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giovedì 9 giugno 2011

IL SORRISO E' IL NOSTRO MIGLIOR BIGLIETTO DA VISITA: ABBIAMONE CURA - di Antonella Manenti


Avere denti bianchi e sani rappresenta una necessità, più che estetica, igienica e salutare. Oggi il motivo estetico prevale, ma ben venga, se come  in questo caso sposa la salute. Spesso infatti non si è soddisfatti del colore dei propri denti e si cerca in qualunque modo di averli più bianchi e splendenti. Studi recenti rivelano che il 50% della popolazione mondiale non è soddisfatta del colore dei propri denti. Il colore della propria dentatura, è una caratteristica somatica su base genetica, molto spesso lontana dal tanto desiderato candore.
 

Al contrario di quanto si possa pensare non è lo smalto ma la dentina che lo determina.
Lo smalto infatti non possiede un colore proprio, è traslucido e dalla sua superficie traspare il colore della dentina sottostante. Col trascorrere degli anni però lo smalto può opacizzarsi o addirittura assumere sfumature cromatiche particolari in rapporto all'inglobamento di pigmenti derivanti da cibi, bevande, sostanze voluttuarie e perfino farmaci. La dentina tende ad ispessirsi per apposizione continua di sostanza prodotta dalla camera pulpare presente nel dente. Ciò fa sì che con l’invecchiamento i denti si scuriscano e perdano la loro originaria brillantezza.
 Gli attuali progressi dell’odontoiatria cosmetica consentono di riportare il colore dei denti al bianco e alla luminosità di un tempo: si può perfino arrivare ad ottenere un bianco un po’ “innaturale", totalmente privo di sfumature di colore. Si stima che finora nel mondo, siano stati effettuati più di trenta milioni di sbiancamenti professionali.



Ad eccezione dei dentifrici sbiancanti e delle gomme da masticare, sia gli sbiancamenti "fai da te", che quelli professionali, utilizzano lo stesso principio attivo, il perossido di idrogeno, ciò che varia è la concentrazione all'interno del prodotto e il metodo di applicazione; variabili che influiscono notevolmente sul risultato finale.
I metodi di sbiancamento "fai da te", sono procedure che si effettuano senza la supervisione del medico dentista, ma tramite utilizzo di prodotti da banco facilmente reperibili in farmacie e grandi magazzini della grande distribuzione.
Il contenuto di perossido di idrogeno all'interno di questi prodotti varia dallo 0'1 % all'8%, livelli imposti dalla FDA per la sicurezza. Detta  concentrazione è tale da permettere un risultato spesso poco visibile e limitato nel tempo. Sono indicati quindi nel trattamento di lievi discromie.
Con le tecniche professionali di sbiancamento dentale si utilizzano agenti sbiancanti, ad alta concentrazione di principio attivo,  tali da modificare sia il colore geneticamente determinato dei denti, sia le variazioni che lo smalto subisce nel tempo e con l'esposizione agli agenti modificanti col passare del tempo.
Le tecniche professionali inoltre, sono in grado di operare modifiche positive anche nei casi complessi quali  i denti devitalizzati in cui la colorazione dei denti è alterata dall'alterato trofismo.



I metodi di utilizzo dei sistemi di sbiancamento professionale prevedono il trattamento in studio medico o a domicilio  con applicazioni individuali  per permettere al gel di agire con la massima efficacia e con il minimo degli effetti collaterali.
I risultati raggiungono il massimo sbiancamento possibile, fino a 15 tonalità. Il tempo necessario per lo sbiancamento và dai 20 ai 60 minuti primi in seduta singola.
Per il trattamento di sbiancamento dei denti domiciliare il dentista, dopo un accurata visita preliminare volta ad escludere controindicazioni come carie e gengiviti, consegna al paziente speciali mascherine personalizzate in silicone morbido, riproducenti esattamente la forma delle arcate, salvaguardando le gengive,  al cui interno va inserita una quantità adeguata di gel ad alta percentuale di principio attivo.
Con l'utilizzo dei prodotti più nuovi ed efficaci, a base di perossido di carbammide ad alta concentrazione, si ottiene l'effetto sbiancante con un tempo di applicazione notevolmente ridotto. Non occorre più indossare le mascherine tutta la notte per più settimane ma è sufficiente in media  mezz’ora di applicazione al giorno per 5/6 giorni.
Per il trattamento di sbiancamento dei denti in studio si utilizza perossido d’idrogeno ad alta concentrazione autoattivato o fotoattivato.
 In questo caso, una volta protette le gengive, si applica la sostanza veicolata da un gel viscoso sui denti e li si espone alla luce di speciali lampade in grado di accelerare l’effetto di penetrazione del perossido e la rottura dei legami all’interno delle molecole del pigmento.



La tecnica più recente, denominata Beyond, è in grado di produrre l’effetto sbiancante dopo appena mezz’ora di applicazione.
 Si tratta del cosiddetto “Power Bleaching” tanto in voga negli Stati Uniti.
 Si può ripetere la procedura in studio una o due volte, oppure associare al trattamento alla poltrona il trattamento domiciliare. Le complicanze  e gli effetti collaterali delle metodiche sono praticamente nulli. 



Sia l’ipersensibilità che l’irritazione gengivale, potenziali effetti collaterali, se si seguono  scrupolosamente i protocolli indicati, e comunque, nel caso dovessero verificarsi, in genere sono minimi e reversibili.
Uno studio accurato ha rilevato la sicurezza dei trattamenti di sbiancamento dei denti effettuati con prodotti a base di perossidi per i tessuti duri dei denti, sia in condizioni d'uso corretto sia in casi di uso esagerato. Le misurazioni effettuate prima e dopo il trattamento sbiancante non hanno evidenziato effetti sulla durezza di superficie dello smalto, e neppure alterazioni della sua struttura prismatica superficiale e sottosuperficiale.



 Per chi avesse già effettuato un trattamento sbiancante consiglio di usare un dentifricio sbiancante almeno 2 volte al giorno, e di passare dopo ogni pasto il filo interdentale tra i denti. Naturalmente le modifiche allo stile di vita ritarderanno il riformarsi delle "macchie" (spots).
Consiglio infine di sottoporsi ad una seduta di igiene orale professionale almeno una volta l'anno, per rimuovere placca e tartaro.
A seguire, nel caso in cui ce ne fosse bisogno, si possono eseguire dei piccoli ritocchi dal vostro medico dentista senza dover necessariamente ripetere interamente il trattamento.


di Antonella Manenti.

1 commento:

  1. Antonella Manenti, da studiosa odontoiatra ci fornisce qualche utile consiglio pratico e sicuro per migliorare e mantenere splendente il nostro sorriso.

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