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giovedì 2 febbraio 2012

ALBANO: LA FENICE ATTACCA BORELLI - La Redazione

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di Marco Risica, Segretario generale de "La F.E.N.I.C.E, al Presidente del Consiglio Comunale di Albano Laziale Massimiliano Borelli:  "Signor Presidente, il Consiglio Comunale del 30 gennaio u.s. ha dato modo a chiunque fosse presente, di osservare la sua indole poco incline al confronto democratico. Gli atteggiamenti, i toni, l’uso di due pesi e due misure a cui lei spesso ricorre, si addicono più al ruolo di “podestà” che non a quello che così poco diligentemente ricopre. In effetti leggendo quel bislacco progetto di riforma, immagino vergato di suo pugno, del regolamento comunale, si può rilevare che cita ben 86 volte la figura del Presidente del Consiglio e 24 quella del Sindaco.
 L’autocelebrazione è lo specchio più evidente della sua vanità malcelata che la colloca in perfetta sintonia con i complessi di inferiorità di cui sembra essere vittima il suo mentore e sodale.  Tutto ciò fa parte della sfera della sua personalità, mentre gli atti che lei compie, nell’esercizio del suo ruolo, riguardano il confronto democratico che si svolge o meglio, che si dovrebbe svolgere all’interno del Consiglio Comunale. Oltre a ricordare che lei avrebbe volentieri saltato a piè pari ed ha tentato di farlo, l’interrogazione che riguardava la scellerata delibera voluta dal Sindaco, di approvazione dei patti territoriali “orti Torlonia” che il Consigliere Cassabgi ha dimostrato essere illegale, tant’è che la polizia locale ha dovuto trasmetterne gli atti al Tribunale, per “notizia criminis”. Penosa la balbettante replica del Sindaco, che allegata agli atti sarà trasmessa all’autorità competente per una valutazione dell’operato dell’Amministrazione: si può proporre all’approvazione del Consiglio un atto illegale? Che il Sindaco non si periti di verificare la regolarità degli atti che propone e difende (come risulta dal verbale del Consiglio di approvazione) è ammissibile? Ai giudici l’ennesima risposta sulla dubbia regolarità degli atti di questa amministrazione. Durante la discussione del 2° punto all’ordine del giorno, il Consigliere Cassabgi ha reso edotto il Consiglio di documentate perplessità sulla legittimità della deliberazione di giunta del 29-09-2011, che affidava l’esclusiva alla Volsca Ambiente e servizi s.p.a. i servizi di raccolta rifiuti e pulizia strade. Né il Sindaco ne il Consigliere delegato si sono degnati di fornire una risposta, una spiegazione, tranquillizzare i cittadini in alcun modo. E’ stato come se nessuno avesse parlato. Questo è un comportamento omertoso e apertamente antidemocratico. Il finto rigore da lei ha assunto il 29-12-2010 assegnando 12 minuti al Consigliere Cassabgi per l’esposizione di una mozione sulle partecipate, che come la storia recente ha dimostrato essere fondamentale per le sorti delle stesse, è continuamente contraddetto dalle numerose eccezioni che ella si concede. Un’ora di criptico intervento del Consigliere Venditti non l’ha spinta mai a richiedere maggiore sintesi, cosa che ha fatto 36 volte durante l’esposizione della mozione più su ricordata. I suoi comportamenti mal si conciliano con il suo ruolo, ancor peggio con la tradizione della parte politica in cui lei così poco comprensibilmente si vuole collocare. Alla luce di quanto esposto presento la mia più vibrante protesta unita al biasimo nei confronti di tutti i Consiglieri di maggioranza che si sono ben guardati dall’approfondire questioni così importanti per il corretto funzionamento delle Istituzioni e per il mantenimento della legalità all’interno dell’azione amministrativa. Non occorre dire che presenteremo opposizione avverso la delibera citata. Mi rendo altresì conto che continuiate a scambiare le lungaggini burocratiche della giustizia, con l’impunità. Questo però è solo un vostro problema. D’ora in avanti parteciperemo ai Consigli Comunali astenendoci da ogni votazione. E’ bene che ve la cantiate e suoniate da soli come in tutti i “regimi” autentici. Non se ne avranno a male però se ogni volta che sentirò un membro dell’attuale compagine governativa, pronunciare la parola trasparenza, ricorderò a ciascuno la celebre commedia di Eduardo in cui l’indiscusso protagonista era ‘o “pernacchio”. In attesa di un suo sollecito quanto auspicabile ritiro, porgo saluti di rito".

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