro nei tarocchi, un giorno apprende che l'amato senpai (termine che significa “compagno di scuola più grande”) Amano stà per trasferirsi in un altra nazione. Decisa a rivelargli i propri sentimenti prima che questo avvenga, Hitomi chiede al senpai di cronometrare il suo tempo durante una corsa; se riuscirà a battere il proprio record personale, allora il ragazzo dovrà ascoltare la sua dichiarazione. Ma durante la corsa il tempo sembra rallentare, e infine fermarsi per pochi istanti mentre davanti ad Hitomi compare un ragazzo avvolto da una colonna di luce, vestito con un'armatura e con una spada in mano. Hitomi non ha neanche il tempo di realizzare quello che stà succedendo che il tempo riprende a scorrere, facendola finire addosso al ragazzo. Questi però non è apparso da solo sulla pista di atletica; assieme a lui infatti, vi è un drago della terra, un'immensa creatura che attacca subito i ragazzi costringendoli alla fuga. Hitomi combatte assieme allo strano e scorbutico ragazzo, aiutandolo con il dono della chiaroveggenza, e assieme riescono a sconfiggere il drago. Neanche il tempo di riprendersi dallo shock che una colonna di luce investe Hitomi e il ragazzo strano, trasportandoli in un altro mondo.


Un mondo misterioso, chiamato Gaea, diviso in regni di stampo medievale, con re, nobili e principesse, dove le aeronavi solcano il cielo, i draghi infestano la terra e gli eserciti sono composti da giganteschi robot manovrati da esseri umani. Un mondo dove gli uomini convivono con gli uomini-bestia, ibridi con code e orecchie animali, e dove si narra un tempo vivessero anche gli antichi uomini draghi divini, la stirpe maledetta dei discendenti di Atlantide. Un mondo in cui la Terra si staglia nel cielo, assieme alla luna, ed è malinconicamente chiama “la luna dell'Illusione”

Persa in quel mondo fantastico e sconosciuto, Hitomi inizia a conoscere meglio Van Fanel, il ragazzo che ha ucciso il drago. Van altri non è che il giovane re di Fanelia, impegnato in un rito di passaggio per confermare il suo diritto a governare. Con il cuore estirpato dal petto del drago morto, Van riesce ad attivare l'Escaflowne, un misterioso e potente robot bianco tramandato nella sua famiglia sin dai tempi antichi. Il ragazzo però non ha neanche il tempo di gioire del suo successo che Fanelia viene attaccata dall'Impero di Zaibach, una nazione tecnologicamente avanzata che distrugge il regno in poche ore.

Costretto alla fuga sull'Escaflowne insieme a Hitomi, Van giura vendetta contro Zaibach; il ragazzo non avrà pace fino a quando non riuscirà a sconfiggere l'Impero e ricostruire il suo regno. Inizia così il viaggio di Van e Hitomi nello splendido mondo di Fanelia, ben presto devastato da guerre causate dalla sete di potere di Zaibach. Un viaggio che porterà i loro destini ad incrociarsi con quello di molti altri, il malinconico cavaliere Allen Schezar che condivide un'incredibile somiglianza con il senpai Amano, la principessa Millerna innamorata di lui, il fratello di Van, Folken, fuggito ai tempi dal rito di passaggio per il trono e ora membro di spicco dell'esercito di Zaibach. Ma anche Merle, la ragazza-gatto servitrice e amica di Van, il cinico mercante Dryden, il folle soldato di Zaibach Dilandau e l'Imperatore Dornkirk.

Nel loro viaggio fra i regni di Gaea, fra lotte, amicizie, rivalità e tradimenti, Van e Hitomi apprenderanno la crudeltà della guerra, l'orrore di privare un uomo della vita e anche il peso che deriva dalla capacità di prevedere il futuro. Un futuro che può chiamarsi anche destino, ma che non è mai prestabilito e immutabile ma sempre in mano agli uomini.

E' un viaggio anche nel passato, alla scoperta delle origini degli uomini draghi divini, del motivo per cui Atlantide fu distrutta e nelle vere motivazioni celate dall'Imperatore Dornkirk.
In un susseguirsi di incontri e separazioni, di destini che si intrecciano e si allontanano lasciando malinconici ricordi dietro di sé, Van e Hitomi scopriranno anche l'amore. L'amore in tutte le sue molteplici forme, dall'affetto per gli amici, alle cotte adolescenziali, all'amore che sembra tutto ma in realtà è solo desiderio e illusione, l'amore che si realizza o rimane incompiuto, e infine l'amore vero ed eterno, in grado di superare le barriere fra i mondi.

“E' stato un sogno... o forse un'illusione?”
Hitomi Kanzaki

Ecco la sigla di apertura di Escaflowne:


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