Emergenza maltempo a parte, ci troviamo nel bel mezzo di un'altro fenomeno atmosferico che ad Albano si sussegue oramai con cadenza periodica: la verifica di maggioranza. Colloqui, trattative, posizionamenti e riposizionamenti all'interno del quadro politico ci saranno? La maggioranza di centrosinistra reggerà anche questa volta? Non lo sappiamo, il ragionamento che vi sottoponiamo prescinde dal pallottoliere e ha l'ambizione di guardare oltre il nostro naso, per disegnare un orizzonte di respiro più ampio del contingente.
Non ce ne vogliano i piani alti di Palazzo Savelli che, ne siamo certi, con abnegazione, onestà e trasparenza stanno facendo quanto di meglio sia nelle loro possibilità per governare bene la nostra città, ma al punto dove siamo arrivati non ci possiamo esimere dal trarre alcune conclusioni. L'esperimento di un centrosinistra di governo allargato a vaste aree moderate è politicamente fallito. Si potranno fare sforzi di qualunque tipo per attivare la respirazione artificiale ma i rapporti politici e con la città sono logorati insanabilmente. L'unica motivazione per cui il castello ancora tiene è la sostanziale assenza di una alternativa, dato che le attuali opposizioni appaiono divise ed incapaci di essere davvero protagoniste del ricambio, assistendo quasi incredule agli spasmi della maggioranza, settori della quale, recitano tutte le parti in commedia, quelle di governo e quelle di opposizione. Questa sostanziale paralisi, che alla lunga farà del male ad Albano ed ai suoi cittadini, perché produrrà un assoluto immobilismo sulle scelte strategiche per una rinnovata e condivisa programmazione territoriale, non è più accettabile e va affrontata con scelte coraggiose e risolutive. Serve una nuova aggregazione che ridisegni l'attuale quadro politico, per arrivare alla formazione di una vasta area moderata e riformatrice che si assuma la responsabilità di tracciare le linee guida per un progetto di sviluppo sostenibile a medio termine, candidandosi in prima persona alla guida della città. Non la solita ammucchiata contro qualcuno ma una credibile alternativa, non soltanto all'attuale maggioranza ma all'attuale sistema. Nulla di provvisorio, nulla di emergenziale ma altresì qualcosa di stabile, solido e duraturo, che segua, e per certi aspetti anticipi, i mutamenti della politica nazionale, scevra dai leaderismi e dai personalismi, tendente alla nascita di un bipolarismo costituzionale in cui le parti si confrontino per l'alternanza riconoscendosi reciproca legittimità, abbandonando le risse basate sulla tutela di interessi particolari. Il compito primario che questo processo dovrà innescare sarà la preparazione di una nuova classe dirigente, la quale, necessariamente, per questione di tempo, non potrà sostituire in toto l'attuale personale politico sin dalla prossima consiliatura, ma con gradualità dovrà prepararsi a guidare il cambiamento. Ma chi dovrebbero essere i protagonisti di tutto ciò? Sia le parti più consapevoli dell'attuale maggioranza che settori dell'opposizione, in particolare le forze più giovani che hanno dato prova di capacità di governo e di spiccata autonomia e senso critico in ogni stagione e con ogni maggioranza, unitamente ovviamente alle forze politiche che fanno riferimento al nuovo polo a livello nazionale insieme ad alcune realtà civiche. Più in generale tutti coloro che fanno della moderazione e della collegialità un metodo politico, non per strutturare banalmente un centro politico indistinto, ma per determinare ed essere una nuova centralità, non neutra, ma radicata nei valori profondi della tradizione politico culturale, locale e nazionale. L'epoca dell'uomo solo al comando è finita. Chi saprà agevolare la costruzione di un simile processo farà un servizio alla comunità di Albano, chi invece si attarderà nella conservazione di piccole rendite di posizione partitica o personale, si assumerà la responsabilità di consegnare le Istituzioni all'antipolitica, che volente o nolente, di verifica in verifica, avanza nei consensi nel vuoto della politica, e da esse sarà spazzato via.
per fortuna che cè Titti che traccia la linea guida della politica di Albano e vi spiega che vi dovete fa da parte vecchi bacucchi peccato pero che ad Albano esiste una maggioranza solida caro camerata Titti fatta da molti giovani il tuo futuro nuovo sara con Sannabale Rovere Libera ececc
RispondiEliminaSostenere che Titti stia con Libera potrebbe suonare come una barzelletta e sul fatto che questa maggioranza sia solida , umh, non saprei, a quanto siamo con i rimpasti? è il quarto?
