Cartacce, deiezioni canine, buche stradali, rifiuti di ogni genere. No. Non stiamo parlando dell’aria che si respira in aree disabitate. Solitarie. Stiamo parlando di una delle zone più popolose e popolari di Roma: Cinecittà, il quartiere del Cinema, dove lo spettacolo quotidiano è sempre lo stesso: IL DEGRADO! Non ci sono pause, la trama è tutta uguale: sporcizia. Sporcizia. Ed ancora sporcizia. Edifici dai muri imbrattati e strade divenute ormai delle mini discariche a cielo aperto, dove è possibile trovare ogni genere di rifiuto, fotografano una situazione di estremo disagio.
E danno una pessima immagine del quartiere che dovrebbe essere il fiore all’occhiello della città, quello che fa sognare ad occhi aperti. Questi i risultati del monitoraggio dell'Associazione Avvocato Del Cittadino: cominciamo dalla “via del cinema”, ossia il marciapiede di Via Tuscolana, dal lato dei numeri pari, che parte da piazza Cinecittà. Sulla strada è riprodotta una lunga ed elegante pellicola cinematografica che riporta, incisi su delle stelle, i nomi dei celebri attori del passato. Una appassionante visione, se non fosse per la sporcizia, le cartacce, i mozziconi di sigaretta, i free press e le deiezioni canine che occorre evitare di calpestare. Persino gettare la spazzatura nei cassonetti qui sembra essere un optional. Non meno desolante la scena a Largo Appio Claudio, uno spazio, anzi, un punto di ritrovo, con aiuole, bar e ristoranti, che nella parte in cui si affaccia su via Tuscolana, appena ci si allontana dai locali di ristorazione, si mostra in tutta la sua incuriaPassiamo poi a viale Giulio Agricola. Qui, insieme alla sporcizia, le strade presentano un altro pericoloso problema: le enormi buche, spesso profonde e terribilmente insidiose per i passanti, soprattutto i più anziani. Sui marciapiedi si può trovare di tutto, dai cartoni da imballaggio, alle cassette della frutta. Questa strada è una delle tante vie che in questa zona vengono considerate dei veri e propri “supermercati” da rom e barboni del quartiere che, invece di rovistare nei cassonetti, riescono a trovare quello che vogliono direttamente sulla strada. Al Parco degli Acquedotti, lo spazio verde stretto tra i quartieri Cinecittà e Appio Claudio, è amareggiante guardare una magnifica eredità storica finita nel degrado. Per fortuna, è ancora possibile ammirare le sue ricchezze storiche ed archeologiche tenendo gli occhi puntati ad almeno 2 metri di altezza da terra, laddove la maleducazione dell’uomo non riesce ad arrivare. Ma nel prato è impossibile non notare i resti dei pic nic domenicali, bottiglie, avanzi di cibo, vestiti usati. Nessun rispetto insomma neppure per questa splendida area verde, popolata oramai solo nel weekend da famiglie che passeggiano. In mezzo alla settimana, soprattutto d’inverno, il parco è invece semideserto, perché incontrollato e pericoloso, visti anche i fatti di (violenta) cronaca di cui è stato spesso protagonista. Fa eccezione il piccolo parco giochi affacciato su via Lemonia. Qui la presenza di bambini è costante, così come l’attenzione dei genitori, sempre intenti a vigilare sui movimenti dei figli per paura che possano spingersi troppo in là. All’interno dell’insidioso parco.
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