Assotutela
in prima linea contro i tagli ai disabili gravi e gravissimi. Pietro
Bardoscia, Segretario Nazionale, la Coordinatrice Settore Disabilità
Assotutela Lauricella Sara, Stefania Paradiso da disabile e addetto
Ufficio Stampa e Giuseppe D'Alesio, Dirigente, in
rappresentanza di Assotutela hanno partecipato alla manifestazione
“Non siamo un mondo a parte, ma una parte del mondo” del 12 maggio scorso. Alle
ore 09 abbiamo preso parte al sit-in insieme alle altre Associazioni
per i diritti ai disabili e alle ore 10 tutti al corteo nazionale “Le
Olimpiadi Diritti dei Disabili”, fino al Colosseo.
I
tagli previsti per i disabili gravi e gravissimi sono inaccettabili
per un Paese come il nostro. Non
si può lasciare tutto il "peso" alle famiglie. Uno Stato,
sociale e di diritto, deve farsi carico dei bisogni dei suoi
cittadini. I disabili non devono essere visti come un peso, ma come
una risorsa al pari degli altri cittadini. Le famiglie vanno
supportate economicamente e con ogni mezzo affinchè non si sentano
abbandonati. Lo
sguardo d'amore delle mamme, dei papà, dei fratelli e delle sorelle
dei ragazzi disabili è immenso e insostituibile. Ma in quegli occhi,
oggi, c'era anche tanta rabbia per essere stati dimenticati, esclusi
e tartassati da tagli e tasse che rendono difficoltoso un cammino,
già di per sè non sempre facile. Il
1º gennaio 1948 entrò in vigore in Italia un testo che tutti
dovremmo tener presente e ricordare, ancor di più gli uomini che
prestano servizio allo Stato e, quindi, ai cittadini. Basterebbe
ricordare gli artt. 2 "La repubblica riconosce e garantisce i
diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle
formazioni sociali ove svolge la sua personalità, e richiede
l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica.",
3 "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali
davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua,
di religione, di opinioni politiche,di condizioni personali e
sociali. È compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale, che limitando di fatto la libertà e la
uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese." e
32 "La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure
gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un
determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal
rispetto della persona umana." Dopo
64 anni, nonostante il progresso, le scoperte, i cambiamenti
culturali ci ritroviamo a manifestare per difendere diritti
inviolabili. La
disabilità non è un mondo a parte. Forse richiede servizi e leggi
differenti, ma il disabile è innanzitutto un cittadino e, in quanto
tale, ha diritti e doveri al pari di chiunque altro. Se
il mio dovere è essere civile, pagare le tasse, non delinquere e
comportarmi in maniera conforme alla legge e alla società, perchè
lo Stato dimentica quali sono i suoi doveri e compiti nei confronti
di tali persone e famiglie?
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