Venerdì 10 Febbraio, così come previsto dalla legge n. 92 del 30 marzo 2004, si celebrerà in tutta Italia la “Giornata del Ricordo” in memoria delle vittime delle Foibe, dell’esodo giuliano – dalmata e delle vicende del confine orientale. Per unirsi alla commemorazione, il capogruppo e coordinatore comunale del Popolo della Libertà di Genzano Fabio Papalia ed il capogruppo Udc – Lista Barbaliscia Arnaldo Melaranci hanno presentato, il giorno 8 Febbraio al sindaco Flavio Gabbarini ed al Presidente del Consiglio Sandro Giannini, la richiesta affinché l’amministrazione comunale si impegnasse ad organizzare un’iniziativa in ricordo delle vittime delle Foibe.
In una nota i due gruppi consiliari: “Abbiamo ritenuto doveroso richiedere al Sindaco di impegnare l’intera amministrazione comunale per organizzare un’iniziativa tesa al ricordo di una cosi triste pagina della storia italiana; una giornata cosi importante, eppure, da sempre dimenticata dalle precedenti amministrazioni genzanesi. Ovviamente non essendo in agenda un consiglio comunale per quella data abbiamo richiesto di illuminare il Palazzo Sforza Cesarini come già avvenuto in occasione della giornata contro la pena di morte. Siamo convinti che le differenze ideologiche e i forti contrasti che hanno contrassegnato quegli anni cosi bui per la nostra nazione non debbano portare oggi ad una errata classificazione in morti di serie a e morti di serie b.”
In una nota i due gruppi consiliari: “Abbiamo ritenuto doveroso richiedere al Sindaco di impegnare l’intera amministrazione comunale per organizzare un’iniziativa tesa al ricordo di una cosi triste pagina della storia italiana; una giornata cosi importante, eppure, da sempre dimenticata dalle precedenti amministrazioni genzanesi. Ovviamente non essendo in agenda un consiglio comunale per quella data abbiamo richiesto di illuminare il Palazzo Sforza Cesarini come già avvenuto in occasione della giornata contro la pena di morte. Siamo convinti che le differenze ideologiche e i forti contrasti che hanno contrassegnato quegli anni cosi bui per la nostra nazione non debbano portare oggi ad una errata classificazione in morti di serie a e morti di serie b.”
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