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mercoledì 24 agosto 2011

OTOYOMEGATARI: UNA GIOVANE SPOSA NELLE TERRE DELLA VIA DELLA SETA - di Daniela Guadagni

Titolo: Otoyomegatari (Storia i una giovane Sposa), I Giorni Della Sposa (titolo italiano)
Mangaka: Kaoru Mori
Genere: Seinen (manga per adulti), storico, sentimentale, slice of life
Volumi: 2, in prosecuzione
Pubblicato in Italia?: Si.

Otoyomegatari è la nuova opera della bravissima Kaoru Mori, già autrice del manga vittoriano Emma. Ambientato nella suggestiva (e a malincuore aggiungo, ben poco sfruttata) cornice dell'Asia Centrale del XIX secolo lungo la famosa “Via della Seta”, il manga tratta la storia di Amira Hergal, una giovane ragazza di 20 anni (ma per l'epoca già “vecchia” per essere nubile) che viene data in sposa ad Harluk Ayhan, un timido ragazzino dodicenne. 



E' un matrimonio di convenienza, entrambi si conoscono solo il giorno del matrimonio, ed ignorano praticamente tutto l'uno dell'altro; eppure entrambi, invece di essere scontenti di questa differenza di ben otto anni fra loro, goffamente e timidamente instaurano un bellissimo rapporto di affetto e complicità. Dopo i primi capitoli di quella che si può considerare una situazione ideale (una famiglia ideale, due sposi che nonostante la differenza di età riescono ad interagire come pari) ben presto la situazione precipita: il padre di Amira, scontento di un matrimonio affrettato e forse svantaggioso, decide di riprendersi la giovane per darla in sposa ad un'altra famiglia dove già due sue sorelle sono morte a causa dei maltrattamenti subiti. Harluk però si oppone: Amira è la “sua” sposa, e sostenuto da tutta la sua famiglia e il villaggio, inizia una faida con i fratelli di lei …

Come già in Emma però, la vera protagonista della storia è la società che circonda i due giovani: le rispettive famiglie, entrambe nomadi ma con tradizioni diverse (Amira cavalca e tira con l'arco meglio di qualsiasi uomo, cosa che le donne della famiglia di Harluk non hanno mai imparato sin dai tempi della nonna), la vita quotidiana, la cultura nomade e i lavori manuali. In particolare sono descritti nel dettaglio in moltissime tavole o interi capitoli l'arte di tessere i tappeti, di acconciare i capelli o imparare ricami passati di madre in figlia per generazioni, l'importanza e la bellezza di tali tradizioni e anche il dovere di preservarle. Importante anche il personaggio di Mr Smith, uno dei primi esploratori inglesi ad avventurarsi in quelle lande per studiare la cultura e la società del popolo nomade, studio che fa nascere in lui un rispetto e un amore per quella terra senza uguali. Egli però rimane involontariamente invischiato nel conflitto politico anglo-russo per il controllo del territorio, e scambiato per una spia trascorre giorni difficili.

Descritta nel dettaglio è anche la realtà femminile delle donne nomadi; cosa fanno nella vita quotidiana? Quali sono i loro compiti, la loro istruzione, il loro ruolo nella famiglia? Si descrive ad esempio di come un matrimonio non sia considerato tale in assenza di figli, che una donna nubile e senza una famiglia alle spalle è condannata alla povertà e alla solitudine, e una vedova debba sposare i fratelli dello sposo poiché è un “oggetto”, portatrice di accordi economici fra due famiglie che non possono essere persi o che spesso muoiono per gli abusi e le percosse subite dai mariti. Eppure anche in una società maschilista e patriarcale le donne sono al tempo stesso le custodi della storia materiale e delle tradizioni del loro popolo, il cuore pulsante delle loro famiglie, coloro che trasmettono ai figli i valori e gli insegnamenti degli antenati assicurando la continuità di una identità multiforme ed effimera come quella dei nomadi – che già nella storia del manga inizia a scomparire; con l'avanzare del XX secolo sempre più famiglie decidono di stabilirsi in un unico posto, trasformando il proprio stile di vita. 

Tornano anche in quest'opera i silenzi carichi di significato della Mori, la scrupolosa attenzione per i dettagli – il lettore può addirittura commuoversi per l'estrema attenzione che l'autrice dedica a cose come l'abito da sposa, o i ricami dei tappeti – e i rari ma bellissimi nudi femminili, non disegnati in chiave erotica ma che onorano la donna per quello che è, ovvero una persona niente seni esagerati, o vitini da vespa, ma curve piene e morbide, e pose naturali e non provocanti.

La pressante e forse esagerata fretta con cui si è deciso di pubblicare questo manga in Italia rivelano la bellezza e popolarità che lo stesso ha ottenuto dopo solo due volumi, il riconoscimento del talento della Mori anche oltreoceano e la speranza (fondata, conoscendo l'autrice) che l'opera abbraccerà sempre più temi importanti oltre che l'amore, la famiglia, la storia di un popolo, la condizione della donna, etc. che basterebbero a manga di classe meno elevata, e proseguirà accompagnandoci per molti anni, cullandoci con l'estrema dolcezza e delicatezza della storia e lo splendore dei disegni.

1 commento:

  1. Nuovo appuntamento con Daniela Guadagni ed il mondo degli Anime e Manga giapponesi.

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