Ah serva castellana di dolore ostello, serva di immobiliaristi e di costruttori.
Mi viene da parafrasare Dante, per raccontare la saga dell’incompatibilità in salsa castellana.
Un delirio, nella calda estate 2011, quello della ricerca dell’incompatibilità, giusta la sete di giustizia, ma sarebbe da indagare bene su questa ricerca spasmodica, ultimo esempio Grottaferrata in cui ci si domanda per strada, nelle piazze, sui manifesti del perché siedano in consiglio comunale tanti personaggi incompatibili quando si tratta di piano regolatore.
Api e Alleanza Ecologica hanno sollevato il problema, Vittorio Barbaliscia invece a Genzano si è dimesso, sia per lasciar spazio al giovane Fabio Papalia, sia per evitare di imbarazzare se stesso ed il Pdl con il suo ruolo nella Banca di Credito Cooperativo.
Frascati poi, con la querelle Vincenzo Conte da una parte, sollevata dal senatore Elio Lanutti con tanto di interrogazione parlamentare, ha varcato i confini territoriali, per assurgere a caso nazionale, e dall’altra sulla guerra dei trentanni su Francesco Paolo Posa, passato dagli scontri epici con il compianto Giancarlo Marcotulli, alle punture di spillo con Gianluigi Peduto con conseguente ribellione dei giovani del Pd frascatano che in punta di diritto e sfogliando il regolamento interno del partito, hanno chiesto all’ex sindaco e vero dominus della Perla dei Castelli Romani, di scegliere tra il ruolo di consigliere comunale e capogruppo Pd e la carica di consigliere provinciale.
Posa dichiara sicuro che è Nicola Zingaretti a dovergli chiedere un passo indietro non i dirigenti del Pd locale, in città da mesi si auspica un intervento del Commissario Montalbano, interpretato proprio dal fratello del presidente della Provincia di Roma, Luca.
Un guizzo del personaggio di Camilleri sarebbe utile nella palude politica frascatana per uscire dallo stallo, chissà se il commissario dalle fresche acque di Vigata, si metterà la muta e navigherà tra fraschette e vecchi e giovani rancori politici, a Frascati come negli altri comuni dei Castelli Romani.
Pasquino Castellano si sofferma sui numerosi casi di incompatibilità emersi ai Castelli Romani verso numerosi eletti in incarichi pubblici e politici.
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