Da pochi minuti si è conclusa la cerimonia voluta dal Comune di Frascati e dalla cittadinanza tutta, per i novantanni di Amadeo Amadei, detto "il fornaretto", per via del forno di famiglia che l'ha visto prima lavoratore da bambino, poi proprietario conclusa la carriera agonistica.
Il giocatore di calcio, autore di 174 gol in 423 partite nel campionato italiano di Serie A, protagonista di svariate stagioni da grande protagonista principalmente nella Roma, con cui ha conquistato il primo scudetto della storia della società capitolina nel 1942/1943.
Grande la folla accorsa a rendere omaggio al campione frascatano, l'evento ha visto la presenza di numerose personalità frascatane e non tra cui il Sindaco, Stefano Di Tommaso, il Presidente del Consiglio Comunale Paolo Ciuffa e il consigliere comunale, con delega allo Sport, Matteo Filipponi.
Tanti gli omaggi al mitico Amadei, primo grande sportivo espresso dalla città tuscolana, campione di tutti, al di là del tifo per la compagine giallorossa.
I ringraziamenti del festeggiato non sono mancati come l'augurio di replicare questa festa tra 10 anni per il centenario di Amedeo, cosi come successo con la festa di dieci anni fa per i suoi ottantanni.
La cornice della Sala degli Specchi di Palazzo Marconi ha fatto fatica a contenere i cittadini accorsi per l'evento, segno di un legame indissolubile con la cittadinanza che va oltre il ricordo dello sportivo, è stato bello vedere tanti coetanei di Amadei, ma anche tanti ragazzi o signori di mezza età, presenti all'evento ricordando i ricordi dei padri o dei nonni.
Il forno Amadei è un punto di riferimento importante in una città legata alla tradizione come Frascati, il successo anche professionale di Amadeo è la cartina di tornasole di come la serietà e caparbietà (recordman di precocità nel nostro campionato dove debuttò a 15 anni e 9 mesi) pagano sempre.
La storia del festeggiato lo dimostra, di come dopo il bombardamento dell'8 settembre 1943 da parte degli Alleati, Amadei ricostruì il suo forno distrutto dall'attacco aereo in un periodo buio anche della sua vita calcistica, un'iniqua squalifica a vita per una rissa in cui era stato coinvolto suo malgrado pesava sulla sua testa, venne poi riabilitato e scagionato da ogni accusa.
La Redazione di Meta si unisce ai festeggiamenti per i novantanni del campione frascatano. Un augurio di buon compleanno, per una personalità importante nella città tuscolana, un punto di riferimento importante per coetanei e più giovani.
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