Per riabilitazione di tipo estensivo si intende l’ attività assistenziale complessa per pazienti che hanno superato la eventuale fase di acuzie e di immediata post-acuzie e che necessitano di interventi orientati a garantire un ulteriore recupero funzionale in un tempo definito e la riabilitazione di mantenimento come attività di assistenza rivolta a pazienti affetti da esiti stabilizzati di patologie psico-fisiche che necessitano di interventi orientati a mantenere l’eventuale residua capacità funzionale o contenere il deterioramento. Il numero di strutture erogatrici sopra indicate, che rappresentano la quasi totalità dell’attività di riabilitazione estensiva e di mantenimento erogata nella Regione Lazio, presenti nel DPCA 38/2010, sono all’incirca 79; il 66% di queste si concentra soprattutto nella città di Roma (ben 52). Dati che non sono mutati dal 2007 ad oggi; per evitare che nel Lazio ci siano utenti di serie A ed utenti di serie B – conclude Bardoscia - occorre omogeneizzare le varie Asl regionali distinguendo in maniera chiara e inequivocabile i percorsi, sulla base di una attenta valutazione degli specifici fabbisogni.
domenica 20 maggio 2012
ASSOTUTELA, BARDOSCIA: "OFFERTA ATTIVITA' RIABILITATIVA ESTENSIVA E MANTENIMENTO DISOMOGENEA" - La Redazione
Per riabilitazione di tipo estensivo si intende l’ attività assistenziale complessa per pazienti che hanno superato la eventuale fase di acuzie e di immediata post-acuzie e che necessitano di interventi orientati a garantire un ulteriore recupero funzionale in un tempo definito e la riabilitazione di mantenimento come attività di assistenza rivolta a pazienti affetti da esiti stabilizzati di patologie psico-fisiche che necessitano di interventi orientati a mantenere l’eventuale residua capacità funzionale o contenere il deterioramento. Il numero di strutture erogatrici sopra indicate, che rappresentano la quasi totalità dell’attività di riabilitazione estensiva e di mantenimento erogata nella Regione Lazio, presenti nel DPCA 38/2010, sono all’incirca 79; il 66% di queste si concentra soprattutto nella città di Roma (ben 52). Dati che non sono mutati dal 2007 ad oggi; per evitare che nel Lazio ci siano utenti di serie A ed utenti di serie B – conclude Bardoscia - occorre omogeneizzare le varie Asl regionali distinguendo in maniera chiara e inequivocabile i percorsi, sulla base di una attenta valutazione degli specifici fabbisogni.
Etichette:
Asl,
Asp Lazio,
Assotutela,
Lazio,
patologie,
pazienti,
Pietro Bardoscia,
Regione Lazio,
Roma Capitale,
salute,
sanità,
Territorio
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento