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sabato 28 gennaio 2012

CASTELLI ROMANI: ITALIA NOSTRA SUL PARCO DEI CASTELLI ROMANI - La Redazione



"ITALIA NOSTRA Castelli Romani rende noto di aver presentato al Consiglio di Stato, in data 13 gennaio  2012, ricorso "ad opponendum" in difesa del Piano d'Assetto del Parco dei Castelli Romani adottato il 23 maggio 2009, impugnato prima al TAR, ed ora al Consiglio di Stato, dai comuni di Grottaferrata e Marino - inizia così la nota diramata dal presidente dell'associazione Enrico Del Vescovo. Auspichiamo, quindi, che dopo la pronuncia del Consiglio di Stato, il piano di assetto possa essere approvato dal Consiglio Regionale e diventare, quindi, legge regionale, per rendere compiuto un iter ulta ventennale.






Riteniamo che la difesa del Piano d'Assetto sia di importanza fondamentale per restituire all'ente Parco quel ruolo insostituibile per la tutela del territorio dei Castelli Romani contro il processo irrefrenabile di consumo del territorio che si sta verificando ormai da troppi anni a questa parte con conseguenze irreversibili sul paesaggio, l'ecosistema e la qualità stessa di vita dei cittadini. Inoltre da alcune settimane è stato diffuso in internet l'appello "BASTA CEMENTO ai Castelli Romani" che ha ottenuto l'adesione di almeno 1250 cittadini da tutta Italia con autorevoli nomi tra i quali citiamo i seguenti 10 nomi della cultura italiana e del giornalismo: Sergio Zavoli, Salvatore Settis, Carlo Ripa di Meana, Vittorio Emiliani ( Comitato per la bellezza), Giovanna Marini (artista canti popolari), Oliviero Toscani ( fotografo ), Paolo Mondani ( giornalista della trasmissione RAI Report ); Paolo Berdini ( urbanista ); Alberto White( urbanista ); Angelo Baracca ( fisico, Università di Firenze ). Si osservi che l'appello contiene anche alcuni importanti impegni che si richiedono alle amministrazioni comunali. Infatti è proprio dai seguenti impegni che, a nostro modesto parere, si potrebbe riconoscere una concreta politica a difesa del territorio - continua Del Vescovo. Si trasmette di seguito il testo dell'appello: appello rivolto da ITALIA NOSTRA Castelli Romani alle amministrazioni comunali dei Castelli Romani, alla Regione, all'Ente Parco dei Castelli Romani, alla Provincia di Roma, alla XI Comunità Montana. "L’area dei Castelli Romani è da tempo gravemente minacciata da un’espansione preoccupante dell’edilizia diventata ormai irrefrenabile. La fisionomia dell’area sta subendo una radicale trasformazione con la conseguente perdita irreversibile dell’identità originaria. Il territorio vive una situazione di emergenza idrica, prova ne sia, in particolare, l’abbassamento del livello dei laghi, il progressivo depauperamento ed inquinamento delle falde idriche, conseguenza di uno sfruttamento indiscriminato del territorio, del crescente carico antropico e delle numerose perforazioni e prelievi abusivi. Durante gli ultimi anni si è assistito anche al ricorso fin troppo frequente a strumenti urbanistici in deroga agli stessi piani regolatori comunali: patti territoriali e piani di utilizzazione aziendale, ad esempio, hanno aggravato una situazione già da tempo insostenibile.Verosimilmente si può ritenere come, in realtà, per alcuni comuni, considerando l’intera cubatura di edilizia esistente, comprensiva cioè anche di quella abusiva e degli alloggi inutilizzati o fatiscenti, sia stata raggiunta ormai da tempo la soglia massima del numero di abitanti prevista dallo stesso piano regolatore, tenuto conto del fatto che la dotazione standard per abitante è pari a 90 metri cubi. In particolare si osserva come in questi ultimi decenni, gli standard edilizi per i parcheggi ed il verde pubblico non siano stati quasi mai rispettati, assistendo ad una crescita abnorme delle cubature, decisamente superiore e sproporzionata rispetto alla crescita naturale della popolazione, favorendo in tal modo un carico antropico divenuto insostenibile. L’istituzione del Parco Regionale dei Castelli Romani ha avuto proprio lo scopo di difendere e preservare l’integrità ambientale e culturale dei Castelli Romani. La legge istitutiva regionale n. 2/1984 prevede nell’articolo 11 l’adozione del Piano d’Assetto quale elemento cruciale ed indispensabile per il corretto funzionamento del Parco stesso. Nonostante l’importanza di tale strumento e la gravità della situazione sopra descritta il Piano d’Assetto non è ancora diventato legge regionale. Premesso quanto sopra, ITALIA NOSTRA Castelli Romani rivolge un appello a tutte le amministrazioni comunali dei Castelli Romani affinché decidano di assumere come propri i seguenti cinque impegni fondamentali: svolgere tutte quelle azioni amministrative e politiche intese all’adozione definitiva del Piano d’Assetto, evitare a priori il ricorso a strumenti urbanistici in deroga ai piani regolatori, fare ricorso esclusivamente a varianti di salvaguardia che riducano effettivamente in modo drastico la crescita delle cubature nel territorio comunale, valorizzare i centri storici, tutelando gli immobili d’epoca passata e favorendo il restauro ed il riutilizzo di quelli eventualmente in disuso, garantire la trasparenza delle informazioni circa la qualità dell’acqua in distribuzione sul territorio rendendo pubblici sul sito informatico i dati relativi alla qualità dell’acqua distribuita e quelli relativi al bilancio idrico comunale.  - conclude il presidente di Italia Nostra"

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