RispondiEliminaBravo Andrea, lucido e attento come sempre. Se ce ne fossero di piú con la stessa capacità d'analisi probabilmente la dialettica ne gioverebbe, innalzandosi ad un livello un tantino "superiore". Al di là delle contrapposizioni politiche, perfettamente legittime, ne gioverebbe innanzitutto la città e la sua classe dirigente...presente e/o futura che sia
RispondiEliminaBuon lavoro e buona giornata,
Luca
MA chi sponsorizza Scillipoti e Cannibal ? Forse un suo parente? Certo da 15 anni a questa parte sono la vergogna della politica Albanense . Purchè governino passano da un partito all'altro o appoggiano una volta a destra un altra a sinistra, purchè ottengano vantaggi ! E che vantaggi.. ma la gente coina ancora li vota!!!!!! Fuori i pescecani della politica e dentro i giovani che sono puliti. Ma possibile che Albano ha un popolo di imbecilli che votano certi poizzi senza fondo??
RispondiEliminaCaro Titti, il tuo Eco ad Adriano venditti è chiaro anche perché sei riuscito solo tu ,a capire il suo intervento senza senso e direi disperato e in cerca di aiuto in consiglio. Auguri a te e lui. Sarete il "nuovo" terzo polo.
RispondiEliminaMA NON HAI CAPITO vENDITTI SPARA CAZZATE POI VA ALL'INCASSO! UN ALTRO FENOMENO DELLA POLITICA ALBANENSE!!!! QUESTI SONO ALLA FINE DI UN PERCORSO E SANNO BENE CHE NON SARANNO PIU' RIELETTI , QUINDI CERCANO DI SFRUTTARE A PROPRIO CONTO ILò PIU' POSSIBILE IL POCO TEMPO RIMASTO INTANTO LA FIGLIA L'HA SISTEMATA ED MAGARI QUALCUN ALTRO COMPONENTE ELLA FAMIGLIA ASPETTA.-... MA VA A LAVORA' VENDITTI ...CHE SAREBBE ORA!!
RispondiEliminaL'ultimo intervento sembra di marco giannone che continua imperterrito a offendere e gettare fango sulle persone solo per difendere il suo posto di lavoro. si nasconde fra profili falsi e interventi anonimi senza comprendere che l'accento forte che lo caratterizza e la continua difesa che fa di questa maggioranza lo rendono ridicolo e inutile. spera di distogliere, offendendo, l'attenzione dalla verifica politica a cui lui e il suo padrone sono chiamati a rispondere. Se venditti e sannibale sono così come lui li dipinge oggi, perchè ieri quando a lUI/loro (UOMINI CHE OGGI STANNO AL PALAZZO SAVELLI) conveniva hanno fatto la coalizione insieme? il concetto è sempre lo stesso: le stesse persone sono oneste quando sono alleati e disonesti quando sono avversari, o meglio, nemici dei propri interessi.LA CRISI IN SENO ALLA MAGGIORANZA E' POLITICA. DOVETE RISPONDERE ALLA POLITICA, E' INUTILE CHE OFFENDETE GLI ALTRI: GLI INCAPACI SIETE VOI!!! E poi, suona strano che se sanno bene che non saranno rieletti, perchè dovrebbero aprire una crisi??? Volendo oggi potrebbero chiedere tutto quello che vogliono! E voi glielo dareste!!!
RispondiEliminaPuò sembrare strano, ma l'unico politico di Albano resta il buon Adriano Venditti. L'unico che ha una visione che va al di la della poltrona di oggi. L'unico che si scrive interventi lunghi e articolati. Uno dei pochi che rispetta il ruolo del Consiglio comunale vestendosi con decoro e non come chi ( Sindaco in testa ) va ad una scampagnata sociale in jeans e maglioncino alla Marchionne. Può non piacerci, ma Adriano è rimasto il simbolo di una politica antica, ma presente. E proprio per questo, tutta la politica di Albano, alla fine, ruota intorno a lui. E le facce di Marini, di Borelli, di Colini e compagni lo hanno dimostrato mentre apriva, di fatto, una crisi nella maggioranza che porterà, mi auguro, ad una ridefinizione degli equilibri di giunta.
RispondiEliminaSe Marini è il futuro, Venditti, ahinoi, è ancora quanto di meglio la classe politica di Albano sa esprimere.
E questo grazie a chi si è ripreso, oltre al futuro, anche una classe dirigente che Albano sperava di aver perso per sempre.