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sabato 19 maggio 2012

MARINO: NIENTE FINALE PLAY OFF PER IL CITTA' DI MARINO CALCIO - La Redazione


CITTA’ DI MARINO 1
POMIGLIANO 2 (d.t.s.)

Città di Marino (4-3-3): Manfredonia, Seck, Gentili, Sireno, Troise, Paolacci, Amendola (30’ st Corsini), De Cristofaro (12’ pts Simeoli), Quadrini (21’ st Pippi), Fanasca, Angelilli. A disp.: De Lucia, D’Ambrosio, Capolei, Copponi. All.: De Angelis-Rinaldi.
Pomigliano (4-4-2): D’Agostino, Loreto, Lenci, Gasparini (1’ pts Auricchio), Maraucci, Scognamiglio, Sibilli, Gargiulo (10’ st D’Imporzano), Sorrentino (1’ pts Muro), Del Sorbo, Ferraro. A disp.: Comentale, Cascella, Cardore, Alessandrì. All.: Verriola.


Arbitro: Mei di Pesaro (Barcaglioni di Jesi e Pizzagallo di Pesaro).

Marcatori: 15’ pt Angelilli (M), 48’ pt Sibilli (P), 11’ pts Auricchio (P).

Note: ammoniti: Paolacci, Corsini, Pippi (M), Scognamiglio, D’Imporzano (P). Calci d’angolo: 7-5 per il Città di Marino. Recupero: 2’+1’ pt; 4’ st. Recupero supplementari: 0’ pt; 2’ st.

Il Pomigliano si conferma bestia nera del Città di Marino. Dopo i due successi in campionato, la formazione campana ha la meglio sui castellani anche nella finalina play-off del girone G di serie D, superando in rimonta al “Domenico Fiore” i padroni di casa dopo i tempi supplementari. Nel Marino rientra Amendola dopo il turno di squalifica, per il resto De Angelis e Rinaldi cambiano poco rispetto all’undici che aveva superato domenica 4-1 il Budoni, confermando De Cristofaro e Sireno a centrocampo, Manfredonia tra i pali, Seck, Gentili, Troise e Paolacci in difesa, Fanasca, Quadrini e Angelilli in attacco. Classico 4-4-2 per i napoletani con la coppia d’attacco da 20 gol in campionato Del Sorbo-Sorrentino a cercare di scardinare la retroguardia biancoazzurra. Fasi iniziali di studio, poche le occasioni, poi il Marino trova lo spunto al 15’ che vale il vantaggio: Angelilli sfonda sulla sinistra, entra in area e lascia partire un diagonale sul secondo palo che D’Agostino vede entrare nella sua porta. Tutto sembra in discesa per il Marino ma il Pomigliano è avversario tosto e ben disposto in campo in grado di creare pericoli e soluzioni offensive di alto spessore. Sale in cattedra Sibilli, il napoletano prende in mano le redini del centrocampo e per i locali affiorano le prime difficoltà. Alla mezz’ora Del Sorbo sciupa di testa da favorevole posizione, ma l’occasione per chiudere la partita capita al Marino con Quadrini, che raccoglie un cross dalla destra di De Cristofaro calciando incredibilmente in curva a porta spalancata. Sarebbe stata una vera e propria mazzata per il Pomigliano, che continua a crederci alla ricerca del pareggio. Che arriva proprio allo scadere del recupero. Qui un giallo. L’arbitro Mei concede due minuti di recupero, al momento di fischiare la pausa comanda una punizione dal limite per gli ospiti. Si va addirittura oltre il 48’: Sibilli, uno specialista, calcia sul primo palo, la barriera marinese si apre, e per Manfredonia non c’è nulla da fare. Proteste dei giocatori di casa al rientro negli spogliatoi. Ripresa al piccolo trotto. All’11’ Fanasca offre un assist su punizione a Paolacci che non trova la porta; replica ospite con il neo entrato D’Imporzano, che impegna Manfredonia. Al 24’ ancora uno spunto interessante di Sibilli, che fa tutto da solo e prova un diagonale, troppo largo. La stanchezza comincia a farsi sentire. Nel Marino si fa male Amendola, costretto ad uscire, al suo posto il terzino Corsini, con Seck che sale sulla linea dei centrocampisti. Esce anche Quadrini, leggermente in ombra, in campo Pippi per dare più peso in attacco. Minuti finali concitati. Il Marino va vicino al 2-1 con il solito Angelilli che, invece di calciare con il destro, preferisce colpire di testa, consegnando debolmente il pallone tra le braccia di D’Agostino. Dall’altra parte è Del Sorbo che non trova la porta a due passi da Manfredonia. Si va ai tempi supplementari. Verriola decide per un doppio cambio, che si rivelerà decisivo. Il Pomigliano deve a tutti i costi segnare, il pareggio lo tirerebbe fuori dai play-off, per il Marino la possibilità di reggere per altri 30 minuti comincia a prendere forma nella testa dei giocatori. I napoletani sanno di dover rischiare, lo fanno, a costo di subire il gol, ma alla fine i loro sforzi vengono premiati. Un generoso Pippi le prova tutte, è bravo D’Agostino, gli fa eco Angelilli, ma la sua conclusione è troppo debole per impensierire il portiere campano. Ed ecco quello che non t’aspetti. Da un calcio d’angolo svetta più in alto di tutti la testa di un giocatore del Pomigliano, il pallone sbatte sull’incrocio dei pali e ricade a terra raccolto da Auricchio, che è il più lesto di tutti a depositarlo in fondo al sacco. Secondo tempo supplementare all’arma bianca per i giocatori del Marino, molto generosi, a volte anche imprecisi, ma comunque lodevoli dal punto di vista dell’impegno e della volontà. È un assedio per i 15 minuti finali alla porta di D’Agostino, che correrà non molti rischi a dire il vero, gli unici glieli procura Paolacci, un gladiatore fino alla fine, che diventa attaccante aggiunto, provando a buttarla dentro senza però riuscirci. A fine partita il rammarico è tanto, il pubblico applaude, i giocatori del Marino rispondono sotto la curva, ormai è finita, ma le emozioni, quelle, non smetteranno mai di riecheggiare nei cuori di chi le ha vissute. E questo grazie a un gruppo chiamato Città di Marino, dai mister, ai giocatori, al team manager, ai dirigenti, allo staff tecnico e a tutti quei magnifici tifosi che non hanno mai smesso un secondo di crederci. Grazie di tutto. 

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