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mercoledì 10 agosto 2011

CASTEL GANDOLFO: DALESSANDRO INTERVIENE SUL BILANCIO - La Redazione

La prima critica che muovo al bilancio consuntivo per l’anno 2010 è di essere un documento contabile sicuramente corretto dal punto di vista tecnico e formale ma alquanto discutibile e deprimente sul piano politico.

Nulla è stato realizzato da questa maggioranza ad esempio per la salvaguardia ambientale, né sotto il profilo della raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, ancora pari a zero nel Comune di Castel Gandolfo, né per quanto concerne il degrado del lago. Esprimo perplessità inoltre su come vengono utilizzate le risorse economiche, non condividendone spesso l’entità dei costi.

Tutti i cittadini di Castel Gandolfo devono poter contare su un’Amministrazione che opera all’insegna dell’economicità, efficacia e efficienza pur offrendo tutti i servizi. Un’amministrazione che combatte lo spreco di risorse pubbliche di cui purtroppo si sta perdendo il senso sacrale. Troppe quindi a mio avviso, anche in questo bilancio consuntivo le spese inutili e improduttive che trovano la loro ragion d’essere e appagano solo l’esigenza di continuare a soddisfare le clientele, le caste, ecc. 

Chiedo a chi della maggioranza vuole rispondermi che senso e quale utilità pubblica hanno per i cittadini ad esempio le spese per la retribuzione del personale dello staff del Sindaco (nel rendiconto 2010) o quelle per il servizio di biblioteca. Affinchè nessuno strumentalizzi le mie parole vorrei specificarne meglio il senso e cioè che un servizio come ad esempio quello della biblioteca ha un senso se poi viene effettivamente utilizzato dai cittadini, altrimenti sarebbe meglio convogliare le relative risorse in altre direzioni.

Curiose e alquanto elevate appaiono poi alcune spese come ad esempio quelle per i canili (ben 34 mila euro) e per la gestione del verde pubblico in convenzione (ben 110 mila euro), soprattutto se si pensa ai tanti alberi che a Castel Gandolfo non vengono mai potati.

Altrettanto singolare è lo stanziamento definitivo di bilancio pari a euro 335.127,00, non riscosso nel 2010 e riportato tra i residui attivi per lo stesso importo, relativo ad un finanziamento regionale per il completamento della sala Petrolini…. Singolare perchè fa seguito ad un consistente indebitamento e sciupo di denaro pubblico già proveniente dalla provincia…

Il Bilancio 2010, l’avevamo già detto, non appariva coerente nelle previsioni annuali. Poteva il Consuntivo di quello stesso esercizio finanziario rimediare a quella situazione aberrante? No di certo e infatti troviamo che sono molti gli errati accertamenti o gli errati impegni nel 2010. Ricordo che tra i principi del bilancio di previsione, la cui attendibilità oggi viene verificata proprio tramite il conto consuntivo, vi è la veridicità del bilancio che è funzionale all’esigenza di conoscere le reali condizioni finanziarie e potenzialità economiche dell’ente, allo scopo di evitare qualsiasi pregiudizio all’attività programmata per effetto di sopravalutazione delle entrate o di sottovalutazione delle spese (fittizio pareggio di bilancio).

Ad esempio, nel bilancio consuntivo rispetto alle previsioni:

· A fronte di uno stanziamento definitivo di euro 428.000,00, non si è riscosso nulla e si è prodotto solo 232.194,00 euro di residui attivi, con minori entrate pari a euro 195.806,00;

· Non si sono realizzate e non saranno mai realizzate opere che avrebbero dovuto essere finanziate con contributi della Regione come l’edificio Officina delle Arti (per azzeramento di 315 mila euro), come i lavori di viabilità della Piazza Urbano VIII (per azzeramento di 550 mila euro), come la ristrutturazione per adeguamento sismico ed antincendio della scuola elementare Mole (per azzeramento di 300 mila euro) ;

· Non si sono realizzate opere per il potenziamento della polizia locale e per il sistema integrato sulla sicurezza (per azzeramento contributi regionali pari a 52 mila euro complessivi), ecc.

Con riferimento poi ai risultati di gestione il conto consuntivo presenta un disavanzo di competenza pari a euro – 151.099,99 ripianato per lo stesso importo, mediante l’applicazione dell’avanzo di amministrazione risultante dal rendiconto 2009. Non può sottacersi altresì che il predetto disavanzo di amministrazione, se non dovuto al verificarsi di circostanze imprevedibili (che non mi sembrano esserci in questo caso), potrebbe essere invece il sintomo di una crisi finanziaria emergente. Non a caso infatti il legislatore ha stabilito alcune regole iniziali (previsione) e in corso d’esercizio (gestione) per evitare che si formino a consuntivo gravi squilibri tra gli accertamenti e gli impegni della competenza.

