ll Creato, testimonianza dell’amore di Dio, negli insegnamenti e nella vita di Giovanni Paolo II. L’associazione Greenaccord Onlus organizza un convegno per ripercorrere lo stretto rapporto che ha legato la vita di Karol Wojtyla e la Natura. Con interventi e proiezioni degli scatti più suggestivi. Il 2011 sarà ricordato nella storia della cristianità quale anno della beatificazione di Giovanni Paolo II. Una grande figura di Pontefice che ha segnato le vicende degli ultimi decenni anche per il suo singolare approccio alla realtà umana, non ultima la sofferenza. Uno degli aspetti che ha molto colpito la gente comune è senza dubbio il suo approccio alla natura che potremmo ritenere caratterizzante il suo modo di proporsi come persona e come pastore. Tale approccio è visibile e riscontrabile sia nei suoi scritti sia nella sua vita “privata”.
Come non ricordare le sue encicliche sociali, i suoi messaggi, i suoi discorsi e la sua scelta di nominare San Francesco d’Assisi patrono dei cultori dell’ecologia! Ma, a fianco dei contenuti, vanno registrate le sue vacanze in montagna, il suo amore per lo sci e le camminate, il suo isolarsi nella natura per riflettere e pregare. Si può quindi affermare che con le parole e con i fatti ha davvero insegnato e comunicato il suo grande amore per il creato esaltandone la funzione, per l’uomo, di luogo privilegiato per l’incontro con Dio e per ritemprare il corpo e lo spirito. Per ripercorrere tali insegnamenti, in collaborazione con la Provincia di Roma ed ospiti del Comune di Genzano, Greenaccord organizza il 13 Gennaio prossimo a Genzano di Roma un incontro dal titolo “L’amore per il Creato. A lezione da Wojtyla”. A ricordare il legame tutto speciale che ha sempre legato Giovanni Paolo II al Creato, interverranno, Flavio Gabbarini, Sindaco di Genzano; Andrea Masullo, docente di Sostenibilità all’università di Camerino e presidente del comitato scientifico di Greenaccord; il prefetto Enrico Marinelli, già responsabile della Sicurezza del Papa; Monsignor Emery Kabongo, arcivescovo emerito di Luebo; Arturo Mari, fotografo del Papa, che proietterà alcuni degli scatti più significativi del rapporto tra il Pontefice e le meraviglie del Creato.
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