Cecchina vive in questi ultimi anni della sua, relativamente breve storia, uno sviluppo urbanistico intenso.
Molti i nuovi residenti che vengono a vivere, da Roma in provincia, credendo di trovare rifugio dalla caotica sopravvivenza in una grande metropoli come quella capitolina. Il cecchinese è quasi sempre un immigrato, sia che provenga da una qualunque regione italiana, Marche, Umbria, Abruzzo ecc, sia che arrivi dall’estero, Polonia, Romania, Albania o regioni del Magreb in particolare. Come dare un’identità dunque ad un territorio con queste peculiarità? Crediamo che occorra partire dal suo nucleo storico, da un punto di vissuto comune capace di dare un senso comunitario.
Certamente “Villa Del Vescovo” racchiude in se queste caratteristiche. Un parco aperto al pubblico che sia luogo di svago e relax per giovani e meno giovani. Ma oggi è veramente così? Purtroppo no, il degrado e l’incuria sembrano dilagare e non di rado trovano ospitalità al suo interno attività poco onorevoli come lo spaccio di stupefacenti. Come mettere mano a questa piaga? Di chi le responsabilità? Sarebbe troppo facile e sbagliato fare dello sterile populismo accusando la politica. Ci sentiamo di dire che non pochi sforzi sono stati fatti per ridare ordine e pulizia a Villa Del Vescovo dalle amministrazioni pubbliche. Ma fino ad oggi il vandalismo è stato capace di distruggere ogni cosa. In attesa di un rinnovato senso civico di chi ancora disprezza e devasta tutto ciò che non sente come proprio pensiamo che senza una opportuna vigilanza diuturna il parco sia destinato ad un perenne degrado. L’iniziativa a nostro avviso è nelle mani dei cittadini.
In ossequio al principio di sussidiarietà siano i cittadini a farsi promotori di progetti, proposte iniziative per la riqualificazione del loro parco e soprattutto per il suo mantenimento, rendendolo uno spazio vitale per tutta la comunità.
Per nostra parte, Meta si fa luogo aperto dove discutere proposte innovative per ridare respiro all’unico e storico parco pubblico dei Cecchinesi.
Molti i nuovi residenti che vengono a vivere, da Roma in provincia, credendo di trovare rifugio dalla caotica sopravvivenza in una grande metropoli come quella capitolina. Il cecchinese è quasi sempre un immigrato, sia che provenga da una qualunque regione italiana, Marche, Umbria, Abruzzo ecc, sia che arrivi dall’estero, Polonia, Romania, Albania o regioni del Magreb in particolare. Come dare un’identità dunque ad un territorio con queste peculiarità? Crediamo che occorra partire dal suo nucleo storico, da un punto di vissuto comune capace di dare un senso comunitario.
Certamente “Villa Del Vescovo” racchiude in se queste caratteristiche. Un parco aperto al pubblico che sia luogo di svago e relax per giovani e meno giovani. Ma oggi è veramente così? Purtroppo no, il degrado e l’incuria sembrano dilagare e non di rado trovano ospitalità al suo interno attività poco onorevoli come lo spaccio di stupefacenti. Come mettere mano a questa piaga? Di chi le responsabilità? Sarebbe troppo facile e sbagliato fare dello sterile populismo accusando la politica. Ci sentiamo di dire che non pochi sforzi sono stati fatti per ridare ordine e pulizia a Villa Del Vescovo dalle amministrazioni pubbliche. Ma fino ad oggi il vandalismo è stato capace di distruggere ogni cosa. In attesa di un rinnovato senso civico di chi ancora disprezza e devasta tutto ciò che non sente come proprio pensiamo che senza una opportuna vigilanza diuturna il parco sia destinato ad un perenne degrado. L’iniziativa a nostro avviso è nelle mani dei cittadini.
In ossequio al principio di sussidiarietà siano i cittadini a farsi promotori di progetti, proposte iniziative per la riqualificazione del loro parco e soprattutto per il suo mantenimento, rendendolo uno spazio vitale per tutta la comunità.
Per nostra parte, Meta si fa luogo aperto dove discutere proposte innovative per ridare respiro all’unico e storico parco pubblico dei Cecchinesi.
Andrea Titti punta sulla riqualificazione di Villa Del Vescovo a Cecchina, per un miglioramento degli spazi di verde pubblico nella popolosa frazione di Albano Laziale.
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