Da Tora Bora
“Io parlo soltanto con i documenti ufficiali nelle mani” il mantra del presidente della Lazio Claudio Lotito è noto, l’ho fatto mio la scorsa settimana prima di partire per un summit in Cote D’Azzurre (di cui daremo conto nei prossimi giorni, sempre su Meta Magazine On Line) con “Il Puma”.
Insomma dopo l’archiviazione della procura federale per l’Inter aspettavo le motivazioni del procuratore Palazzi con viva curiosità, poi si sa il “signore del calcio italiano” (olè) aveva caricato l’ambiente ricco di premi e cotillios (e dvd…) dicendo che era tutto finito, la giustizia democratica e resistente (cit.) aveva trionfato, insomma la stampa non allineata e coperta del rito RCS (hasta la cicoria siempre) non aveva capito, insomma e lo dico con malcelato orgoglio NOI NO !
Non avevamo capito per Moratti e continuiamo a non capire da oggi, nel tardo pomeriggio, quando sono uscite le memorie non di Cesare Beccaria, ma quelle accusatorie del Torquemada della Procura Federale di nuovo conio post 2006, quella vertical dell’eroe dei due mondi (quello anti-juventino e giustizialista).
Insomma ci sarebbe una battuta del Monnezza, Thomas Millian per gli aficionados del genere, che risparmio per buona educazione, ed è inutile che il Presidente dell’Inter ringhi fuori dalla sede Saras (ma questo va sempre al bar o va via, insomma lavora ???, la risposta da Tora Bora ci sarebbe, ma per umana pietà la lascio alla comune immaginazione) “E’ inaccettabile”.
Ecco cos’è inaccettabile ???
Aver visto quell’accrocco di sentenza 2006 di Calciopoli, il fatto che le telefonate riguardanti l’Inter siano sparite, dichiarazioni di Giuliano Tavaroli, quello del Tiger Team Telecom, lo stipendiato da uno che piace alla gente che piace come Marco Tronchetti Provera (viva Afef siempre, scusate anche l’occhio vuole la sua parte…), che l’aveva dichiarato candidamente anni fa, inascoltato dai più.
Perché ormai tutto era andato come doveva andare, la prescrizione Inter doveva andare avanti, macchè scherziamo, l’obbiettivo era stato raggiunto, chi aveva vinto aveva scritto la storia, come fa, GIUSTAMENTE ogni vincitore (e chi aveva perso aveva sotterrato la dignità, vallo a raccontare agli iscritti di “Giù le Mani dalla Juve”, associazione che a settembre 2006 aveva pagato il ricorso al Tar del Lazio su Calciopoli che la Juventus aveva ritirato all’ultimo, per un pugno di lenticchie…).
Insomma da Tora Bora si sorride con bontà e si affilano le armi, ci sarà da divertirsi, la vendetta è un piatto che si consuma freddo e come la pasta piena calabrese, più si raffredda più è buona.
P.S. Per le querele, stavolta la faccenda si fa delicata, la Redazione Meta magazine è autorizzata a fornire le mie generalità solo a Moratti e alla Gazzetta dello Sport, ah se qualche ayatollah della stampa libera s’incazzasse…
........ aaaahhhhhaaahhhha che bellezza, che spasso un’udienza preliminare da svolgersi ad agosto nel caldo romano,
Tom Wolfe, il drammaturgo repubblicano, sarebbe andato vestito di bianco per accompagnare le vedovelle di Al Gore, quando vinse Bush Junior all'areoporto newyorkese di "La Guardia", per espatriare: io verrei vestito di nero, mi farei crescere i baffi per assomigliare ad uno miglior personaggi del Principe della Risata, in arte Totò: lo jettatore, sapete stare nella stessa stanza di certi personaggi richiede contromisure degne, da buon turco-napoletano il corno rosso lo tengo sempre in tasca.
Un nuovo siluro da parte di Eretico proveniente da Tora Bora, riceviamo e pubblichiamo questa nuova puntata della vicenda Calciopoli 2006 -Palazzi -Moratti, commentata a suon di battute al vetriolo.
RispondiEliminaottimo articolo! moratti e gli interisti onestoni ormai possono riporre lo smoking bianco e andare a nascondersi
RispondiElimina