“Con la morte del dottor Vittorio Barbaliscia la nostra comunità ha perso una figura determinante per la sanità locale e un professionalità di alto livello. Il dottor Barbaliscia, seguendo una tradizione familiare grazie alla quale migliaia di genzanesi nel corso degli anni hanno potuto curarsi, si è sempre occupato dell’ospedale di Genzano, lavorando giorno e notte affinché restasse un polo sanitario di primordine”.
Con queste parole il sindaco di Genzano Flavio Gabbarini ha iniziato una lettera indirizzata al presidente della Regione Lazio e assessore ad interim alla sanità e al direttore generale della Asl Rmh2, il dottor Alessandro Cipolla per chiedere che “la figura del dottor Barbaliscia venga sostituita al più presto, in modo da garantire la continuità delle prestazioni sanitarie negli ospedali riuniti di Albano-Genzano”. Anche perché, prosegue il sindaco, “il perdurare di questa situazione potrebbe compromettere la funzionalità del day hospital chirurgico del presidio di Genzano”, così come bloccherebbe l’introduzione del week hospital, così come previsto dal Piano Sanitario Regionale e dal Piano strategico aziendale 2010-2012. In una seconda lettera, destinata al dottor Cipolla e al professor Agostino Scozzarro, il sindaco Gabbarini chiede che venga ripreso al più presto lo screening mammografico, del colon retto e citologico, interrotto per il nostro Comune e mai eseguito.
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