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lunedì 28 maggio 2012

SVILUPPO SOSTENIBILE ED ENTI LOCALI: SI PUO' FARE! PRIMA PARTE - DI ELIANA ROSSI



Il convegno sul rispetto per l’ambiente, la salute e le varie opportunità di lavoro che possono scaturire dalla quantità e qualità degli investimenti nel settore produttivo ecosostenibile, dal titolo Sviluppo Sostenibile ed Enti locali:Si può fare!, si è tenuto mercoledì 23 maggio nella Sala Don Luigi Di Liegro di Palazzo Valentini, via IV Novembre 119/a in Roma.
L’incontro è stato promosso dalla Commissione Bilancio e dalla Commissione Tutela Ambientale della Provincia di Roma, presiedute rispettivamente dall’on. Ugo Onorati, Presidente Commissione Bilancio, Personale e Affari generali della Provincia di Roma e dall’on. Alberto Filisio, Presidente Commissione Beni Comuni e Tutela ambientale della Provincia di Roma e organizzato dal Consorzio di Ricerca Hypatia, coordinato dall’Arch. Cristiano Cocco, coordinatore delle attività fonti rinnovabili del Consorzio Hypatia, in collaborazione con l’Istituto Europeo Terzo Millennio. Moderatore del convegno il dott. Andrea Pizzicaroli, Presidente dell’Istituto Europeo Terzo Millennio che ha aperto i lavori, dopo aver ringraziato l’on. Onorati per l’ospitalità e aver mandato un saluto al Presidente Nicola Zingaretti (assente per motivi istituzionali), con la richiesta di un applauso per i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, perché proprio il 23 maggio ricorre il ricordo della strage di Capaci. Pizzicaroli ha anticipato quelli che saranno i temi del convegno: risparmio energetico, energia pulita per una migliore qualità della vita, recupero e riutilizzo dei materiali. L’on. Onorati nel suo intervento ha preso in considerazione la fase di transizione della nostra rivoluzione industriale che ha colpito l’economia mondiale. «Credo che dal 1972 al 2002, cioè dalla conferenza di Stoccolma fino al protocollo di Kyoto, - continua il Presidente - la presa di coscienza collettiva a livello planetario, riguardo allo sviluppo sostenibile, sia ormai largamente diffusa e condivisa. Tuttavia accade che non sempre la classe politica dirigente di una nazione, dell’imprenditoria, della rappresentanza sindacale, si metta al passo con l’evoluzione culturale e con i mutamenti storici che avanzano. Se non vogliamo che uno “splengeriano” declino politico, economico e sociale dell’Europa si avvii senza possibilità di ritorno, dobbiamo modificare i nostri modelli produttivi, passando sempre più dal consumo alla riutilizzabilità». L’on. Ugo Onorati ha puntualizzato che i residui derivanti da processi industriali e dall’uso individuale vanno considerati risorse e non ingombranti rifiuti. «Occorre dare un indirizzo preciso e inequivocabile alla nostra nazione – spiega Onorati - nell’indicare la scelta irreversibile di un nuovo modello socioeconomico non più basato sulla rincorsa del consumo alla produzione, ma della realizzazione di beni durevoli e diversificati, sugli investimenti mirati all’indipendenza energetica da fonti rinnovabili e sulle più avanzate tecnologie di recupero delle risorse. Un altro elemento essenziale dell’economia sostenibile è la democrazia energetica, rappresentata dalla diffusione capillare degli impianti di produzione. Accanto ai grandi impianti idroelettrici, geotermici o eolici, che richiedono notevoli investimenti di capitale pubblico o privato, dovranno sorgere una miriade di impianti di produzione domestica in forma di fotovoltaico e microeolico. Ogni edificio pubblico o privato, a cominciare da quelli di nuova costruzione, dovrebbe essere obbligato a specifiche istallazioni del genere. Si deve fornire un processo di industrializzazione riservato a piccole e medie imprese dislocate sul territorio per l’avviamento e la gestione di impianti di riciclaggio e recupero dei beni e dei prodotti di scarto, mediante isole ecologiche, centri di raccolta e di trasformazione. Non più soltanto carta, plastica, vetro, alluminio, ma anche qualsiasi materiale organico o inorganico dovrà essere riutilizzato e reinserito nel ciclo di produzione industriale. Gli istituti di fisica, chimica, ingegneria e biologia dovranno essere posti nelle condizioni ottimali per produrre innovazione scientifica e tecnologica del più alto e competitivo livello in sede internazionale. E quegli stessi istituti dovranno avere un corrente rapporto di scambio con il mondo dell’impresa e del lavoro». L’on.Alberto Filisio, prendendo in considerazione la green economy, che è al centro del programma elettorale dell’on. Nicola Zingaretti, ha precisato che la Provincia di Roma si è attivata in questo senso con un finanziamento di 23milioni di euro per l’istallazione del fotovoltaico nelle scuole, così come si è dato un contributo importante per la raccolta differenziata che vede impegnati 600mila cittadini, per poter arginare il problema annoso della discarica. Sono in programma una serie di iniziative sulle quali si può contare su 36 comuni della provincia di Roma che hanno aderito al Patto dei Sindaci e altri 5 sono in fase conclusiva. Si prevedono altri 60 impianti fotovoltaici per le scuole e sono previsti 25milioni di euro per la costruzione di parcheggi di scambio gomma gomma.

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