AL VIA IL TORNEO DI TENNIS PER ANTONOMASIA – CURIOSITA’ PER IL RITORNO DELLA WILLIAMS E LA SOLITA LOTTA NADAL – FEDERER CON DJOVOKIC SUBITO DIETRO E L’INCOGNITA MURRAY. GLI ITALIANI NELLA SETTIMANA PRE-CHAMPIONSHIP SI RISCOPRONO ERBIVORI, DUE VITTORIE SUI PRATI OLANDESI ED INGLESI, CHIAMATI A CONFERMARE I RISULTATI DELL’ULTIMA SETTIMANA !
“L’erba del giardino è sempre più verde” non so chi abbia veramente detto questa frase, ma per descrivere l’essenza di Wimbledon, The Championships (“I Campionati”, per chi non conosce il puntiglio degli inventori di questo sport) per i puristi britannici della tradizione, non c’è definizione migliore.
Che il rito lunedì 20 giugno 2011 alle 14:00 (per Il centrale e il campo numero 1), e alle ore 13:00 per i campi laterali, abbia inizio:
coppe di fragole e panna, abbigliamento il più possibile bianco per i giocatori, e “chip and charge” per chi ancora lo sa fare sui campi in erba dell’ “All England Club”!
Teatro olimpico, il prossimo anno, del tennis, quindi probabilmente sfasato come calendarizzazione nel 2012, (godiamoci Wimbledon vecchia maniera nel 2011), il torneo dello Slam più atteso dell’anno si ripropone con immutato fascino e qualche novità gradita da organizzatori ed appassionati:
tornano le sorelle Williams dopo quasi un anno d’assenza, infortuni e poca voglia di faticare nella stagione terricola da marzo ad inizio giugno ne hanno anche re-inviato i propositi di rientro nel circuito Wta, a ravvivare il parterre del torneo al femminile, che orfano di Justine Henin ritiratasi ormai definitivamente, non ha una vera favorita, sempre che le avversarie non lascino a Serena (inizio insidioso primo turno con la imprevedibile Rezai e poi con due teenager come la Halep o la Jovanovski) e Venus il tempo di carburare nel torneo, portare anche una sola di loro in carrozza alle fasi finali potrebbe essere mortifero:
troppa la differenza on grass tra loro e la concorrenza, anche di livello.
Le italiane si affacciano al torneo, reduci dal mezzo miracolo parigino della Schiavone (sfortunata a pescare proprio Jelena Dokic al primo turno, pessimo esordio davvero) e da una settimana da urlo ad Hertogenbosch (il vecchio torneo di Rosmalen, nome di torneo che gli appassionati anni ’80-’90 ricorderanno più facilmente), altro tempio della breve stagione “erbivora” annuale (4 settimane scarse tra Queens, Halle, Eastbourne, Hertogenbosch prima di Londra, dopo l’appendice di Newport al maschile all’ “hall of fame” tennistica mondiale tra due settimane), da protagoniste sia per Romina Oprandi capace di estromettere dal torneo l’ex numero 1 al mondo Kim Clijsters, e sconfitta dalla rediviva Jelena Dokic e da un infortunio al polso solo in semifinale (l’ennesimo di una carriera non fortunata dal punto di vista della salute fisica) e sia, soprattutto, per Roberta Vinci trionfatrice ieri, la prima azzurra vincitrice di torneo sull’erba nella storia.
Tra gli uomini Rafa Nadal vs Roger Federer come al solito, certo quest’anno il Nole Djokovic imbattuto sino alle semi parigina con Roger, è un pericolo severo e costante, su Murray il giudizio rimane sospeso, la pressione anno dopo anno diventa sempre più forte a Londra (che ha adottato lo scozzese pur non essendo un “inglese puro”), interesse parlando dei nostri, per un Fognini finalmente top 40 al mondo, dopo il bel Roland Garros disputato, ma anche capace sui campi in erba di ben disimpegnarsi.
