Dal podio del circuito belga di Spa risuona ancora una volta l’inno Tedesco, lo fa per salutare l’ennesimo successo di S. Vettel, che con il suo compagno di scuderia, M. Webber sul secondo gradino, completa la doppietta per la RedBull. La gara è stata scoppiettante e ricca di colpi di scena, lungo i saliscendi dello storico autodromo delle Ardenne, che ha visto un susseguirsi di sorpassi e capovolgimenti al vertice, grazie soprattutto alla scarsa tenuta dei pneumatici sulle varie vetture.
La lunghezza inusuale della pista (oltre 7km), infinita per i percorsi moderni, ha costretto le squadre ad effettuare numerosi pit stop. A ciò si aggiunga l’usuale incertezza meteorologica che caratterizza l’area ove si dipana il circuito, e voilà, è servito un mix ideale per un Gran Premio d’altri tempi.
Alla partenza la Ferrari recuperava posizioni con entrambi i piloti, mentre Vettel si doveva subito fermare per il primo cambio gomme, Alonso prendeva la testa della corsa, e tutto pareva mettersi bene per le rosse. Lo spagnolo partito dall’ottava piazza e Felipe Massa, erano stabilmente sul podio, fino a quando Hamilton su McLaren, effettuava un fuori pista che lo metteva fuori gioco.
L’entrata successiva della Safety Car, ricompattando il gruppo, ha rimesso tutto in discussione, fino all’ultimo cambio gomme, prima del quale, Vettel, si rendeva protagonista di una formidabile serie di sorpassi in recupero, che lo portava a raggiungere il comando, superando per ultimo Fernando Alonso.
Non tutte le speranze rosse terminavano, infatti sulla monoposto del Campione del Mondo tedesco, si riaffacciava il problema del blistering sul pneumatico anteriore sinistro, che lo costringeva a fermarsi ancora una volta, non potendo più però far ricorso ai pneumatici a mescola morbida, particolarmente performanti sul circuito di Spa, mentre Alonso ne aveva ancora un treno a disposizione.
Qui avviene una scelta, a nostro avviso inspiegabile da parte del muretto del Cavallino.
Ad Alonso vengono montate gomme a mescola media, meno prestazionali, di li in poi l’asturiano è praticamente sparito dalla scena, costretto alla resa, non solo nei confronti di Vettel, ma anche di Webber e Button. Massa chiudeva attorno all’ottava posizione l’ennesima gara nell’anonimato.
Il podio è completato da J. Button su McLaren, autore di una gara intelligente in recupero, grazie ad una tattica accorta, quella che alla Ferrari manca da troppi anni.
Da segnalare il quinto posto finale di M. Schumacher, partito dalla ventiquattresima posizione in griglia, il vecchio campione nel ventennale della sua attività in Formula Uno, sferra una zampata che somiglia ad un lampo degli antichi fasti.
Lungo le strade del circuito cittadino di Spa in Belgio, mentre la RedBull confeziona l'ennesimo successo pieno, la Ferrari mostra la corda, evidenziando tutti i suoi limiti attuali di squadra.
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