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venerdì 10 febbraio 2012

ALBANO: LE ISTITUZIONI LOCALI LAVORINO PER UNA MEMORIA CONDIVISA E VERITIERA - di Andrea Titti

La Giornata del "Ricordo" che in questi giorni stiamo onorando, non deve essere esclusivamente un giusto omaggio alle vittime di un'epoca fatta di stragi, di odio ideologico ed etnico, ma un momento in cui inverare il significato profondo dell'Italianità. Gli accadimenti del confine orientale, nel periodo finale del secondo conflitto mondiale e negli anni del primo dopoguerra, ci dovrebbero insegnare che nessuna ideologia potrà mai sopire il bisogno dell'uomo di sentirsi parte di una comunità nazionale. Se la Patria è la terra dei padri, come non capire che il richiamo della Terra ove si è nati, ove le proprie memorie personali e familiari trovano albergo, non smetterà mai di parlarci.

Quegli uomini, quelle donne, quei giovani, che per non rinunciare ad essere loro stessi hanno sacrificato tutto, financo la propria vita, ci narrano di una storia fatta d'amore e non di odio, di solidarietà invece che di egoismi, di pace anzichè di guerra. Nessun "paradiso Comunista" potrà mai annullare questi valori, radicati nell'anima profonda della nostra Italia. Le piazze, i campanili e le arene, da ogni pietra del più sperduto borgo dove i nostri avi hanno messo radici, irradiano un messaggio assai più potente di qualsiasi regime e qualsiasi dittatore. La storia delle terre Giuliane è l'esempio di come il concetto di libertà cammini pari passo con quello di Nazione, indissolubilmente. Nazione e Cittadinanza, affondano i loro significati nella cultura ancor prima che nei semplici confini geografici o politici. Oggi nell'epoca dell'Europa unita essi possono dispiegare la loro formidabile forza d'atttrazione di massa, che travalica ogni potere economico e finanziario. L'unità dei popoli basata sulla Cultura e sulla Tradizione non sarà mai spezzata da nessuno. La comunità che in solitario ha custodito questo valore per i decenni scorsi ora ha il compito di diffonderne i significati, il valore, affinchè sia tramandato alle generazioni future, mediante un opera indefessa di comunicazione e studio, spiegando come dalle radici più lontane si possa costruire un senso di appartenenza e cittadinanza comune e condiviso, tra tutti coloro che si sentono e sono Italiani. Alle Istituzioni il compito di favorire questo processo, per questo motivo, auspichiamo e chiediamo, con forza, alle amministrazioni locali, quindi anche a quella della nostra Albano Laziale, di operare in tal senso, organizzando appuntamenti, magari nelle scuole e nei licei, di approfondimento sul tema dell'Esodo e delle Foibe, senza spirito di parte ma con l'indispensabile bussola della verità storica.

1 commento:

  1. Ma gli ex an di albano, ammesso ci siano superstiti che stanno a fa? che hanno organizzato per questa commemorazione?

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