La rivincita è servita, la vittoria di ieri di Mark Cavendish in volata è l'esempio più chiaro di tutto questo, l''uomo dell'Isola di Man è indiscutibilmente il miglior velocista del mondo, lo scacco subito martedì da Greipel era troppo fastidioso per non restituirlo subito.
I 167.5 km da Blaye-les Mines e Lavaur, si adattavano perfettamente ad un arrivo in volata, puntuale una fuga a 6 (Perez Moreno, Boom, Grivko, Delage, Valentin ed Engoulvet), in avanscoperta fino a poco più di 5 km al traguardo, l'olandese Boom, con il gruppo a poche decine di metri, ha provato a ribellarsi alla solita volata di gruppo, ma la sua sparata è stata contenuta e riassorbita prima dell'ultimo kilometro.
Troppo pronta l'Htc - High Road e lo stesso Cavendish a non ripetere l'errore di Carmaux quando Greipel l'aveva anticipato sul tempo in volata, il campione britannico parte deciso e al di là del tentativo disperato dello stesso tedesco, non c'è storia, terzo Farrar, Petacchi battezza la ruota sbagliata, quella di Boasson-Hagen e finisce lontano dai migliori.
In corso la dodicesima tappa la Cugnax - Luz-Ardiden di 211 km, finalmente le grandi montagne attesa per l'ascesa del Tourmalet, i big e soprattutto Cunego e Basso chiamati a risposte chiare, oggi non è tempo della tattica, conteranno le gambe.
Mentre si pedala verso il Tourmalet, Nicola Gallo ci racconta l'ennesima volata vincente di Mark Cavendish, al diciottesimo successo complessivo alla Grand Boucle.
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