«Il Pronto Soccorso resta a Frascati. Si è conclusa con il pronunciamento definitivo del TAR del Lazio, depositato il 4 gennaio 2012, la questione del servizio di emergenza, che la Presidente Polverini voleva trasferire a Marino, la cui centralità e importanza per il territorio tuscolano e per l’area a sud di Roma (VII, VIII e X Municipio) era e rimane fondamentale - dichiara il Sindaco Stefano Di Tommaso.
Dopo la sospensiva del Tar del 6 luglio scorso e la decisione del Consiglio di Stato, che il 30 settembre scorso ha respinto l’appello, arriva adesso la conferma definitiva della bontà della nostra battaglia in favore dell’Ospedale di Frascati e il riconoscimento della continua, coerente e sistematica azione, portata avanti dalla Giunta, dalla Maggioranza e dal Consiglio Comunale, a favore dell’importante presidio territoriale per la salute dei cittadini». «Desidero per questo ringraziare - prosegue il Primo Cittadino di Frascati - i Sindaci, i consiglieri regionali e provinciali, i gruppi consiliari, i partiti, i sindacati, gli operatori sanitari, le associazioni, i centri anziani, il mondo del volontariato e della cooperazione sociale, i movimenti delle donne, che da subito hanno capito l’importanza della posta in gioco e si sono attivati per mantenere servizi essenziali sul nostro territorio, e tutti i cittadini che ci sono sempre stati vicini. Un particolare ringraziamento va agli avvocati Caterina Albesano e Massimiliano Graziani dell’Avvocatura Comunale, che di concerto con l’avvocato Pasquale Di Rienzo hanno seguito con grande attenzione e professionalità tutto l’iter procedurale. Sono certo che la Presidente Polverini, dopo questo definitivo pronunciamento, farà le scelte giuste che tengano conto delle esigenze complessive di salute dell’area castellana». In via preliminare, nel commentare la richiesta di ricorso del Comune di Frascati, i giudici del TAR del Lazio hanno evidenziato che l’Amministrazione Comunale di Frascati nei confronti del Decreto 80 aveva “tutto l’interesse ad agire, poiché l’eventuale soppressione del Pronto soccorso, ovvero della struttura deputata ad affrontare le urgenze, avrebbe comportato un pregiudizio per la popolazione di riferimento”. Passando successivamente ad esaminare il ricorso nel merito, il Collegio, pur non sindacando le scelte del Commissario ad acta Polverini, “deve tuttavia prendere atto che i provvedimenti gravati non appaiono suffragati da idonea istruttoria e motivazione, come già esposto in sede cautelare. “Infatti – prosegue il Collegio – appare con evidenza che da un lato il Decreto 80 contraddice palesemente le scelte, operate con le precedenti determinazioni commissariali, che avevano determinato la necessità di adeguamento per il settore Emergenza dell’ospedale di Frascati e, dall’altro la nuova determinazione, relativa allo spostamento delle funzioni da un Ente ospedaliero all’altro, risulta viziata da illogicità, proprio con riferimento ai vincoli derivanti dal Piano di rientro e finanziari invocati dalla difesa regionale”. Infine il Collegio giudicante ha rilevato che “un mutamento così netto di orientamento da parte della Pubblica Amministrazione avrebbe richiesto una adeguata istruttoria che, sul punto, appare assolutamente carente, laddove omette di valutare le conseguenze derivanti sul piano finanziario e la antieconomicità del trasferimento di funzioni rispetto agli investimenti precedentemente operati. In conseguenza si rendeva necessaria un’adeguata motivazione al riguardo, anche con riferimento alla realtà dei territori interessati, pena la violazione dei principi di buona amministrazione, economicità ed efficienza che costituiscono i cardini dell’azione amministrativa costituzionalmente affermati dall’art. 97 Cost.”. Ne deriva - conclude il TAR - che il ricorso avanzato dall’Amministrazione comunale di Frascati “deve essere accolto”.
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