Orgoglio e pregiudizio, scritto tra il 1796 e il 1797 (titolo originario era Prime impressioni) e pubblicato nel 1813, mette in scena una complessa nascita di emozioni e circostanze, in cui l’orgoglio e il pregiudizio sono i termini chiave per la lettura del comportamento e del punto di vista dei protagonisti della vicenda. Il romanzo, come tutti quelli della Austen, dà vita, attraverso eventi di stampo totalmente quotididiano, a storia d’amore e (quindi) di matrimonio (unica via di rispettabilità, stabilità e serenità, crocevia tutt'altro che pacifico, ma possibile, tra l'individuo e i suoi sentimenti e le esigenze della società), con una articolata struttura di accadimenti strettamente legati ai punti di vista, azioni ed emozioni dei personaggi.
Nulla, nei romanzi della Austen e in Orgoglio e pregiudizio in particolar modo, è lasciato al caso: ogni cosa ha risonanza nel mondo della società. L’incredibile concentrazione di sottintesi e di rimandi, che fanno degli scritti della Austen non semplici romanzi d’amore, porta alla luce l’intero mondo della benestante Campagna inglese, con i suoi usi, interessi, visti dalla prospettiva della donna. Elizabeth Bennet, principale punto di snodo del romanzo, è la seconda di cinque figlie, destinata a non avere dote per via della mancanza di un erede maschio in famiglia e la destinazione dell'eredità, dunque, a un cugino, Mr Collins (ecclesiastico). La vita familiare della campagna inglese viene scossa dall’arrivo di Mr Bingley, un giovane scapolo (del “valore” di 5.000 sterline al mese), delle sue due sorelle e di un suo altero e caro amico, Mr Darcy.
Senza rivelare nulla sugli eventi che la Austen delinea con maestria, eleganza e raffinatezza, possiamo affermare che la grazia di questo romanzo lo rende non soltanto una delle più belle storie d’amore mai scritte, ma che lo fa con l’arguzia di una donna attenta osservatrice, con lo sguardo equilibrato e ragionevole di una scrittrice che sa velare e rivelare con pudore e delicatezza tutta femminile i sentimenti e le passioni, non per questo cedendo a un sentimentalismo vuoto e inconsistente. L’amore vissuto da Elizabeth e dalla sua sorella maggiore, Jane Bennet, è l’esempio felice in mezzo ad attitudini molto più sconsiderate. Se la prospettiva del matrimonio è tutto quello in cui è reso possibile il destino di una donna, l’autenticità delle protagoniste, la predilezione da loro data a uomini che le meritano, dipinge un mondo perduto di equilibri e compensazioni. Un mondo dove, a dispetto di tutto quello che gli si possa (se lo si vuole proprio) rimproverare, una ragazza trova una propria dimensione di felicità accanto alla persona che ama.
La risoluzione in un matrimonio felice, tuttavia, agli occhi della stessa Austen era una risoluzione presa non con troppa leggerezza. Infatti Elizabeth, ragazza estremamente intelligente, non accetta, quando nel romanzo accade, l’accomodamento a un matrimonio fatto più per circostanza che per sentimento o stima, mettendo a nudo anche la verità dura della condizione della donna, dell’impossibilità di potersi sempre mantenere fedele al proprio cuore e alla propria intelligenza. La sorella Jane, buona e generosa, le rimprovera di essere troppo dura. La ragione sta sicuamente dalla parte di Elizabeth, che sarà fortunata abbastanza da vedersi incoronata dall'amore vero. La campagna inglese viene, analogamente, caratterizzata, attraverso personaggi diversi, da presi e difetti tra i più feroci, ma nondimeno anche lo stile di vita di Londra, le possibilità del più alto lignaggio, appare nelle molteplici forme ora di una vera nobiltà di cuore ora del più sfrenato inaridimento nel denaro.
Bellezza e bassezza attraversano trasversalmente questa Inghilterra vista dagli occhi di una donna a cavallo tra Settecento e Ottocento. Esse albergano nel cuore e nelle indoli degli uomini, sono possibilità che ineriscono ai personaggi e al loro volere. Il tutto scritto con freschezza, ironia a metà tra serietà e leggerezza, capace di far innamorare il lettore attento alle sfumature e ai sottintesi, il lettore in cerca di una bella storia romantica, il lettore che in un romanzo cerca anche elementi in più: le tensioni, il periodo storico vissuto dalla Austen e nel quale ambienta il romanzo (specificamente, primo Ottocento), la questione sociale e dei sessi, nulla implicitamente viene trascurato da Jane Austen. La quale, se da una parte riporta fedelmente lo stato delle cose e la durezza e dolcezza di tutto un mondo, dall’altra attraverso la dimensione dei sentimenti e dell’intelligenza cerca una via di uscita e risoluzione per raggiungere un esito positivo, onorevole e felice.
Un romanzo che, a ogni rilettura, diventa sempre più bello.
Il film del 2005, con l'attrice britannica Keira Knightley nei panni di Elizabeth Bennet, riassume lo spirito del romanzo in una sequenza particolarmente bella, che riproponiamo al lettore:
Titolo: Orgoglio e pregiudizio.
Autore: Jane Austen.
Editore: Mondadori.
Pagine: 419.
Prezzo: € 8,40.
La storia d'amore che non farà mai smettere di sognare e sorridere le donne. Carla Righetti stavolta ci introduce, con una piccola personale recensione, nell'universo femminile di "Orgoglio e pregiudizio" e dell'Inghilterra a cavallo tra antico e moderno.
RispondiElimina