Nella seduta di consiglio di ieri si è discussa la sentita proposta del vice presidente del consiglio Pina Guglielmino sulle pari opportunità che non ha trovato accoglimento nell’assise comunale. Nonostante, l’attuale amministrazione di centro sinistra in campagna elettorale abbia dichiarato in più occasioni una particolare attenzione alla tematica in questione, in questo consiglio, sede appropriata a dare un cenno di cambiamento, ha dimostrato tutt’altro. A tal proposito interviene il vice presidente del consiglio, Pina Guglielmino, prima firmataria della proposta di modifica dello statuto comunale sulla questione pari opportunità. “La proposta che io ed alcuni consiglieri abbiamo deciso di portare all’attenzione del consiglio comunale e dell’intera amministrazione, emerge dalla constatazione di una mancanza che proprio con questa amministrazione si è palesata su una tematica ormai di livello nazionale ovvero il tema delle pari opportunità.
Questo atto, che prevede l’applicazione del testo unico delle leggi sugli ordinamenti degli enti locali, secondo il quale gli statuti comunali debbono stabilire le norme che rassicurino le condizioni di pari opportunità tra uomo e donna, al fine di promuovere la presenza di entrambi i generi nelle giunte e organi collegiali del comune, mira a colmare un vuoto del nostro statuto comunale che finora non si era reso indispensabile, vista la sensibilità politica della precedente amministrazione. All’insediamento di questa maggioranza, si facevano discorsi altisonanti, parlando ad esempio dell’istituzione della consulta delle donne e oggi trovo paradossale che sia stata nominata l’ennesima giunta, da parte del sindaco, senza la presenza di donne. Anche un recente manifesto del coordinamento donne per le pari opportunità, firmato dall’ex sindaco Ada Scalchi, peraltro candidata alle ultime elezioni comunali con il Vs schieramento , vi invita a onorare gli impegni presi in campagna elettorale con le donne che vi hanno sostenuto. La stessa Scalchi dichiara che è “aberrante che un primo cittadino affermi anche che il regolamento comunale non preveda la presenza obbligatoria delle donne.” Una presenza equilibrata di uomini e donne nella sua giunta arricchirebbero l’azione amministrativa di un patrimonio umano, sociale, culturale, di sensibilità e professionalità utili al buon funzionamento e andamento della macchina comunale. La proposta di modifica dello statuto comunale si propone di attuare il principio delle pari opportunità così come dettato dalla legge 267/2000, tale recepimento si rende indispensabile, in quanto, così, come per ora sono recepite le pari opportunità dimostrano, una palese insufficienza rispetto alla legge. Questa è anche l’opinione di Alida Castelli consigliera di parità della regione Lazio” La Guglielmino continua “ Ci tengo a sottolineare che la proposta da me presentata non è assolutamente strumentale, così come dichiarato da alcuni esponenti di questa maggioranza tutta al maschile, che ha preferito mostrare sensibilità verso le donne in campagna elettore, dimenticandosene il giorno dopo la vittoria. Non sarà forse strumentale dire che di questo tema ci si occuperà nell’ambito della revisione dello statuto comunale, senza indicare i tempi in cui questo avverrà? Il mio personale ringraziamento va comunque ai consiglieri Orciuoli, Giorgi, Gasperini, Ginestra e Cassabgi che hanno mostrato sensibilità a questo tema sottoscrivendo la proposta che prevedeva la presenza di almeno un terzo di donne nella giunta comunale, proposta bocciata da consiglieri che hanno tentato il boicottaggio attraverso la presentazione di vari ordini del giorno. Con dispiacere abbiamo potuto assistere ad un silenzio assordante da parte del primo cittadino di Albano Laziale, Nicola Marini, che non ha ritenuto di dover intervenire sul tema, mentre nel corso del consiglio comunale, davanti a vicende che lo riguardavano direttamente è intervenuto più volte.”
Meta dà spazio al comunicato di Pina Guglielmino sulla proposta di modifica dello statuto comunale sulle pari opportunità presentata nel consiglio comunale di Albano Laziale del 4 agosto scorso.
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