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martedì 15 maggio 2012

VITERBO: IL CORPO FORESTALE SEQUESTRA CANILE - La Redazione

Decine di cuccioli appena nati e soppressi all’interno di un canile. È quanto è stato scoperto dal Corpo forestale dello Stato in un canile nel viterbese gestito da privati. Il blitz è scattato in seguito a una segnalazione giunta al Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) di Viterbo. Gli agenti hanno riscontrato che una parte dei circa 300 cani ospitati nella struttura non erano stati sottoposti a un piano di sterilizzazione, come le normative di settore prevedono.
Inoltre, i cuccioli alla nascita venivano strappati alle madri e brutalmente soppressi per affogamento, poi chiusi in sacchi e gettati nei cassonetti dell’immondizia. Il proprietario del canile è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo, la quale ha disposto il sequestro dell’intera struttura da parte della Forestale. L’operazione è in corso proprio in queste ore. I responsabili dovranno rispondere dei delitti di maltrattamento e di uccisione gratuita di animali e rischiano fino ad un anno e mezzo di reclusione. A condurre l’operazione sono i Forestali del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (NIRDA) di Roma e del NIPAF di Viterbo. Sono stati effettuati accertamenti anche da parte del personale medico veterinario intervenuto a supporto della Forestale per valutare lo stato di salute degli animali. Sono stati controllati un centinaio di esemplari risultati in discrete condizioni.



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