Sezioni

domenica 15 gennaio 2012

TENNIS: AUSTRALIAN OPEN 2012 LO SLAM DELL'ALTRO MONDO – di Nicola Gallo

Si riparte, anno 2012 al via come il primo Slam dell'anno tennistico: Australian Open al via tra poche ore, quello che una volta era il Major di serie B, il torneo snobbato dai big vista la lontananza dall'Europa e dagli Stati Uniti. Disputatosi sull'erba di Kooyong fino al 1985, quando ci si è trasferiti nel moderno e splendido impianto di Flinders Park a Melbourne, nel corso degli anni ha acquisito credibilità e prestigio.
Campioni di oggi di ieri hanno scritto il proprio nome sull'albo d'oro, non sono mancate negli anni, soprattutto gli ultimi, le sorprese come non citare la vittoria di Thomas Johanson dieci anni fa o le finali a sorpresa di Tsonga, Baghdatis e Schuttler e Clement, limitandoci solo al torneo maschile. Al femminile meno sorprese anche se con il torneo australiano si sono rivelate campionesse come Amelie Mauresmo o sono tornate grandi fuoriclasse come Monica Seles nel 1996 o Jennifer Capriati che inizio con il doppio trionfo 2001 e 2002 la sua “seconda” carriera dopo il boom da teenager. L'edizione 2012 è nel segno del cambiamento negli ultimi 12 mesi sono cambiate le gerarchie tennistiche sia al maschile, sia al femminile: Nole Djokovic è il nuovo punto di riferimento del tennis mondiale, dopo i 3 Slam del 2011 e le ripetute vittorie su Federer e Nadal è il naturale favorito a Melbourne al di là di un inverno in cui è arrivato con il fiato corto dopo le 70 vittorie dello scorso anno. Roger Federer ha vinto il Master chiudendo alla grande la stagione dopo le vittorie di Basilea e Bercy, ma il mal di schiena l'ha bloccato a Doha pochi giorni fa, problemi fisici anche per Rafa Nadal che ha salvato la stagione scorsa con l'ennesima vittoria parigina, ma che sembra soffrire sempre di più le superfici veloci visto che gli annosi problemi alle ginocchia che cominciano a rendere il conto di un attività agonistica serrata e senza le dovute soste soprattutto nel periodo primaveril-estivo sull'amata terra rossa. Murray è un'incognita, l'ex campione ceco Ivan Lendl lo seguirà da allenatore da questo torneo, da vedere se ci sarà il salto di qualità mentale che è sempre mancato allo scozzese, finalista nelle ultime due edizioni del torneo. Curiosità per le mine vaganti soprattutto per quel Tomic che in Australia attendono con ansia alle fasi finali del torneo e per il canadese Raonic, giovane in grande ascesa testa di serie n.23. Tra le donne è finito sostanzialmente il dominio almeno a livello mentale delle Williams, coloro che hanno cambiato lo sport della racchetta portandolo in una dimensione agonistica, ma vista prima. Caroline Wozniacki è la numero uno al mondo, ma vista la sua idrosincrasia agli Slam non può essere considerata la favorita, in un grande momento di forma Petra Kvitova, la vincitrice di Wimbledon e Masters, che ha fallito il sorpasso alla danese per la vetta del ranking. Da seguire Sam Stosur, la vincitrice dell'Us Open, curiosità per Vika Azarenka, vincitrice a Sidney e sovente in gran forma a Melbourne sconfitta talvolta in Australia più dal gran caldo che dalle avversarie, pure dalla migliore Serena Williams. Dalle qualificazioni la bella sorpresa dell'ingresso in tabellone principale di Matteo Viola, che entrerà sicuramente nei primi 150 giocatori del mondo dopo una giovane carriera costruita sul circuito challenger, tra le donne l'ingresso della giovane Laura Robson, fuori all'ultimo turno quella Michele Larcher De Brito che è sempre più un oggetto misterioso del tennis femminile mondiale.

Nessun commento:

Posta un commento