Alessandro Pittin è un talento purissimo, un fuoriclasse che ogni sport vede nascere ogni 20 anni se non di più. L'Italia è una nazione privilegiata ad avere un campione così in uno sport di nicchia come quello della Combinata Nordica ed in generale negli sport invernali in cui il rapporto investimenti-talenti-risultati ha un saldo attivo rispetto a quello neli sport delle olimpiadi estive.
La storia Alessandro l'ha fatta a Chaux Neuve con tre vittorie tutte diverse tra loro, a quasi una settimana dagli eventi dello scorso fine settimana (un weekend impreziosito dalla bellissima vittoria di Daniela Merighetti nella discesa libera di Cortina e da altre buone e ottime prestazioni un po' ovunque, tra cui uno snowboard ritornato ai livelli di qualche anno fa, soprattutto nello slalom parallelo dominato da Fischnaller e da March primi e secondi sabato a Bad Gastein...) è tempo di fare un bilancio. Un tris quello dell'atleta friulano che non ha eguali nella sua specialità ed in generale negli sport invernali, vincere tre gare consecutive, in tre giorni diversi, una dopo l'altra è un impresa straordinaria dal punto di vista fisico e tecnico. Vincere una volta attaccando nel finale, poi in una volata rimontando 1:24 di svantaggio e poi per dispersione dopo una sessione di salto finalmente all'altezza (quarto dopo il 13° posto di venerdì e il 22° di sabato) impreziosisce il valore di un filotto che resterà nella storia. Alessandro Pittin inoltre con la prova deludente del rivale Lamy Chappuis, domenica venticinquesimo, è rientrato perfettamente in corsa per la Coppa del Mondo generale, quasi 100 punti di distacco, più che dimezzato lo svantaggio nella tre giorni francese. Peccato per la caduta dell'altro ieri in allenamento, ma pare che le escoriazioni non gli impediranno di rientrare in gara a febbraio con il ritorno della Cdm in Val di Fiemme.
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