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lunedì 27 febbraio 2012

ALBANO: UN PATTO PER LA NOSTRA CITTA' - di Andrea Titti

Non abbiamo partecipato al valzer delle verifiche, non siamo bravi con il pallottoliere ne siamo maghi. Per questo non ci avventuriamo nei pronostici sulla sopravvivenza della giunta in carica: il 28 febbraio è prossimo e ogni curiosità sarà a brevissimo soddisfatta. La nostra posizione ad Albano in merito all'operato dell'amministrazione di centrosinistra in carica è noto e chiaro a tutti, lo si può leggere in ciascuno dei nostri interventi pubblici, nella nostra azione quotidiana sul territorio, nel nostro percorso di coerenza e linearità, politico e personale. L'interesse generale della nostra Città, il bene comune della comunità di Albano è il nostro obiettivo, ecco perché ci sforziamo di guardare oltre, al 29 febbraio ed a tutti i giorni, i mesi e gli anni che seguiranno, consapevoli che la politica non è fatta esclusivamente di personalismi e posizionamenti ma di azioni concrete e visibili per accrescere il benessere, la qualità della vita e lo sviluppo di un territorio e di chi vi abita.
Il male della politica è l'eterna inconcludenza ed improduttività, per cui ci si diletta in eterni balletti di parole e numeri, non sempre legati al reale ma spesso all'immaginario, mentre è l'ora dei fatti e delle risposte per Albano. Non si può più procedere di verifica in verifica, ma è il tempo che i simili si mettano assieme. Gli uomini e le donne di buona volontà, che condividano valori e programmi, in qualsiasi degli attuali contenitori oggi esistenti si trovino, si uniscano nel realizzare ciò che per i politicismi fino ad oggi non è stato possibile. Ci rivolgiamo a tutti i moderati e riformatori. In certi momenti occorre coraggio, forse un pizzico di incoscienza, tipica degli spiriti liberi e forti, di quei giovani troppo spesso ai margini delle scelte che contano, per questo motivo noi auspichiamo, ed in tal senso lavoreremo, alla nascita ad Albano, ancor prima che altrove magari, di un nuovo soggetto politico, che nelle forme strutturali più consone, si candidi a produrre un disegno di riassetto e rilancio del territorio, fatto di scelte chiare e condivise. Non possiamo assistere all'immobilismo degli apparati, poichè questi ultimi non sono più adeguati ai nostri tempi, non riuscendo a stare al passo con la crisi e la società. Le sfide sono tante e tali per cui gli attuali partiti non servono più a risolvere problemi ma sono essi stessi parti del problema. Proponiamo da qui un "Patto per Albano", dal quale sorgano proposte condivise sui problemi, atte a risolverli e non a trasformarli in argomenti di propaganda per i soliti politicanti.

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