Domenica
20 maggio tutte le donne operate al seno, o almeno una buonissima
parte di esse, parteciperà alla “Race for the Cure”, la
manifestazione sportiva che si terrà a Roma con lo scopo di
sensibilizzare e combattere, attraverso la raccolta fondi, il cancro
al seno. Una patologia tumorale che colpisce sempre più donne del
mondo e che per fortuna ha sempre più possibilità di guarigione.
L’Andos di Velletri (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno)
parteciperà con le sue iscritte, perché è importante il sostegno
in massa per una causa così importante.
La presidente dell’Andos
veliterno, Ombretta Colonnelli ha voluto cogliere l’occasione per
spiegare l’importanza della ricerca e della cura e i motivi per i
quali tantissime donne partecipano in massa a questa manifestazione
che ha carattere mondiale.
Ci
spieghi cos’è l’Andos
“L’Andos
è una associazione di volontariato rivolta esclusivamente alle
donne operate al seno. L’intuizione avuta dalla fondatrice Luisa
Nemez nel lontano 1976, ha reso noto che la patologia mammaria non è
soltanto una patologia tumorale, ma anche una profonda ferita che
verte a minare la femminilità. Infatti le donne colpite, oltre a
dover affrontare il terremoto emotivo prodotto dalla scoperta del
cancro, dovranno anche fare i conti con un intervento chirurgico che
andrà a modificare in maniera più o meno invasiva, una parte del
corpo che per noi rappresenta tre grandi aspetti della vita: la
femminilità, la maternità e la sessualità. Da qui la necessità di
dare un supporto maggiore con un approccio specifico”.
Perché
ha deciso di aprire un punto Andos a Velletri?
“Durante
la mia esperienza di malata oncologica ho vissuto personalmente il
bisogno di confrontarmi con chi aveva avuto il mio stesso problema;
avvertivo la necessità di paragonare le mie paure come i miei
pensieri, con persone che potessero capirmi appieno e darmi risposte
concrete. Successivamente tante persone cercavano me per gli stessi
bisogni che avevo avuto io, tutto ciò mi ha spinto a far nascere
anche a Velletri un comitato ANDOS con il supporto di due amiche
anche loro operate. Il nostro obiettivo primario è quello di
sensibilizzare le giovani alla prevenzione, sollecitarle al controllo
ecografico regolare, alla visita senologica e non ultimo a non
prendere come scadenza fissa i 45 anni per la prima mammografia, io
stessa ho scoperto di avere un tumore a 35 anni, se avessi aspettato
i 45 per la mammografia, oggi non sarei qui a parlare con te, oppure
Serena, la nostra associata più giovane, appena 31 anni!”.
Che
tipo di sostegno fornisce questa associazione alle donne operate al
seno?
“Ci
avvaliamo di un comitato scientifico composto dall’oncologa Michela
Corona, dalla psiconcologa Rossana Mazzilli e dal chirurgo plastico
Michele De Nuntiis, primario di chirurgia plastica alla Clinica
“Addominale all’Eur” di Roma, i quali sono a disposizione delle
nostre associate in forma totalmente gratuita”.
Può
parlarci dell’incidenza dei tumori al seno e della possibilità di
guarigione?
“In
Italia sono 37.000 le donne affette da tumore al seno,
tendenzialmente in crescita; una donna su dieci si ammala di cancro
al seno ed è la prima causa di mortalità per tumore nel sesso
femminile, con un tasso di mortalità del 17% di tutti i decessi per
causa oncologica (fonte A.I.R.C.). Ma il dato più importante è
quello che indica un tasso di guarigione pari al 98%, se la patologia
viene diagnosticata precocemente. Ecco perché il nostro scopo
primario è quello di sensibilizzare alla prevenzione.
Un’identificazione precoce consente interventi conservativi,
terapie meno invasive e in ultimo ma di fondamentale importanza la
guarigione”.
Perché
è importante sostenere l’Andos?
“Sostenere
l’ANDOS è importante perché crediamo che insieme si può
combattere e sconfiggere il tumore del seno. Il sapere è
fondamentale per affrontarlo e per questo ci stiamo attivando in
progetti di informazione rivolti a tutti, uomini donne e ragazzi”.
Lo
scopo della Race for the Cure e quando si svolgerà.
La
Race for the Cure è un evento simbolo della lotta contro il tumore
al seno, è una corsa che esprime solidarietà alle donne che si
confrontano con la malattia, le quali con atteggiamento positivo si
rendono intenzionalmente visibili, indossando maglia e cappello rosa.
E’ aperta a tutti e merita veramente di essere vissuta! Si divide
in due percorsi, la competitiva di 5 km e la passeggiata di 2 km,
suggestivamente immerse nella meravigliosa cornice del Circo Massimo,
all’insegna della solidarietà magicamente coniugata allo sport. Se
vuoi far squadra con ANDOS VELLETRI vieni a trovarci entro il 16
maggio.
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