I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma hanno scoperto un grande centro di raccolta e smistamento di merce rubata dove venivano scaricati interi carichi di tir asportati a Roma e Provincia. In manette sono finiti in 4: un romano di 32 anni, con precedenti, e i suoi tre lavoranti di 31,32 e 35 anni, tutti cittadini del Bangladesh. Circa 800.000 euro il valore della merce recuperata e sequestrata dai Carabinieri.
I prodotti erano destinati alla vendita al dettaglio, per acquirenti fidati, ma in gran parte venivano acquistati da nomadi che li rivendevano, come ambulanti, in alcuni mercati della Capitale, non ultimo quello di Porta Portese. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile sono giunti al deposito di merce rubata, seguendo le operazioni sospette, di carico e scarico, che avvenivano in quell’area. I militari hanno approfondito gli accertamenti ed hanno scoperto che in un’area rimessaggio per camion e caravan di Via Sant’Alessandro, il romano capobanda arrestato aveva regolarmente affittato 2 capannoni da 100 metri quadrati ciascuno, 3 box da 20 metri quadrati e cinque container da rimorchio dove custodiva la refurtiva che gli arrivava proveniente da colpi messi a segno a Roma e Provincia. Uno di questi carichi, in particolare consistente in abbigliamento, ferramenta, coprisedili da auto e strumenti hi-fi delle più note marche, era stato rubato la notte del 2 dicembre dello scorso anno, contenuti all’interno di un autoarticolato parcheggiato in Via Malibeo, in zona Tor Sapienza. Il malvivente romano arrestato è un personaggio noto nel mondo della criminalità romana per essere un ricettatore che ha ereditato l’attività dal padre. L’area del deposito merci ed i veicoli sono stati sequestrati. Gli arrestati, invece, accusati di ricettazione, sono stati tradotti presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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