“Apprendiamo la notizia secondo la quale la Corte di Cassazione, come affermato dal Sindaco di Roma, avrebbe sospeso la sentenza sul Piano nomadi, consentendo la riapertura del cantiere per portare a termine i lavori presso il Campo Nomadi La Barbuta. Come più volte dichiarato e ribadito di recente all'Amministrazione capitolina nel corso dell'incontro tenutosi a Tor de Cenci, - afferma il Sindaco di Ciampino, Simone Lupi – restiamo fermamente convinti dell'inadeguatezza di quel sito”. Diversi milioni di euro per la costruzione di un “pseudo villaggio attrezzato” per 650 rom, tanto è costato e ancora costerà al Comune di Roma il campo rom, che sorge sul territorio del X° Municipio, su una necropoli romana, all’interno del cono di volo dell’Aeroporto Pastine, e dunque al confine con Ciampino.
“Condividiamo la battaglia legale portata avanti dall'Associazione '21 Luglio' e dall''Asgi' contro il Comune di Roma, sostenendo l’illegittimità del campo per le condizioni ambientali inadeguate ad ospitare persone e per il profilo discriminatorio di un piano nomadi che, di fatto, si limita a trasferire un gruppo di persone in base alla provenienza etnica”. “Siccome la legge, fino a prova contraria, è uguale per tutti, mi sembra opportuno a questo punto rivolgere, a nome dell'Amministrazione comunale, un appello al Ministro Cancellieri affinchè siano rispettate le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che hanno dato ragione al Comune di Ciampino ai fini dell'ottenimento degli atti amministrativi relativi al Piano Nomadi. Mi chiedo come mai, a distanza di mesi, tali atti non siano stati ancora resi disponibili per conoscere le motivazioni per cui sono stati spesi milioni di euro per realizzare un campo che - conclude il Sindaco Lupi - marginalizza ancor di più un problema di viva attualità sociale”.
“Condividiamo la battaglia legale portata avanti dall'Associazione '21 Luglio' e dall''Asgi' contro il Comune di Roma, sostenendo l’illegittimità del campo per le condizioni ambientali inadeguate ad ospitare persone e per il profilo discriminatorio di un piano nomadi che, di fatto, si limita a trasferire un gruppo di persone in base alla provenienza etnica”. “Siccome la legge, fino a prova contraria, è uguale per tutti, mi sembra opportuno a questo punto rivolgere, a nome dell'Amministrazione comunale, un appello al Ministro Cancellieri affinchè siano rispettate le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato che hanno dato ragione al Comune di Ciampino ai fini dell'ottenimento degli atti amministrativi relativi al Piano Nomadi. Mi chiedo come mai, a distanza di mesi, tali atti non siano stati ancora resi disponibili per conoscere le motivazioni per cui sono stati spesi milioni di euro per realizzare un campo che - conclude il Sindaco Lupi - marginalizza ancor di più un problema di viva attualità sociale”.
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