Il conto consuntivo evidenzia poi un avanzo di amministrazione pari a euro 424.953,15. L’avanzo di amministrazione non riflette affatto la reale situazione finanziaria del Comune. Infatti alla determinazione di tale avanzo si è giunti, a mio modesto parere, con una “accurata” manovra sui residui con cui si cerca di mascherare la non brillante situazione economica e finanziaria dell’Ente che si dimostra incapace di far fronte agli impegni assunti con i suoi “fornitori”. Solo a titolo esemplicativo si evidenzia che sono stati riportati tra i residui attivi ingenti somme dovute ad esempio ad un contributo del tesoriere comunale per finanziamento bilancio relativo agli anni 2004/2005 per un totale di euro 31 mila circa, oppure un rimborso dell’erario per credito iva relativo agli anni 1997 e 1998 pari a circa 60 mila euro o ancora un contributo della Provincia per la realizzazione di impianti sportivi relativo all’anno 1997 pari a 52 mila euro circa, ecc. ecc. Tali crediti a mio modesto avviso sono da considerare di dubbia esigibilità e quindi non avrebbero dovuto essere iscritti tra i residui attivi.

Gli equilibri finanziari dell’Ente risultano quindi influenzati dalla patologica mole di entrate accertate e non riscosse (residui attivi) e spese impegnate e non pagate (residui passivi). Il notevole ammontare dei residui renderebbe, infatti, necessaria una più attenta opera di riaccertamento al fine della eliminazione dei residui insussistenti o inesigibili oppure, nell’ipotesi dell’effettiva sussistenza, di un’accelerazione e intensificazione dei processi di riscossione e pagamento.

Inoltre anche per l’anno 2010 è stata confermata la propensione a non saper riscuotere i residui attivi, appena euro 2.679.980,79 quelli incassati dall’amministrazione a fronte del pagamento di residui passivi di euro 2.813.842,48. Anche l’efficienza nella gestione degli incassi e dei pagamenti è peggiorata. Ciò determina una massa consistente di residui che vengono a determinare inefficienza, perdita di risorse e, in ultima analisi, spreco di risorse pubbliche. Ciò trova conferma anche nella gestione delle entrate correnti, soprattutto per le entrate proprie (cioè non da trasferimenti). Inoltre dai dati risultanti dal rendiconto 2010, il Comune non rispetta il parametro di deficitarietà strutturale indicato al punto 4 della certificazione allegata al rendiconto (Decreto del Ministero dell’Interno del 24/8/2009). Il mancato rispetto di tale parametro è causato proprio dal volume dei residui passivi provenienti dal Titolo I (spese correnti) superiore al 40% degli impegni della medesima spesa corrente.

Continua a crescere poi l’indebitamento del Comune rispetto all’anno 2009 passando da 4.656 a 5.406 (in migliaia di euro) con conseguente carico di 630 euro (circa) nel 2010, per ognuno dei 9037 cittadini residenti a Castel Gandolfo (neonati compresi).

Le spese correnti pari 6.171.738,94 pur essendo lievemente diminuite rispetto all’anno 2009 registrano tuttavia al loro interno un aumento della spesa per il personale (da 1.344 a 1388 circa in migliaia di euro) che ha determinato il mancato conseguimento dell’obiettivo di riduzione della stessa, e quindi la non inclusione nei limiti previsti dalla normativa vigente per i Comuni soggetti al patto di stabilità. Tutto ciò nonostante il personale in servizio sia stato ridotto di una unità lavorativa. Di contro si registra una riduzione della spesa per il settore sociale, per viabilità e trasporti, turismo, polizia ecc.

Un’ultima annotazione intendo farla in ordine ai contributi provinciali occorsi per la realizzazione del parcheggio sotterraneo in via Cavallotti, peraltro già inaugurato dal Presidente della Provincia Zingaretti nel 2009. Mi chiedevo se è stato sollecitato al medesimo l’invio dei contributi pari a circa 322mila ancora attesi dal Comune, come risulta dai residui attivi indicati nel capitolo 40232/0 (contributo provinciale realizzazione parcheggio interrato piazza Cavallotti).

1 commento:

  1. Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di Raffaele Dalessandro in consiglio comunale a Castel Gandolfo, in merito al Bilancio anno 2010.

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