Vi è stata, nei giorni scorsi, una importante svolta nella vicenda della Nuova Linea Torino Lione, si è raggiunto infatti l’accordo bipartisan di istituire, nel cantiere di Chiomonte, un Presidio di Interesse Strategico Nazionale. Potranno così essere applicate, per tutelare la sicurezza del cantiere, norme più severe. E’ prevista la reclusione da tre mesi a un anno per chi entrerà abusivamente nel Presidio.
La Torino – Lione costituisce un tratto molto importante del corridoio Lisbona – Kiev, quest’opera è situata infatti nella parte centrale dell’infrastruttura, la mancata realizzazione di questo tratto arrecherebbe gravi danni a tutta l’Europa. L’Italia, inoltre, verrebbe isolata dai traffici europei e vi sarebbe sicuramente un declassamento del nostro paese a membro di secondaria importanza nella Comunità Europea. I corridoi non sono semplicemente dei tracciati ferroviari e stradali. L’Unione Europea definisce infatti queste infrastrutture “multimodali” perché, attraverso queste arterie, circoleranno, oltre a merci e persone, energia e sistemi di telecomunicazione. L’Unione si è posta come obiettivo, dopo la caduta del Muro di Berlino, lo sviluppo nell’Europa orientale delle reti di trasporto per sviluppare i traffici internazionali tra i paesi dell’est Europa e il resto del continente. Si dirameranno infatti, dall’asse principale del Corridoio 5 Lisbona – Kiev, in Europa orientale, tre rami secondari, il ramo A: Uzhhorod - Košice – Žilina - Bratislava, il ramo B: Maribor – Zagabria - Rijeka, e il ramo C: Budapest – Osijek – Sarajevo - Ploče. L’Italia è uno dei sei paesi fondatori della comunità a cui noi, suoi cittadini, dobbiamo essere immensamente grati perché, tra tanti difetti che può avere l’Unione Europea, ha assicurato ai paesi che ne fanno parte più di 50 anni di pace. Le ultime persone ad aver vissuto in periodo di guerra sono state i nostri nonni. Si dovrebbe ricordare più spesso, ai cittadini dell’Unione, questa importante conquista della Comunità Europea perché questi popoli d’Europa, poiché la guerra è un lontano ricordo, spesso se ne dimenticano. Gli europei dovrebbero sempre rammentare che appena al di fuori dei confini della Cee, all’inizio degli anni 90, nei Balcani, scoppiava un sanguinoso conflitto. Tutti, inoltre, conoscono le recentissime vicende che hanno interessato il Nord Africa e molte altre situazioni di conflitto, non solo guerre ma anche il mancato rispetto in molti paesi del mondo dei diritti fondamentali della persona, continuano a persistere. La pace in Europa è quindi una grande conquista della nostra Comunità. Le parole del Cancelliere della Repubblica Federale di Germania Angela Merkel infine – se cade l’euro cade l’Europa – e - nessuno prenda per garantiti altri 50 anni di pace in Europa - sono un monito, un accorato invito a non considerare la pace nel nostro continente come un diritto acquisito ma un valore su cui continuamente lavorare. I Corridoi Europei, oltre a essere infrastrutture che porteranno benessere e prosperità all’intera Europa, sono un ulteriore passo nel cammino dell’integrazione europea. Le persone che contestano la realizzazione della Torino – Lione vorrebbero far prevalere l’interesse di pochi valligiani all’interesse di 731 milioni di persone, gli abitanti del continente europeo. Coloro che desiderano il progresso dell’Italia e dell’intero continente apprendono sicuramente con gioia la volontà bipartisan di mettere in sicurezza il cantiere di Chiomonte.
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