Da non trascurare gli outsiders:
tra le donne, intriga il ritorno di Maria Sharapova, non si può che parlare di sorpresa vedere una Masha un’eventuale semifinale, dipenderà molto da una spalla che fa i capricci da 2 anni, è nella parte di tabellone della numero 1 Caroline Wozniacki, parte del tabellone popolata da due giocatrici interessanti e “da erba”:
quella Miriana Lucic capace anni fa di battere una Martina Hingis ai podromi della crisi che la portò al primo ritiro (dal 2010 definitivo) e Laura Robson, che la Gran Bretagna attende a grandi risultati e dopo l’ottima carriera junior è chiamata a dimostrare ai suoi fans di essere davvero “il messia” in gonnella che riporterà uno Slam nella “perfida Albione” dai tempi di Margareth Court. Da non trascurare nella parte del tabellone della Zvonareva (e di Venus), le presenze di Yanina Wickmayer e di Petra Kvitova, sconfitta ieri in finale ad Eastbourne, da Marion Bartoli, altro nome da tener d’occhio per Londra;
tra gli uomini le mine-vaganti non mancano quel Robin Soderling ormai fisso top 5-10 del ranking Atp, un Bogomolov jr sfigatello perché sorteggiato dalla parte di tabellone di Thomas Berdych, ma da studiare sull’erba, il Gasquet non atteso come altre volte dalla parte di Murray (prima per lo scozzese il vincente del derby fraticida ed imperdibile on grass tra Cilic e Ljubicic), Karlovic-Tisparevic del primo turno potrebbe essere spareggio per impegnare nel fine settimana della prima settimana di gioco, Andy Roddick.
Andrea Seppi dopo la vittoria di ieri pomeriggio ad Eastbourne, come Roberta nella storia come primo uomo a vincere una torneo sull’erba, a coronamento di una carriera onesta a cui mancava un titolo Atp, è atteso anche esso ad un torneo più che decoroso, certo il tabellone che ha di fronte non è dei più semplici, dopo Montanes, ampiamente alla sua portata sul “verde”, il vincente di Baghdatis vs Blake, poi Nole…
Una settimana, questa pre-Wimbledon impreziosita da una vittoria inattesa ed un'altra finale non disputata per pioggia:
torna a vincere un torneo di doppio Daniele Bracciali, ex azzurro di Davis, specialista di doppio, assieme al ceco Cermak nell’erba di Rosmalen, mentre Andreas Seppi è finalista anche nel torneo di doppio, in finale con bulgaro e talentuoso Dimitrov, contro una coppia importante come gli israeliani Ram/Erlich, infine Flavia Pennetta assieme alla slovaccha Dominika Cibulkova si arrendono solo in finale a Rosmalen contro Zakopalova-Srtykova
Qualificazione che ci hanno regalato un risultato importante, il primo tabellone Slam per Camila Giorgi, l’italo-argentina attesa da anni come prospetto di alto livello in prospettiva, deludente la non-qualificazione di Simone Bolelli, che avrebbe tutte le caratteristiche per ben figurare sull’erba, bravo, ma non fortunato Crugnola, che ha perso in ultimo turno di quali dal temibile Frank Dancevic, bene Cipolla che issatosi al terzo turno a Bournemouth, il complesso londinese in cui si fanno le qualifiche per Wimbledon, non ha perso l’occasione contro lo spagnolo Bautista-Agut di accesso al tabellone londinese.
Insomma tutto è pronto a 30 ore dall’inizio del torneo, appuntamento a domenica prossima per un primo consultivo, se non ci sarà tanta pioggia puntuale a bagnare almeno una volta il torneo dal 1993, sarà giorno di riposo, Wimbledon è tradizione e la domenica dedicata al signore dagli Anglicani, non si tocca, “Dio salvi la regina” dice l’inno britannico, aggiungerei anche All England Tennis, una delle poche certezze al mondo a cavallo tra giugno e luglio da oltre centanni.
di Nicola Gallo