Lo judo viene definito uno sport completo, uno sport nobile, uno sport fuori dal comune perché esso non si basa né solo sulla forza né solo sulla psiche, ma in esso sono questi due elementi, mente e corpo, che si unificano al fine di creare un qualcosa di esplosivo che porti il judoka al successo. È questo mix di due forze in apparente contrapposizione che rende lo judo uno sport aperto a tutti, che va oltre qualsiasi distinzione di età, sesso, peso, altezza. Ma non si intenda lo judo come pura scienza, non si senta parlare di judo solo quando si sente parlare di forza e mente, infatti, come tutte le arti marziali ha una buona dose di fisicità, tutta particolare anch’essa perché basata sull’educazione, sul coraggio, sull’onore, sulla modestia, sul rispetto dell’avversario, sul proprio autocontrollo e sull’amicizia. E sono questi principi morali che lo rendono appunto diverso perché non violento; non si vedono calci, pugni, e ogni cosa è fatta nell’assoluto rispetto della sicurezza del judoka e ciò si vede dalle prime lezioni che un novello atleta si appresta a prendere.
Si comincia infatti con l’imparare a cadere e si procede solo se questa parte di allenamento è stata completamente incorporata e appresa e viene applicata in modo eccelso. Sono ormai cinque anni che lo pratico nell’ Hyperion Sporting Center di Torre Angela e posso dire, il più obiettivamente possibile, che è uno sport che andrebbe maggiormente incentivato e dovrebbe rimpiazzare altri sport di interesse maggiore come il calcio, per varie ragioni: si instaurano rapporti di amicizia, si aiutano difetti del carattere, si riesce a correggere un’iperattività come un’eccessiva timidezza, insomma, è davvero uno sport nobile che meriterebbe una posizione più alta rispetto a quella “per i pochi intimi” che ha attualmente. È bello, nel vero senso della parola.
E tutta questa bellezza viene descritta perfettamente da una poesia del maestro Gunji Koizumi, che rende praticamente inutili tutte queste parole, che incarna la vera essenza dello judo:
“Lo Judo ha la natura dell’acqua.
L’acqua scorre per raggiungere un livello equilibrato.
Non ha forma propria, ma prende quella del recipiente che la contiene.
E’ indomabile e penetra ovunque.
E’ permanente ed eterna come lo spazio e il tempo.
Invisibile allo stato vapore, ha tuttavia la potenza di spaccare la crosta della terra.
Solidificata in ghiaccio ha la durezza della roccia.
Rende innumerevoli servigi e la sua utilità non ha limiti.
Eccola turbinante nelle cascate del Niagara,
calma nella superficie di un lago,
minacciosa in un torrente o dissetante in una fresca sorgente scoperta in un giorno d’estate”.
L’acqua scorre per raggiungere un livello equilibrato.
Non ha forma propria, ma prende quella del recipiente che la contiene.
E’ indomabile e penetra ovunque.
E’ permanente ed eterna come lo spazio e il tempo.
Invisibile allo stato vapore, ha tuttavia la potenza di spaccare la crosta della terra.
Solidificata in ghiaccio ha la durezza della roccia.
Rende innumerevoli servigi e la sua utilità non ha limiti.
Eccola turbinante nelle cascate del Niagara,
calma nella superficie di un lago,
minacciosa in un torrente o dissetante in una fresca sorgente scoperta in un giorno d’estate”.
Alessio Ramogida ci introduce nell'affascinante mondo del judo, dove disciplina orientale e attività fisica rendono possibile un equilibrio sano e sereno tra se stessi e gli altri: virtù etiche che fanno dello judo un modo di vita.
RispondiElimina